Savoca, dopo 300 anni il castello Pentefur torna fruibile al pubblico

Savoca, dopo 300 anni il castello Pentefur torna fruibile al pubblico

Salvatore Di Trapani

Savoca, dopo 300 anni il castello Pentefur torna fruibile al pubblico

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venerdì 14 Aprile 2017 - 07:00

Riaprirà ufficialmente al pubblico nel giorno di pasquetta, il 17 aprile, il castello Pentefur di Savoca. Il sito, inserito nella classifica de “I luoghi del cuore” della provincia di messina, tornerà fruibile dopo 300 anni grazie alla collaborazione tra la famiglia Nicotina, proprietaria del castello, e l’associazione Proposta Turistica 3.0

Savoca si riappropria di uno dei principali siti di interesse storico. Dopo oltre 300 anni il castello Pentefur torna fruibile al pubblico. Lunedì 17 aprile il primo dei tanti appuntamenti studiati dall’associazione Proposta Turistica 3.0 in sinergia con la famiglia Nicotina, proprietaria del castello e principale promotrice delle operazioni di manutenzione e riqualificazione del sito.

Per l’occasione gli operatori dell’associazione, eccezionalmente, resteranno a disposizione del pubblico dalle 10 alle 18 e saranno attive due modalità di visita con orari cadenzati: solo ingresso al Castello o visita guidata completa Borgo di Savoca comprendente il classico itinerario storico. Per prendere parte alle visite guidate, in relazione al percorso, saranno obbligatori abbigliamento e calzature comode, pena il divieto di accesso.

Il castello Pentefur, secondo nella classifica de “I luoghi del cuore” di Messina, è stato riconosciuto come sito d’interesse storico grazie alle mura dalla particolare architettura, sottoposte già alle prescrizioni di tutela, con decreto dell’assessore ai beni culturali ed ambientali della regione sicilia.

“Il sito, come evidenziato sul portale del Fai rappresenta un notevole esempio del patrimonio castellano esistente in Sicilia –spiega Antonino Sapienza, presidente di Proposta Turistica 3.0- La posizione elevata con ampia visuale sulla costa e sull’entroterra, le merlature e la struttura dei suoi resti murari richiamano molti avamposti militari d’età medioevale”.

La stessa struttura architettonica del castello risulta interessante, per via della pianta irregolarmente quadrangolare, delle mura di spessore limitato (circa 80 centimetri) e della merlatura a piana rettangolare di tipo guelfo, con segni di elevazioni e rifacimenti.

Una pasquetta all’insegna della cultura, dunque, e alla scoperta di uno dei più interessanti borghi della zona. Savoca, già conosciuta ai più per essere stata il set dei film “Il padrino” e “La vita urbana”, si mostrerà in tutto il suo splendore sfoggiando luoghi come l’antico palazzo della curia, la sinagoga e la chiesa di santa Maria in cielo assunta.

Salvatore Di Trapani

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