Gugliotta: “Abbiamo subìto le scelte di Argurio e Manfredi. Ma siamo pronti a ripartire”

Gugliotta: “Abbiamo subìto le scelte di Argurio e Manfredi. Ma siamo pronti a ripartire”

Marco Ipsale

Gugliotta: “Abbiamo subìto le scelte di Argurio e Manfredi. Ma siamo pronti a ripartire”

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mercoledì 18 Maggio 2016 - 22:09

Il vicepresidente del Messina chiarisce la posizione della società dopo la serie di dimissioni che hanno caratterizzato l’ultima settimana, a partire da quelle dei direttori sportivo e generale. Le versioni sono differenti. Società aperta a ingressi che riconoscano l’operato di quest’anno. Entro fine mese la presentazione dei programmi per la prossima stagione

“Lello Manfredi è un caro amico e una persona in gamba, non abbiamo mai espresso la volontà di allontanarlo. Lo stesso vale per Christian Argurio, siamo dispiaciuti per com’è finita”. E’ la posizione del vicepresidente del Messina, Pietro Gugliotta, in merito all’interruzione del rapporto con i due direttori. “Non conosco il motivo – dice –, la nostra volontà era quella di continuare insieme a loro perché sono due ottimi professionisti, lo abbiamo sempre detto. Non capisco, c’è stato sempre un bel rapporto e non abbiamo mai contestato il loro lavoro. Argurio dice che non abbiamo le stesse vedute ma sarei curioso di sapere quali. E’ stato molto frettoloso, aveva un contratto triennale, se c’è qualcosa che non va ci si siede, se ne discute e poi si prende una decisione, non si fa dall’oggi al domani. Altrimenti sorgono perplessità, forse c’è qualcosa che la proprietà non sa”.

Le DIMISSIONI di FEBBRAIO

In realtà le prime frizioni si erano verificate a febbraio, quando Manfredi e Argurio avevano presentato le proprie dimissioni una prima volta. “Anche in quel caso non conoscevamo i motivi – prosegue Gugliotta – pure se almeno poi li abbiamo chiariti. Si aspettavano maggiore vicinanza dalla società, è stata una nostra mancanza in buona fede perché profani del mondo del calcio e ci siamo affidati totalmente a loro. Abbiamo chiesto di ritirare le dimissioni e siamo stati ascoltati, diciamo che fu un’incomprensione presto superata. Stavolta, invece, è diverso”.

VERSIONI DIFFERENTI

L’aspetto curioso è dato dal fatto che Argurio e soprattutto Manfredi hanno addossato alla società la volontà di dirsi addio. Gugliotta, invece, sostiene siano stati i due direttori a scegliere di andarsene. “Se Manfredi dice che voleva restare – continua il vicepresidente – ci possiamo anche vedere, abbiamo ottimi rapporti. Lui stesso ha detto di non avere grande esperienza per fare il direttore generale ma per ciò che riguarda pubblicità e marketing è uno dei più preparati a Messina. E’ vero che ha lavorato gratuitamente ma non così tutti i collaboratori che ha portato, all’inizio tutti volevano dare una mano d’aiuto, a fine campionato escono gli artigli, ma sistemeremo anche questa. Manfredi non può dire che si doveva programmare due mesi fa perché il suo progetto non era ancora pronto. Avevamo l’intenzione di parlarne a fine campionato, una volta ottenuto l’obiettivo della qualificazione alla Coppa Italia maggiore. Poi il presidente è stato in Romania e lui si è sottoposto ad un intervento. Pensavamo di poter valutare ora questo progetto ma si è dimesso e a catena anche altri. Non ce l’aspettavamo, sono persone che hanno sempre detto di volersi sacrificare per il bene del Messina insieme a noi. Ovviamente il nostro progetto prosegue anche senza di loro, nello scorso agosto abbiamo costruito tutto in dieci giorni, pensate che non possiamo farlo adesso che siamo a maggio?”.

QUALCHE STIPENDIO in RITARDO a CAUSA dei PIGNORAMENTI

Non solo il settimo posto, la società è contenta di rientrare tra le 10 (su 18) del girone che non hanno ricevuto alcun punto di penalizzazione, perché ha sempre saldato in tempo le spettanze. “Abbiamo fatto tanti sacrifici – dice ancora Gugliotta – mettendo il nostro capitale a rischio per non far sparire il calcio a Messina. Abbiamo rilevato una società indebitata, senza far mancare nulla alla prima squadra e raggiungendo l’obiettivo stagionale, ci spiace non essere riusciti a fare altrettanto col settore giovanile ma l’anno prossimo sarà diverso. Possiamo aver tardato di qualche mese per lo stipendio degli amministrativi o di altri impiegati che non facevano parte dello staff tecnico ma non era il caso di farcelo pesare tanto e di arrivare alle dimissioni. Tutto è dipeso dal fatto che ci sono piovuti addosso diversi pignoramenti, decreti ingiuntivi mai opposti dalla vecchia proprietà. Senza queste difficoltà, non ci sarebbero stati problemi”.

Il FUTURO di MISTER LELLO DI NAPOLI

Dopo le dimissioni dei due direttori, dell’area comunicazione e dello staff medico, potrebbe essere la volta di mister Lello Di Napoli che a giorni incontrerà la proprietà. “Non ha il patentino e deve essere ammesso a partecipare al corso – spiega il vicepresidente -. La società ha fatto tutti gli incartamenti a suo favore ma non sappiamo quando lo conseguirà. Poi valuteremo cosa fare ma, nel frattempo, dobbiamo considerare anche altre ipotesi perché non possiamo correre il rischio di restare senza allenatore. Poi se anche lui avrà vedute diverse, visto che queste dimissioni mi sembrano tutte collegate, ci saluteremo cordialmente”.

La TRATTATIVA con BARBERA

L’azzeramento sta preoccupando una parte della tifoseria e, avantieri sera, i rappresentanti dei tifosi giallorossi hanno incontrato Manfredi e Argurio per chiedere spiegazioni. Nel corso dell’incontro è stato anche contattato telefonicamente l’imprenditore Francesco Barbera, per chiedergli di riformulare una proposta alla società, dopo il rifiuto della prima. “Se sarà giusta la prenderemo in considerazione – afferma Gugliotta – ma bisogna riconoscere all’attuale proprietà il gravoso impegno economico assunto quest’anno. La società era a rischio e ora non lo è più, abbiamo acquisito visibilità e infatti in tanti ci chiamano. Non ha senso mettere 1 milione e 200mila euro per azzerare i debiti quando i 700mila euro con l’erario sono spalmati in sette anni a 10mila euro al mese e così i 300 o 400mila euro della gestione Lo Monaco, ora è tutto in regola. Per costruire una squadra capace di andare in B servono almeno 3 milioni per la campagna acquisti, siamo aperti a tutti, non siamo miliardari ma abbiamo salvato la squadra e questo deve avere un valore”.

La PRESENTAZIONE della PROGRAMMAZIONE SOCIETARIA per la PROSSIMA STAGIONE

La proposta di Barbera è stata rigettata lo scorso 4 maggio e, in quell’occasione, la società disse che “nei prossimi giorni” sarebbe stata “illustrata la nuova programmazione societaria per la prossima stagione”. Dopo due settimane, però, non c’è ancora una data fissata. “Cercheremo di farla prima possibile – conclude Gugliotta -, entro fine mese. Questa catena di dimissioni ha rallentato le cose, noi siamo disponibili a parlare con tutti, anche con Manfredi se davvero vuole continuare. Se abbiamo fatto degli errori sono imputabili al fatto che eravamo nuovi del settore ma questi mesi ci sono serviti per fare un corso accelerato e oggi siamo molto più competenti”.

(Marco Ipsale)

4 commenti

  1. giuseppe bonanno 19 Maggio 2016 08:30

    mi vien che ridere……………vogliono solo i soldini…..ahahahahahaha

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  2. giuseppe bonanno 19 Maggio 2016 08:30

    mi vien che ridere……………vogliono solo i soldini…..ahahahahahaha

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  3. Purtroppo a me viene solo da piangere …… povero Messina!!

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  4. Purtroppo a me viene solo da piangere …… povero Messina!!

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