Su 304 contrattisti solo uno effettuerà 36 ore settimanali

Su 304 contrattisti solo uno effettuerà 36 ore settimanali

Su 304 contrattisti solo uno effettuerà 36 ore settimanali

Tag:

venerdì 08 Luglio 2011 - 07:26

Insorgono i consiglieri comunali del gruppo Futuro e Libertà per l’Italia Pergolizzi, Canfora e Trischitta, che ritengono il provvedimento emanato dalla giunta «discriminatorio» e chiedono spiegazioni al sindaco Buzzanca

Polemiche sul personale di Palazzo Zanca. Su 304 contrattisti attualmente in servizio presso il Comune solo uno godrà dell’estensione di lavoro a 36 ore settimanali ,prevista con Deliberazione n. 421 del 10 maggio 2007 dall’allora Amministrazione Comunale; le altre 303 unità di personale contrattista, continueranno a beneficiare dell’estensione a 27 ore, ma solo sino al 31 luglio.
A far esplodere il “caso”, i consiglieri Nello Pergolizzi, Claudio Canfora e Giuseppe Trischitta che, in una interrogazione indirizzata al sindaco Giuseppe Buzzanca, puntano il dito contro «la delibera n. 852 del 30.6.11 approvata dalla Giunta Municipale di Messina riguardante l’estensione, per il periodo di tre mesi con decorrenza dall’1/luglio/2011, dell’orario contrattuale da 18 ore a 36 ore settimanali in favore di un solo contrattista in servizio».
Il «fortunato prescelto dall’amministrazione», spiegano i tre finiani, presterà servizio per 36 ore settimanali sino al prossimo 30 settembre, mentre «tutti gli altri, tranne quelli distaccati presso il Corpo di Polizia Municipale, dall’1.8.11 svolgeranno attività lavorativa per 18 o 24 ore settimanali, con notevole decurtazione dello stipendio», generando così una forma di discriminazione che ,per Pergolizzi, Canfora e Trischitta, non è in aclun modo giustificabile. I tre consiglieri del Fli ritengono inoltre che «la suddetta deliberazione comporterà un disservizio continuo per la cittadinanza, in quanto i servizi prestati dal personale contrattista saranno limitati ad alcuni giorni della settimana e solo per 18 o 24 ore».
Pergolizzi, Canfora e Trischitta considerano il provvedimento della giunta un «privilegio concesso ad un unico contrattista» a discapito degli altri 303 lavoratori costretti a subire « una decurtazione dello stipendio e gravi ripercussioni sul bilancio familiare».
Alla luce di quanto denunciato, i tre consiglieri comunale interrogano Buzzanca per sapere «quali siano i motivi dell’interruzione dell’ integrazione oraria in favore del personale contrattista, e quelli che hanno determinato la concessione del beneficio solo nei confronti di un singolo lavoratore». Sollecitano inoltre il primo cittadino a fornire anche, con carattere di urgenza, una relazione dettagliata con specificazione della somma spesa nel corso degli anni 2010 e 2011 per l’estensione dell’orario contrattuale del personale contrattista, con l’indicazione, per i dipendenti ai quali è stata riconosciuta, del numero di ore prestate in eccesso rispetto al normale orario contrattuale. Dovrà essere specificata – sottolineano – anche la somma residua impegnata, in favore del personale contrattista, dall’ 1 agosto 2011 al 31 12 2011». (Danila La Torre)

2 commenti

  1. subacqueo laureato on – line????

    0
    0
  2. Salvatore Vernaci 22 Ottobre 2011 09:49

    E’ assurdo sparare su chi l’indomani dell’alluvione del 1° ottobre 2009 ha dato la propria immediata disponibilità a far parte del gruppo di dipendenti comunali, pronti a rimboccarsi le maniche, ad indossare gli stivaloni, i guanti, le mascherine ed andare nel “fango” di Giampilieri e Molino e portare l’aiuto istituzionale alle persone che avevano perso tutto.
    In quei momenti, in quel frangente sono state accolte ed impegnate tutte le unità, dipendenti comunali, che si erano dichiarate disponibili e fra queste vi è stata una lavoratrice precaria, animata da uno spirito di solidarietà e dall’amore di portare aiuto al prossimo in disgrazia e non pensando minimamente ad un incremento dell’orario di lavoro, la cui eventualità non era neanche all’orizzonte.
    L’incremento orario (36 ore lavorative) non è stato un premio alla lavoratrice precaria, ma è stata una conquista della stessa, che unitamente alle impagabili dott.ssa Sara Tornesi ed all’assistente sociale Napoli Cettina, sono diventate punti di riferimento per i cittadini dei Comuni di Itala e Scaletta Zanclea e delle frazioni Giampilieri e Molino per l’ascolto, il recepimento delle istanze e la soluzione, nei limiti del possibile, dei problemi di emergenza che attanagliavano ed attanagliano ancora oggi quelle popolazioni
    Come si può pensare ad un avvicendamento di persone, anche se lavoratori precari, in un settore, che ha costituito fino ad oggi l’ancora di salvataggio in momenti di disperazione. I cittadini alluvionati conoscono per nome e cognome questi tre soggetti che, per loro, sono stati i veri “angeli” in un momento in cui si sono sentiti abbandonati da tutti
    Bene ha fatto e dovrà fare il Sindaco Buzzanca a mantenere integro questo gruppo, professionalmente preparato e psicologicamente idoneo, fino a quando le problematiche dell’alluvione non saranno portate a soluzione e fino a quando vi sono cittadini sfollati.
    L’unità precaria che, da più voci, viene definita “figlia” e non “figliastra “ è, guarda caso, la stessa unità che il Commissario Straordinario del Comune dott. Gaspare Sinatra aveva voluto nella sua segreteria particolare, per la preparazione e professionalità dimostrata, per l’impegno profuso e per la disponibilità sempre offerta, oltre il normale orario di lavoro ordinario e mai retribuito.
    Una volta tanto la meritocrazia paga.
    Avv. Salvatore Vernaci

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007