Pagliara. La Giunta ha modificato lo Statuto comunale, i cittadini possono dire la loro

Pagliara. La Giunta ha modificato lo Statuto comunale, i cittadini possono dire la loro

Giusy Briguglio

Pagliara. La Giunta ha modificato lo Statuto comunale, i cittadini possono dire la loro

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lunedì 06 Luglio 2015 - 08:21

Ora il testo approderà in consiglio comunale. Ma prima i cittadini o le associazioni di Pagliara possono presentare eventuali osservazioni o proposte da sottoporre al civico consesso entro i primi giorni di agosto, direttamente alla segreteria comunale

La Giunta Municipale di Pagliara con delibera n. 29 del 9 giugno ha approvato alcune proposte di modifica allo Statuto comunale considerato, si legge nel documento, “la corposa produzione normativa in materia di Enti Locali” e le novità “introdotte dalle Legge Regionale n. 06 del 5 aprile 2011” in materia di elezione, composizione e decadenza degli organi comunali e provinciali.

Lo Statuto del Comune di Pagliara è stato approvato con delibera del consiglio comunale n. 3 del 19 marzo 2005, divenuta esecutiva il 2 giugno 2005. Ecco le modifiche apportate.

La prima riguarda il punto 2 dell’articolo 7, obiettivo politico-sociali dell’amministrazione in termini di benefici per la cittadinanza, con cui il Comune si impegna a tutelare la persona contro ogni forma di violenza soprattutto nella lotta contro la mafia e a promuovere iniziative volte ad accrescere l’uguaglianza di tutti i cittadini sul territorio comunale, con riferimento alle pari opportunità tra uomini e donne. A ciò viene aggiunto il seguente periodo: “Qualora l’amministrazione accerti l’esistenza di cittadini provenienti da paesi non appartenenti all’Unione Europea, istituisce la consulta degli immigrati e adotta apposito regolamento”.

Dopo l’articolo 17 (sulla figura e funzione del presidente del consiglio) viene aggiunto l’art. 17 bis che prevede che nei confronti di presidente e vice presidente del consiglio possa essere presentata una mozione motivata di revoca, sottoscritta da due quinti dei consiglieri comunali e posta in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dal ricevimento della stessa al protocollo del Comune. La mozione, votata per appello nominale e approvata da almeno due terzi dei componenti del consiglio, determina l’immediata cessazione dalla carica per il presidente o il vice presidente del consiglio.

All’art. 26, relativo alla Giunta comunale, viene aggiunto che “deve essere garantita la rappresentanza di entrambi i generi”.

All’art. 29 si specifica che può essere “presentata una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco, sottoscritta da almeno due quinti dei consiglieri comunali, motivata e posta in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione. La mozione deve essere approvata con la maggioranza dei quattro quinti dei consiglieri assegnati, cui ne consegue l’immediata cessazione dagli organi del comune. La mozione di sfiducia non può essere proposta nei primi ventiquattro mesi del mandato, il cui termine decorre dalla data di insediamento del Sindaco negli ultimi centottanta giorni del mandato stesso”.

L’ultima modifica riguarda l’art. 32 sulle eventuali deleghe attribuite dal primo cittadino: “Il sindaco può attribuire deleghe ai consiglieri comunali per lo svolgimento dei compiti annessi all’esercizio di mere funzioni di indirizzo e di coordinamento su materie o affari di propria competenza”.

Il testo dovrà approdare in consiglio comunale. Ma prima i cittadini o le associazioni di Pagliara possono presentare eventuali osservazioni o proposte da sottoporre al civico consesso, rivolgendosi direttamente alla segreteria comunale entro i primi di agosto.

Giusy Briguglio

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