Città Metropolitana: uffici stampa "prendi 2 paghi 1"? I giornalisti: "No, grazie"

Città Metropolitana: uffici stampa “prendi 2 paghi 1”? I giornalisti: “No, grazie”

Città Metropolitana: uffici stampa “prendi 2 paghi 1”? I giornalisti: “No, grazie”

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giovedì 12 Gennaio 2017 - 12:20

In documento il coordinamento contesta la convenzione tra l'ufficio stampa della Città Metropolitana ed alcuni Comuni dell'ex provincia. In base alla delibera le attività di comunicazione dei singoli comuni aderenti all'intesa sarebbero svolte gratuitamente dall'ufficio stampa di Palazzo dei Leoni.

COMUNICATO STAMPA

Il coordinamento di giornalisti di alcune testate on line e televisive, free-lance e giornalisti di agenzie stampa di Messina, riunitosi nei giorni scorsi esprime forte preoccupazione per la stipula di convenzioni tra alcuni Comuni della provincia e la Città Metropolitana al fine di usufruire dell’attività dell’Ufficio stampa della Città Metropolitana.

La convenzione è prevista dalla delibera del Commissario straordinario del Consiglio Metropolitano Filippo Romano, la n°127 dell’1 giugno 2016 e prevede l’affidamento all’Ufficio stampa della Città Metropolitana di una serie di attività (conferenze stampa, diffusione di comunicati stampa e piani di comunicazione) che dovrebbero essere di pertinenza dell’ufficio stampa del singolo Comune.

Il coordinamento dei giornalisti ritiene un pericoloso precedente per il presente ed il futuro della categoria, l’accentramento delle attività, in modo gratuito, in capo all’Ufficio stampa della Città Metropolitana (peraltro numericamente ridotto sotto il profilo dell’organico). In un momento in cui la disoccupazione anche nel nostro settore sta raggiungendo cifre allarmanti e mentre l’intera categoria si batte per l’applicazione della Legge 150 nella parte relativa all’indizione dei concorsi questo provvedimento va in direzione opposta e lede fortemente la dignità della categoria stessa. Tra i Comuni che hanno già aderito alla convenzione rientra ad esempio Taormina, dove a maggio si svolgerà il G7, evento di rilevanza mondiale che richiederebbe ben altra organizzazione di un ufficio stampa a livello locale che non un “franchising” di dubbia opportunità.

Ci rivolgeremo pertanto a tutte le sedi competenti per chiedere la revoca della delibera 127 dell’1 giugno 2016 a firma del Commissario Romano. In merito chiederemo anche l’intervento dell’Ordine nazionale e regionale dei giornalisti a tutela della categoria.

Ci riserviamo di trasmettere le nostre osservazioni e perplessità sulla delibera e sulla convenzione anche agli organi politici che governano e governeranno la Città Metropolitana. L’informazione istituzionale è un elemento essenziale e non può essere ridotto ad una catena di montaggio.

Nel corso della riunione è stata inoltre ribadita la comune volontà di continuare con le iniziative intraprese sugli uffici stampa nelle aziende sanitarie di Messina.

Messina, 12 gennaio Il coordinamento dei giornalisti

di Messina

2 commenti

  1. Sarà un caso ma questo …….anomalo, strano e infinitamente prolungato commissariamento da parte dello stesso soggetto tale da sembrare un regno, finisce sempre più spesso per avere tratti di stampo quasi autoritario. Si stravolgono piante organiche, ci si improvvisa gestori di Pub, si illudono gli studenti “senza tetto”, si fà “finanza creativa” impedendo la chiusura dei bilanci e confliggendo persino con i revisori dei conti. Insomma un autentico despota per niente illuminato. Chissa se Accorinti capirà mai che, anche se pare intimorito il capo della città metropolitana e lui e che quindi presto le responsabilità saranno solo sue ?

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  2. Sarà un caso ma questo …….anomalo, strano e infinitamente prolungato commissariamento da parte dello stesso soggetto tale da sembrare un regno, finisce sempre più spesso per avere tratti di stampo quasi autoritario. Si stravolgono piante organiche, ci si improvvisa gestori di Pub, si illudono gli studenti “senza tetto”, si fà “finanza creativa” impedendo la chiusura dei bilanci e confliggendo persino con i revisori dei conti. Insomma un autentico despota per niente illuminato. Chissa se Accorinti capirà mai che, anche se pare intimorito il capo della città metropolitana e lui e che quindi presto le responsabilità saranno solo sue ?

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