Il gonfiore addominale

Il gonfiore addominale

Il gonfiore addominale

giovedì 29 Novembre 2012 - 10:36

i danni prodotti dalla mancata comprensione delle nostre necessità alimentari

La maggior parte delle persone che si recano da un biologo nutrizionista dichiara di soffrire di gonfiore addominale. Questo “gonfiore” dell’addome –da non confondere con la sensazione di eccessiva pienezza gastrica- è un sintomo.
Dipende, molte volte, da malattie o sindromi specifiche.
Quando non è dovuta a una condizione patologica, può dipendere da abitudini alimentari contratte nel tempo. Lo specialista di solito provvede a svolgere un’anamnesi completa, poi se è il caso propone un nutrigene test per valutare la sussistenza di una probabile intolleranza di tipo genetico al latte o un H2 breath test al lattosio per scongiurare la possibilità che tale sintomo sia dovuto al malassorbimento di tale zucchero del latte. Solo dopo aver avuto la prova che nessuna patologia o alterazione nell’assorbimento del lattosio sia responsabile del sintomo in questione, procede col chiedere al cliente/paziente quali siano le sue abitudini alimentari.

Perchè moltissime volte “l’addome gonfio” dipende da una errata comprensione delle necessità del nostro intestino. Nasce anche dalla suggestione di certe indicazioni che vengono date urbi et orbi dai giornali settimanali di gran voga, benchè proposte da eminenti professionisti che tracciano per quanto possibile un quadro generale delle situazioni organiche o patologiche per le quali valgono i loro consigli ma che invece vengono gestiti in proprio dagli avidi lettori (il più delle volte: …dalle avide lettrici…).
Per esempio abbiamo molte volte letto di come siano importanti le fibre nell’alimentazione umana. Specialmente da quando la raffinazione dei carboidrati ha fatto il suo ingresso nel mondo occidentale. Ma una cosa è fornire il nostro intestino della giusta quantità di cibi integrali e senza eccedere visto che la nostra specie e i singoli individui devono avere il tempo di provare la…novità…altro è assumere quantità industriali di crusca e cibi pieni di fibre indigeribili, aggiunte dai lettori della domenica ai loro pasti.
Lettori che, passato un mese dalla sensazionale scoperta capace di aumentare le …evacuazioni giornaliere (per questo il più delle volte ci si avvicina a una dieta piena di cibi contenenti fibre) lamentano un addome da 3° mese di gravidanza…..
Un’altra cattiva abitudine sono le diete con le quali si cerca di addomesticare il senso di fame mangiando tonnellate di insalata, davvero un brutto cliente per il nostro oramai delicato intestino. O quelle con le quali le verdure completano le cosiddette “diete proteiche” che protratte per mesi e mesi (un vero insulto alla chimica del nostro corpo) hanno bisogno del sostegno di quantità industriali di verdure accanto a cibi proteici altrimenti, da soli, psicologicamente non sopportabili. In entrambi i casi, l’eccesso di verdura (soprattutto cruda) quindi l’eccesso di fibra che quella verdura contiene, contribuisce a infiammare la mucosa intestinale con conseguente aumento dei livelli idroaerei e ristagno dei cibi, con aumento del meteorismo, della flatulenza, del dolore addominale, con proliferazione batterica e sindromi da malassorbimento.
Della serie: la Natura non è disposta a farsi prendere in giro….
In questi casi c’è un bel da fare per convincere i clienti/pazienti a cambiare, con calma e nel tempo, le abitudini alimentari acquisite, cominciando la …rieducazione con diete disintossicanti e leggere. Proponendo anche l’assunzione di bustine con probiotici e, di tanto in tanto, una dieta liquida blandamente diuretica di una giornata.….spessissimo i clienti ritornano con il sorriso sulle labbra…non solo il gonfiore è sparito, ma col tempo ritorna normale anche l’alvo. Provare per credere.

“Avvertenza: questa rubrica ha come fine quello di favorire la riflessione su temi di natura  nutrizionale e benessere Le informazioni e le risposte fornite dal Centro hanno carattere generale e non sono da intendersi come sostitutive di regolare consulenza professionale.”

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