L'Orsa contro l'Atm con uno sciopero della fame e il sit-in per Accorinti

L’Orsa contro l’Atm con uno sciopero della fame e il sit-in per Accorinti

L’Orsa contro l’Atm con uno sciopero della fame e il sit-in per Accorinti

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mercoledì 04 Ottobre 2017 - 15:59

Il sindacato denuncia una serie di anomalie che si verificherebbero all'interno dell'azienda di via La Farina e per questo chiede l'attenzione del sindaco Accorinti. Tutti i motivi della protesta sono in una lettera. Domani sit-in e sciopero della fame.

Sit-in dei lavoratori davanti la porta del sindaco e sciopero della fame. Il sindacato Orsa domani tornerà a protestare contro l’Atm e ha deciso di farlo a Palazzo Zanca per incontrare il sindaco Renato Accorinti. Una protesta che nasce per denunciare quelle che Orsa considera come vessazioni e mala gestione aziendale che si consuma all’interno dell’Atm. Tutti i motivi raccolti in una lettera indirizzata ad Accorinti.

«Signor Sindaco, la presente si annovera fra le decine di missive inviatele dalla scrivente con richiesta d’incontro volto a informarla sui gravi fatti che si verificano in ATM, nel silenzio più assoluto, fra le mura domestiche dell’azienda garantita dall’omertà forzata della gran parte dei lavoratori che tacciono solo per paura.

Fatta salva la diversità di valutazione sull’efficienza dell’azienda che, a giudizio della scrivente, ha realizzato una forma di risanamento solo per l’arrivo fortunoso di sovvenzioni intercettate da precedenti Amministrazioni e direzioni aziendali, siamo a denunciarle, ancora una volta, la gestione autoritaria che vige in ATM, le anomale carriere veloci ad personam, il nepotismo e il tentativo di mettere il bavaglio alla protesta con atti ritorsivi nei confronti dei lavoratori con coscienza dei diritti che attraverso una sequela di provvedimenti disciplinari, comminati all’uopo, sono messi alle corde con la minaccia di licenziamento e nel migliore dei casi della retrocessione punitiva del livello parametrale.

Signor Sindaco, il suo snobbante disinteressamento non ha fatto altro che elevare il livello dello scontro, i lavoratori che legittimamente rivendicano sicurezza e qualità del servizio per se stessi e per l’utenza, si rivolgono all’Orsa chiedendo di restare anonimi per non finire nel sistema giustizialista che in azienda già ha mietuto vittime da utilizzare da esempio per educare tutti.

La totale assenza di confronto ci costringe a rivolgerci nelle sedi superiori per rappresentare le continue denunce in tema di sicurezza e dei diritti che in pochi conoscono, sarebbe sufficiente dedicare pochi minuti del suo tempo prezioso per ascoltare i lavoratori e provare a risolvere la questione in house.

Molti dei lavoratori che chiedono di essere ricevuti sono suoi elettori, hanno conosciuto il Renato Accorinti che faceva bandiera del diritto al dissenso, della garanzia democratica delle minoranze, della resistenza civile, hanno esultato quando sono stati rimossi i tornelli che a Palazzo Zanca tracciavano la distanza fra la politica e i cittadini, ma oggi si trovano distanti anni luce da un’Amministrazione che porge l’orecchio sordo al loro grido di allarme.

Documenteremo casi di conducenti costretti a non fermare il tram anche quando gli impianti di condizionamento e frenatura non sono in grado di garantire comfort e sicurezza all’utenza, assunzioni di soggetti con nomi uguali a personaggi presenti in azienda, in politica e nel sindacato, di selezioni per avanzamenti parametrali di cui si conoscevano i prescelti con abbondate anticipo.

Sosteremo a oltranza dietro la porta del Sindaco, digiunando in segno di protesta pacifica se non saremo ricevuti, è dovere del Sindacato di Base rappresentare i diritti dei lavoratori e mettere fine all’infame tiro al bersaglio umano che in assenza di efficaci contromisure non tarderà di deflagrare in spiacevoli eventi».

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