Manutenzione tramvia. Un risparmio di 1 milione all’anno con l’internalizzazione

Manutenzione tramvia. Un risparmio di 1 milione all’anno con l’internalizzazione

Manutenzione tramvia. Un risparmio di 1 milione all’anno con l’internalizzazione

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lunedì 01 Luglio 2013 - 07:21

L’idea è del neo consigliere comunale Libero Gioveni che propone di assumere le 6 – 9 unità dell’impresa Ventura, che attualmente se ne occupano, sciogliendo il contratto con la stessa ditta da 1 milione e 200mila euro l’anno

“Il risanamento dell’Atm passa anche dalla revoca dell’appalto alla ditta “Ventura” per la manutenzione della tramvia. Assorbendo le loro poche maestranze si risparmierebbe 1 milione di euro all’anno”.

Ne è convinto il neo consigliere comunale Libero Gioveni che, dopo l’insediamento del neo assessore alla mobilità e trasporti Gaetano Cacciola e le dimissioni del commissario Spicuzza, ripropone una soluzione già prospettata all’ex assessore Melino Capone e giudicata tecnicamente e giuridicamente possibile: interrompere l’appalto decennale per la manutenzione e il controllo dell’infrastruttura tramviaria con l’impresa “Ventura” (da qualche anno concesso in proroga) assorbendo dalla stessa ditta i pochi ed esperti operai in organico addetti alla manutenzione della linea ferrata, che spaziano fra le 6 e le 9 unità.

Dati alla mano, secondo Gioveni, il risparmio sarebbe all’incirca di 1 milione all’anno, considerato che al momento l’Atm sborsa ogni anno più di 1 milione e 200mila euro alla Ventura, per la manutenzione della linea.

Il neo consigliere comunale riporta l’esempio pratico di una lavorazione tipo effettuata in una sola giornata: “Il costo al metro lineare per il livellamento delle rotaie è di 143 euro per una lunghezza giornaliera complessiva di circa 20 metri eseguita normalmente con 4 unità. I conti sono presto fatti: 2860 euro (143 x 20) è il costo per l’Atm di una giornata tipo per questo genere di attività manutentiva esercitata a mezzo ditta a fronte invece di un costo di manodopera interna complessivo che ci sarebbe stato di circa 400 euro giornaliero (100 x 4)”.

Gioveni ricorda ancora che l’Atm, lo scorso anno, aveva anche iniziato un processo di manutenzione internalizzata della tranvia, avviando persino la formazione ad alcuni dipendenti, con tutte le conseguenze economiche che ciò ha comportato: “C’è da chiedersi – conclude – : che fine hanno fatto quelle potenziali professionalità?”.

10 commenti

  1. Nel paesello di campagna tutti invidiavano Bepi, un allevatore il cui toro riusciva a montare ben 20 vacche al giorno. Questo toro era davvero un fenomeno. Il nuovo sindaco della città, per guadagnare consenso elettorale, acquistò da Bepi a peso d’oro il famoso toro che avrebbe risanato le casse municipali con le sue performace. Il giorno dell’acquisto fu dichiarata festa e tutta la gente accorse per la presentazione che consisteva nella monta pubblica di ben 15 vacche. C’erano tutti, banda inclusa. E il silenzio scese quando il toro iniziò a montare la prima delle 15 vacche messe in fila. Sudava come una bestia e faticò a finire la prima monta. Iniziò la seconda e, tra sforzi incredibili, concluse anche questa. Arrivato alla terza vacca, stramazzò al suolo svenuto. La gente era attonita e la banda smise di suonare. Il sindaco si avvicinò al toro e disse ad alta voce “Ma come…sino a ieri ne montavi 20 senza batter ciglio e ora mi stramazzi alla terza?”. Il toro aprì un occhio e con sguardo malato rispose “Vero, ma adesso sono un dipendente pubblico.”

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  2. Gioveni non si smentisce mai e sciorina sciocchezze su sciocchezze.
    Quello che incide sulla manutenzione del tram non è il costo del personale, ma il costo dei pezzi di ricambio, da sostituire con cadenza ciclica, e la manutenzione e l’aggiornamento del software dei computers che i tram utilizzano.
    Queste voci costano egualmente, sia che a operare siano i dipendenti di una ditta privata che dipendenti dell’ATM.
    A parte il fatto che nel personale dell’ATM si possono tranquillamente repèerire le professionalità richieste (bastano dei periti elettrotecnici), Gioveni, evidentemente, ignora che il personale in un ente pubblico o di una società a capitale pubblico, come l’ATM, deve essere reclutato mediante pubblici concorsi e non per cooptazione di quello di ditte private.
    Possono essere assunti senza concorso pubblico, ma, in ogni caso, con selezione solo gli appartenenti alle categorie protette.
    Il livello di una città lo si verifica dalla qualità dei suoi rappresentanti e, in questo, Messina cade sempre più in basso.
    Gioveni, i tempi delle assunzioni con il bigliettino sono finiti da decenni!!!!!!!!!!!!!
    E’ ora che la gente la smetta di pensare al Comune ancora come ad uno stipendificio, ad una mucca con le mammelle sempre gonfie di latte!!!!!!!!!!
    Basta con lo sfruttamento a fini privati delle strutture pubbliche!!!!!!!!!!!!!!!

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  3. Peppe Vallera 1 Luglio 2013 10:10

    Il Tram?
    L’unica buona novità nella millenaria storia di Messina è stata la costruzione del tram, sia pure violentata e snaturata dagli interessi privati e di parte che hanno fatto sì che il percorso finale fosse degno più di un film dell’orrore che di una seria politica dei trasporti.
    Il ginnastico buddista scalzo, da quel grandissimo ecologista che è, ne ha proposto la demolizione, che, in breve tempo verrà portata a termine, stante anche la perfetta sintonia con Calabrò.
    Che senso ha parlare di sviluppo e miglioramento di un sistema destinato alla sparizione?
    Giuseppe Vallèra.

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  4. Alessandro Grussu 1 Luglio 2013 11:20

    Cito testualmente dal programma elettorale di Renato, dal sito http://www.renatosindaco.it: “Prolungamento sul Viale Gazzi del tracciato della tramvia, per realizzare (portandone il capolinea sud a ridosso della metroferrovia), una funzionale stazione di interscambio modale”; “introduzione di nuovi servizi funzionali coordinati (bus navetta a pettine rispetto alla linea del tram”; “introduzione del biglietto integrato, valido sui mezzi dei diversi vettori (metroferrovia, tram, bus, navi veloci)”.

    Quindi, da nessuna parte si parla di “demolizione del tram”; al contrario, si affermano decisamente un suo potenziamento e una sua maggiore integrazione nei servizi preesistenti.

    Per cui caro Vallera, o sei male informato, o sei in malafede palese. Delle due, l’una, anche se visto che ti diletti a spalare fango sopra Renato a ogni piè sospinto (perdendo solo il tuo tempo, peraltro), propenderei per la seconda ipotesi.

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  5. Gioveni tra l’altro è una persona che non ama il contradditorio…dopo avere pubblicato il link che riportava la sua proposta…mi ha eliminato dalle sue amicizie in quanto non gradiva i miei commenti negativi che riguardavano questa sciocchezza che è andato a dire in giro….lo scrivo anche qui…700 dipendenti ATM che lavorano per fare circolare 15 bus e 5 tram sono piu che sufficienti…ed è possibile trovare tra il loro interno le maestranze necessarie allo svolgimento del lavoro fatto da dipendenti della ditta ventura…quindi via il contratto con la ventura e no a nuove assunzioni di personale nelle aziende pubbliche…che deve essere fatto (tra l’altro) solo mediante pubblico concorso.

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  6. liliana parisi 1 Luglio 2013 15:21

    Se nell’impiego pubblico ci fosse meno “garantismo”(grazie anche ai sindacati),e i meritevoli fossero gratificati e i fannulloni/incompetenti penalizzati o addirittura licenziati,probabilmente il pubblico funzionerebbe come il privato anche meglio. O forse per ottenere questo non basta far rispettare le leggi ma occorre una dittatura(tipo fascismo)?

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  7. Peppe Vallera 1 Luglio 2013 17:22

    Gentile Sig.ra Parisi,
    Quanto afferma è falso e frutto dell’invidia e della malafede di chi non conosce la realta.
    La smetta con la mitizzazione di un settore, quello privato, che ha sempre campato con i proventi dell’impiego pubblico.
    Il privato, poi, e parlo dei lavoratori autonomi, è la fogna dove si annida l’evasione fiscale e l’elusione.
    Si ricordi, infine, che la “grande” imprenditoria italiana è andata avanti grazie all’appoggio del pubblico.
    La Olivetti, un tempo esclusiva fornitrice del settore pubblico, nel momento in cui ha dovuto confrontarsi con il mercat, nel giro di pochi mesi è fallita, lasciando in strada migliaia di dipendenti, che, se non fosse stato pedr il pubblico, che li ha reimpiegati nel pubblico impiego, dove hanno dimostrato la propria pochezza.
    Quindi, gentile signora, quando parla del pubblico si informi e la smetta di offendere coloro che hanno mantenuto e continuano a mantenere i privati.
    Infine, se fosse una persona a conoscenza dei fatti, avrebbe capito che la crisi del privato è coincisa con la crisi del pubblico, co n la diminuzione del potere di acquisto, dovuta al blocco degli stipendi da 4 anni, che, bene che vada, si protrarra per almeno altri 2 anni.
    Detto da uno che ha lavorato 36 anni nel privato.
    Giuseppe Vallèra.

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  8. IH-870 I-ITGI 1 Luglio 2013 17:30

    INTERNALIZZAZIONE !

    finalmente si sente qualcosa di veramente nuovo e diverso.
    Quest’idea può essere attuata ovunque, nella Pubblica Amministrazione, a condizione , BENINTESO, che si disponga già di personale formato ed in grado di sostituire le ditte esterne per per quel dato compito o procedura da svolgere.
    In questo modo, si risparmiano bei soldi e, soprattutto, si motiva il personale. Mi piace quest’idea : ed a voi ?

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  9. Questo ha il coraggio di parlare ancora di assunzioni!!! Segnale inequivocabile che è come i vecchi consiglieri se non peggio, ci sono quasi 600 dipendenti ATM che se la grattano tutti i giorni
    È Lui vuole internalizzare ??!! RICONVERTIRE bisogna RICONVERTIRE caro Gioveni tutto il personale in esubero che è troppo grazie a gente che nel passato ha avuto la tua stessa brillante idea
    Semu chiu cunzumati i prima !?!?!

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  10. liliana parisi 2 Luglio 2013 18:08

    Gentile Signore,
    Lei usa toni offensivi assolutamente ingiustificati.Per cominciare, La informo che so perfettamente di cosa parlo perchè sono stata dipendente pubblica per 36 anni e ho la coscienza di avere sempre lavorato seriamente e conosco tanti altri dipendenti pubblici che fanno altrettanto. Purtroppo ho anche visto altri,incompetenti e fannulloni,che vivacchiano a spese della collettività e gettano discredito sulla categoria.Il senso del mio commento era appunto questo: in ogni settore ci dovrebbe essere un sistema che valorizzi il merito e la laboriosità,combattendo inefficienza e disonestà. E aggiungo:sono contraria alle “privatizzazioni” e favorevole al rinnovamento e alla razionalizzazione del pubblico,così da mettere fine a critiche spesso eccessive da parte dell’opinione pubblica.

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