La variante al Prg di Messina è riferimento nazionale per "Casa Italia"

La variante al Prg di Messina è riferimento nazionale per “Casa Italia”

Marco Ipsale - Francesca Stornante

La variante al Prg di Messina è riferimento nazionale per “Casa Italia”

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venerdì 21 Luglio 2017 - 09:48

L'obiettivo della struttura governativa è quello di mettere in sicurezza il territorio nazionale. Messina è progetto pilota perché la variante mette il vincolo di inedificabilità su aree potenzialmente a rischio

La variante al Piano regolatore generale di Messina è stata scelta quale riferimento nazionale del progetto "Casa Italia". Si tratta della struttura di missione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che si occupa della messa in sicurezza del patrimonio edilizio e dei territori italiani.

"Con la variante di salvaguardia – dice Francesco Curci, in rappresentanza del Governo nazionale per "Casa Italia" – Messina mette in luce una metodologia innovativa, che è quella di incentivare lo spostamento per ridurre l'esposizione nelle aree a rischio ed evitare nuove edificazioni in luoghi insicuri, impedire conversioni in residenze. E' un processo che deve scardinare meccanismi vecchi che hanno condotto a territori a forte sregolazione, soprattutto nel Meridione. Lo strumento principale è il vincolo di inedificabilità. Purtroppo alcuni Comuni continuano ad urbanizzare in aree a rischio idrogeologico o di esondazione. Secondo dati Ispra, 1 milione e 200mila italiani abitano in zone a rischio frane e 1 milione e 900mila in zone a rischio alluvione. La variante di Messina è il modo migliore per sperimentare una pianificazione in termini di sicurezza e prevenzione, un punto di partenza da osservare per capire come avviare una politica di riduzione dell'esposizione al rischio".
"Casa Italia" era rappresentata oggi a Messina anche dal prof. Alessandro Balducci: "La struttura è stata istituita perché l'Italia è un territorio sismicamente fragile. Si è scelto di costruire un programma di lungo periodo per mettere in sicurezza il Paese con nuove tecnologie costruttive e informative. I piani di azione sono sette: una mappa dei rischi naturali nei Comuni italiani; un archivio delle caratteristiche degli edifici; il miglioramento delle informazioni sul rischio idrogeologico; la diagnostica estesa agli edifici a massima vulnerabilità; l'avvio di dieci cantieri in dieci città italiane; il piano scuola sicura; un piano di riduzione dell'esposizione al rischio. Il programma Messina rientra in quest'ultimo piano di azione".
La variante è stata nuovamente illustrata a grandi linee dall'assessore all'Urbanistica, Sergio De Cola: "Prende in considerazione tutti i livelli di rischio: il Piano per l'assetto idrogeologico, la microzonazione sismica regionale, lo studio Enea sulla propensione al dissesto, i vincoli Zps. Il prg vigente è stato stravolto dagli emendamenti che passarono a suo tempo in Consiglio. Questa variante perimetra le zone sicure in cui è possibile costruire e cancella determinate aree. Si tratta di 2,8 milioni di metri cubi di potere edificatorio che possono essere spostate con banca dei volumi. Oggi il dibattito sulla variante è in corso, ma finora sono stati iscritti nel registro dei volumi solo 200mila metri cubi".
I progetti di "Casa Italia" sono visti con molto favore anche dal consulente comunale per il Prg, Carlo Gasparrini: "Siamo contenti che si sia capito che prevenire costa meno rispetto alla mancata prevenzione. La questione dei rischi diventa una questione urbanistica. Il caso di Messina è esemplare, fa capire che è possibile lavorare su una riduzione di dimensionamenti eccessivi, ripensare il ciclo edilizio. Messina è il caso nazionale su cui si lavorerà per tirar fuori linee guida che serviranno ad altre città. È una città che ha sempre avuto piani sovradimensionati e l'attuale ci consegna un piano che ha in pancia 50mila abitanti in più".
Marco Ipsale – Francesca Stornante

2 commenti

  1. bravissimi, non è da tutti fare un lavori di così alta qualità basandosi su carte si basa sugli studi di microzonazione regionali di I livello effettuati sulle carte geologiche a grande scala considerato che il comune di Messina non si è ancora dotata di studi di microzonazione di livello superiore e di maggior dettaglio ……

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  2. De Cola è un bravo professionista e un buon assessore. Sta proseguendo nel proprio lavoro tra mille difficoltà.
    È spesso impietosamente criticato da chi osserva gli avvenimenti messinesi, col filtro del puro pregiudizio di parte.
    Purtroppo essere profeti in patria è sempre molto difficile.

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