Ancora nessun intervento sulla strada comunale di San Giovannello

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martedì 31 Maggio 2011 - 11:16

La frana causato dal nubifragio dello scorso marzo blocca l'accesso. Intanto è scontro tra Comune e Genio Civile

Seppellire l’ascia di guerra. E’ chiaro il messaggio lanciato dall’Ing. Luigi Giacobbe, esperto del sindaco per la consulenza nelle problematiche edilizie, ai dirigenti dell’Ufficio del Genio Civile, con cui, rispetto alle difficoltà connesse agli effetti dell’alluvione del 1.ottobre, sembra essersi delineata un frattura insanabile. Ed ineffetti, nel corso dei mesi, è capitato più volte di riportare e raccontare di batti e ribatti tra le due parti in causa soprattutto rispetto alla gestione del post-emergenze e delle risorse destinate per la messa in sicurezza del territorio. Ma il gap maggiore si rileva rispetto alle tante dibattute competenze, quelle cioè che chiamano in causa l’uno o l’altro “protagonista”.

Un contrasto che per l’ing. Giacobbe appare però inspiegabile “perché se da un lato – scirve – l’ing. Capo (del Genio Civile, Sciacca ndr) afferma giustamente che la regimentazione delle acque e la stabilità dei terreni restano propedeutiche a qualunque cosa, dall’altra la Giunta Municipale lo conferma con la deliberazione n. 495 del 18 aprile 2011. E considerato che stiamo parlando di opere d’ingegneria mi sembra chiaro che queste non sono opinabili, perché o sono state completate e non lo sono state. Inoltre, lo ripeto, le opere di regimentazione e di sostegno necessitano di un progetto, una corretta esecuzione ed un collaudo, che sono atti tecnici su cui due uffici non possono avere parerei diversi. In particolare c’è da dire che per questo tipo di operatività l’Ufficio preposto al controllo è proprio il Genio Civile pertanto è l’ing. Sciacca che ha l’ultima parola, che pronunciata sinergicamente con il Dipartimento Attività Edilizia non può essere quella giusta. Infatti quando la ditta avrà ritenuto di aver completato le opere di sistemazione idraulica e geotecnica farà redigere al proprio direttore dei lavori una relazione del completamento che dovrà essere certificata dal collaudatore in corso d’opera. Il Genio Civile potrà accertare quanto dichiarato da professionisti e se non soddisfatto indicare cosa c’è da fare. All’interno di una procedura siffatta non è comprensibile come possono nascere atteggiamenti diversi che peraltro scoraggiano le imprese, confondono i professionisti e i dirigenti, ed in ultimo – conclude l’esperto del sindaco – creano per la comunità un malessere di cui faremmo volentieri a meno.” Ecco perchè nei prossimi giorni l’esperto intende convocare un tavolo tecnico, iniziativa che ha già ottenuto il benestare del sindaco Buzzanca, nel quale si discuteranno le divergenze cercando di trovare un comune punto d’incontro.

E tuttavia, di fronte ad immagini che ancora oggi, evidenziano l’immobilismo di certi meccanismi, le parole fin qui riportate, appaiono più che mai prive di significato. I problemi, infatti, oltre che ad essere legati agli effetti dell’ottobre 2009, riguardano anche i nuovi disagi connessi al nubifragio del 1.marzo scorso. A San Giovanello, come denunciato dai consigliere della III circoscrizione Libero Gioveni e Pasquale Currò, è crollata una parte del muro d’argine della strada comunale di che separa la via Vecchia Comunale dalla strada d’ingresso per contrada Baglio . I rappresentanti di quartiere si dicono preoccupati per il pericolo che, proprio per la conformazione in curva dell’arteria e stigmatizzano in particolare l’atteggiamento dell’assessore alle Manutenzioni Pippo Isgrò che, nonostante il dettagliato report redatto dal consiglio circoscrizionale dopo l’alluvione di non ha ancora provveduto ad ottemperare alle richieste del quartiere.

Preoccupati anche i numerosi residenti della zona che quotidianamente percorrono l’arteria, soprattutto quando con i loro veicoli vanno ad imbattersi contro i mezzi pesanti che circolano nel senso opposto a quello di marcia riducendo notevolmente le dimensioni della transitabilità della carreggiata nei due sensi. La transenna posta a protezione, infatti, non può assolutamente bastare, così come è urgente – sottolineano Gioveni e Currò provvedere al contenimento della strada prima che lo scivolamento del terrapieno verso contrada Baglio non pregiudichi la sicurezza degli automobilisti.

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