Domenica inizia la Poule scudetto con la trasferta a Sassari. Poi si penserà al prossimo anno. V. Lo Monaco: «Abbiamo posto le fondamenta, ma ancora è presto per giudicarci»

Il giorno dopo la promozione in Lega Pro è già tempo di guardare al futuro in casa Messina. Sul campo, le prossime settimane vedranno il Messina impegnato nella poule scudetto. Il primo impegno da affrontare per l’Acr è programmato domenica contro la Sassari Torres in Sardegna. Successivamente i peloritani giocheranno in casa con l’Ischia (mercoledì o domenica della prossima settimana). «Il nostro obiettivo è vincere anche questa competizione – ha commentato il Dg Vincenzo Lo Monaco -. Crediamo di avere un organico all’altezza anche se non sarà facile contro squadre che sono state promosse negli altri gironi». Il successo finale permetterà la prossima estate di partecipare alla Coppa Italia “principale”: «Sarebbe una ciliegina sulla torta per noi ed i tifosi – ha aggiunto Lo Monaco -. Per loro che avrebbero la possibilità di lasciare la serie D da squadra più forte d’Italia, per noi per potere giocare, appunto, qualche partita contro formazioni di categorie superiore e ricominciare a respirare il clima di certi palcoscenici».

Superata questa fase, si cominceranno a gettare le basi per la prossima stagione e per proseguire quel processo di risanamento e ricostituzione societaria avviato la scorsa estate. «La festa è stata un bel momento, me lo sono goduto dall’alto – ha proseguito Lo Monaco -. Però per noi al fischio finale la stagione era già archiviata. Nella nostra testa siamo già proiettati sul come fare bene anche la prossima stagione». L’analisi partirà dalla conferma dell’attuale rosa. Per le doti mostrate nel corso dell’anno, l’intenzione sembra essere quella di confermare in blocco i protagonisti della cavalcata. Per alcuni, soprattutto per gli atleti in prestito, dovranno essere fatte delle valutazioni. A partire da Lagomarsini: «Tornerà al Genoa ma il nostro obiettivo, credo anche la volontà del ragazzo, è di tornare qui – ha spiegato Lo Monaco -. Quintoni lo porterei con me ovunque, Chiaria è un grande attaccante e farà meglio in Lega Pro che in serie D. Savanarola? Ha fatto bene ma deve avere meno foga di dimostrare. Ha buone qualità». Ovviamente riconfermato il tecnico Gaetano Catalano, il capitano Giorgio Corona e il veterano Giovanni Ignoffo.

La crescita nello sport può trascinare tutta la città, in un territorio non ricco e che anche dallo sport può trarre quello slancio per attivare meccanismi virtuosi: «Il calcio può rappresentare il termometro di sviluppo e ripresa. Ancora non abbiamo costruito niente, abbiamo eliminato le macerie e posto le fondamenta di un vecchio rudere. I complimenti, chi ce li ha fatti, dovrà riconfermarli tra qualche anno. Non me ne vogliano i tifosi, ma è giusto dire che quello che è successo è anche colpa di chi non si è ribellato in passato». Ora che la macchina è ripartita, i messinesi potranno dimostrare di esserci, volere e meritare categorie migliori. Dalla sottoscrizione del singolo abbonamento alle sponsorizzazioni. In fondo il calcio è un sogno, una speranza, anche per chi ogni giorno soffre per salute, lavoro, famiglia. E’ vivere, in comunità, un percorso comune. Quel mezzo bruscamente interrotto 5 anni fa e che adesso sta per spiccare nuovamente il volo.