Esercitazione nello Stretto. L'Autorità Marittima di Navigazione vuole dimostare la sua importanza

Esercitazione nello Stretto. L’Autorità Marittima di Navigazione vuole dimostare la sua importanza

Esercitazione nello Stretto. L’Autorità Marittima di Navigazione vuole dimostare la sua importanza

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venerdì 26 Ottobre 2012 - 08:19

Prosegue la lotta per evitare il taglio dell’Autorità marittima. L’istituzione ha funzioni in materia di sicurezza della navigazione, controllo e monitoraggio del traffico marittimo quale Autorità VTS dello Stretto, di ricerca e di salvataggio della vita umana (S.A.R.) e gestione delle emergenze. E’ in corso di svolgimento un’esercitazione nelle acque dello Stretto

Il Governo Monti vorrebbe chiuderla e trasferirne i poteri alla Direzione Marittima di Reggio Calabria. Ma l’Autorità Marittima di Navigazione dello Stretto è ancora viva. Stamane è in corso un’esercitazione marittima complessa di ricerca e soccorso nelle acque dello Stretto.

Facciamo un po’ di chiarezza. In Italia esistono 15 suddivisioni amministrative marittime (direzioni), una per ogni regione che ha sbocco sul mare, tranne che in Sicilia e in Sardegna dove le direzioni marittime sono due. In Sicilia, ci sono già a Palermo e Catania. La direzione marittima è il comando gerarchicamente più elevato e ad essa sono assoggettate le capitanerie di porto.

Messina non è quindi sede di direzione marittima, ma è sede dell’Autorità Marittima di Navigazione dello Stretto, unica istituzione del genere in Italia. L’Autorità Marittima, infatti, ha rango corrispondente, sul piano gerarchico organizzativo, a quello di Direzione Marittima. Ha funzioni in materia di sicurezza della navigazione, controllo e monitoraggio del traffico marittimo quale Autorità VTS dello Stretto di Messina, di ricerca e di salvataggio della vita umana (S.A.R.) e gestione delle emergenze, in 1° e 2° situazione operativa, quale Centro secondario di soccorso marittimo (XV M.R.S.C. Maritime Rescue Sub Center), nell'area di sicurezza dello Stretto. L’iscrizione delle navi al registro navale, però, resta di esclusiva competenza delle direzioni marittime: è il motivo per cui sotto il nome delle navi leggiamo il nome di Catania o Reggio, sedi di direzione marittima.

L’esercitazione odierna è svolta propria in qualità di XV M.R.S.C. Maritime Rescue Sub Center. Viene simulato un ammaraggio di un “Airbus 320” Alitalia in atterraggio presso la pista 33 dell’aeroporto di Reggio Calabria con a bordo 70 persone compreso l’equipaggio. A seguito dell’evento è prevista una fase di ricerca, soccorso e recupero naufraghi che verranno successivamente sbarcati presso le banchine portuali ad opera delle unità aeronavali e subacquee partecipanti. All’esercitazione partecipa anche il centro VTS di Messina, in ausilio ai mezzi impegnati nell’attività di ricerca e soccorso, con compiti di monitoraggio e gestione del traffico navale in transito nello Stretto durante l’attività addestrativa.

L’esercitazione è stata organizzata di concerto con le Prefetture di Messina e Reggio Calabria. Per la prima volta, è previsto il coinvolgimento contemporaneo delle organizzazioni a terra sia nel Porto di Reggio Calabria sia in quello di Messina che dovranno gestire i soccorsi a favore delle persone recuperate in mare e trasferite nei due porti.

L’esercitazione, inoltre, vede il coinvolgimento della Direzione Aeroportuale e della Torre di controllo dell’Aeroporto di Reggio Calabria, della Marina Militare, della Capitaneria di Reggio Calabria e di Messina, dell’Autorità Portuale di Messina, dei Servizi tecnico nautici portuali (piloti, ormeggiatori e rimorchiatori), delle Forze di Polizia operanti in mare (Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco), dei Mezzi Aeronavali e Subacquei della Guardia Costiera, del 118 Emergenza Sanitaria e dei Volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile di Messina e Reggio Calabria.

Sulle banchine dei porti di Messina e Reggio Calabria sono costituiti, a cura del 118, due presidi medici avanzati, per accogliere i naufraghi ed i feriti che saranno simulati da figuranti della Croce Rossa Italiana.

Scopo dell’esercitazione è quello di testare il livello di risposta di uomini e mezzi di soccorso disponibili, nonché verificare i tempi di reazione, la qualità degli interventi posti in essere per affrontare una emergenza di ricerca e salvataggio a seguito di un sinistro ad aereo incidentato in mare nell’area dello Stretto nonché l’efficienza delle comunicazioni. A tal proposito è stato creato un collegamento diretto in video conferenza che permette alle sale operative delle due Prefetture e dei Comandi Guardia Costiera di Messina e Reggio non solo di poter colloquiare tra di loro via etere ma anche di poter vedere in tempo reale le operazioni e gli interventi che si svolgeranno nel luogo dell’ammaraggio simulato.

2 commenti

  1. A quind le esercitazioni si fanno così quando conviene, senza avere un piano preciso annuale?

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  2. Scusate ma il porto di Messina non e più importante di quello di catania? E quindi perché l’autorità marittima si trova a catania? Questo e un esempio per come ci prendono le nostre cose….

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