Nuovi servizi all'ospedale di Sant'Agata Militello, inaugurata l'ala ristrutturata

Nuovi servizi all’ospedale di Sant’Agata Militello, inaugurata l’ala ristrutturata

Nuovi servizi all’ospedale di Sant’Agata Militello, inaugurata l’ala ristrutturata

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martedì 03 Luglio 2012 - 07:13

Accoglierà diverse attività, distribuite sui tre piani che compongono il plesso, tra cui quelle del nuovo Presidio Territoriale di Assistenza

È stata riconsegnata l’ala ristrutturata dell’ospedale di Sant’Agata Militello. Alla cerimonia hanno preso parte l’assessore Regionale della Salute, il dott. Massimo Russo, l’on. Giuseppe Laccoto, presidente della Commissione Sanità dell’Ars, il Commissario Straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, dott. Francesco Poli, il sindaco di Sant’Agata Militello, il dott. Bruno Mancuso, il cappellano dell’ospedale, padre Rosario Lo Cicero, dirigenti medici e funzionari dell’ASP.
Il corpo centrale dell’ospedale di Sant’Agata, restituito alla sua dignità di struttura ospedaliera dopo anni di abbandono, grazie agli interventi di ristrutturazione ripresi lo scorso febbraio, accoglierà diverse attività, distribuite sui tre piani che compongono il plesso, tra cui quelle del nuovo Presidio Territoriale di Assistenza: al piano terra, infatti, è previsto il PUA, il Punto Unico di Accesso, e tutti i servizi amministrativi di supporto ai servizi sanitari: URP, Servizi Sociali, Ufficio Protesi e Ausili, Ufficio Anagrafe, Ufficio CEE, Ufficio Farmaceutico, Ufficio Esenzione Ticket; al primo piano e nei seminterrati, invece, saranno ospitati i diversi ambulatori: Dermatologia, Endocrinologia, Neurologia, Medicina Interna, Diabetologia, Cardiologia, Oculistica, Otorinolaringoiatria, Audiologia, Allergologia, Chirurgia Pediatrica, Ambulatori di Gestione Integrata, Odontoiatria, Angiologia, Urologia, Ecografia.
Il nuovo PTA, che, attraverso due tunnel di collegamento, potrà operare in continua interazione con l’ospedale (la sua esatta definizione è non a caso PTA polivalente, essendo previsto infatti l’utilizzo degli spazi ambulatoriali ospedalieri), rappresenta di fatto il completamento sotto l’aspetto organizzativo e strutturale delle attività del Presidio Territoriale di Assistenza già presente all’interno dello stesso ospedale.
Introdotto dalla Legge Regionale n. 5 del 2009, il Presidio Territoriale di Assistenza, come viene sottolineato nelle “Linee Guida sulla Riorganizzazione dell’Attività Territoriale”, costituisce il perno della riorganizzazione dei servizi territoriali, e si propone come un nuovo modello di organizzazione dell’assistenza che mette al centro il paziente, facilitando l’accesso ai servizi e l’iter assistenziale complessivo. Un esempio è proprio il PTA di Sant’Agata: è prevista infatti la possibilità di collegare in via telematica tutti i comuni del Distretto con il Presidio al fine di assicurare ai cittadini il contatto diretto con i servizi.
Il principale obiettivo del Presidio di Assistenza Territoriale è organizzare in modo appropriato, efficace ed efficiente i percorsi dei pazienti in relazione ai loro bisogni di salute e la transizione delle cure primarie, cure secondarie e terziarie promuovendo percorsi assistenziali integrati che mettano in evidenza le responsabilità, i contributi e i risultati di tutti i professionisti impegnati nella filiera di cura e assistenza.
Finalità che sono l’espressione del sistema sanitario del futuro che consiste, appunto, nel superamento della visione esclusivamente ospedaliera a favore di una rete assistenziale integrata e basata sul fabbisogno reale della popolazione.
«Oggi si inaugura un’opera importante, una struttura in cui si ritrovano tutti quei servizi una volta dispersi sul territorio. – ha detto l’assessore Russo – Un mega ambulatorio che si salda con l’ospedale. L’assistenza sanitaria è ormai a una svolta. È stato infatti avviato un processo che offre come alternativa l’integrazione tra ospedale e servizi territoriali».
«Da adesso i cittadini di Sant’Agata hanno a disposizione una struttura che si presenta come un punto di riferimento certo, – ha detto il dott. Poli – in cui è possibile trovare tutti i servizi che non prevedono il ricovero e dove sarà data attenzione all’umanizzazione del rapporto tra sistema sanitario e utenti che la Legge Regionale n. 5 richiede».

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