Stalli disabili a pagamento, Accorinti annuncia il passo indietro sulla determina della discordia

Stalli disabili a pagamento, Accorinti annuncia il passo indietro sulla determina della discordia

Francesca Stornante

Stalli disabili a pagamento, Accorinti annuncia il passo indietro sulla determina della discordia

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martedì 30 Luglio 2013 - 17:03

Il sindaco si prepara a ritirare il provvedimento dello scorso febbraio che scaricava sui disabili aventi diritto i costi dei parcheggi riservati e riteneva non beneficiari i non vedenti che deambulano. La determina aveva sollevato un vespaio di polemiche, c'è anche una sentenza del Tar.

Lo scorso 8 marzo la campagna elettorale non era ancora entrata nel vivo ma Renato Accorinti e il suo movimento Cambiamo Messina dal Basso erano stati i primi a schierarsi contro quel provvedimento del Dipartimento mobilità del Comune che scatenò una pioggia di polemica. Era la determina n. 4 del 5 febbraio 2013, la firma in calce quella del Dirigente Mario Pizzino.

Il provvedimento stabiliva che da quel momento in poi i disabili avrebbero dovuto pagare tutte le spese relative alla “realizzazione e alla manutenzione della segnaletica stradale, sia verticale che orizzontale, di individuazione e delimitazione dello spazio di sosta”, in poche parole il costo dello stallo riservato a chi ha diritto per motivi di disabilità. Stabiliva anche che “ la disabilità consistente nella mancanza della vista, ove non associata ad altra patologia che comprometta la deambulazione, non costituisce presupposto per l’assegnazione dell’area di sosta personalizzata”, quindi nessun diritto allo stallo blu per i ciechi che deambulano.

Durissime le contestazioni, poi la volontà dichiarata del Commissario di Palazzo Zanca Croce a non voler fare alcun passo indietro, Come paghiamo noi devono pagare anche loro, altrimenti li faremmo sentire inferiori, mentre per me sono persone normali, aveva dichiarato il numero uno del Comune. Il 13 giugno Palazzo Zanca ha incassato anche la vittoria del ricorso che lUnione Italiana Ciechi aveva presentato al Tar di Catania. Ma adesso quel provvedimento non avrà vita lunga.

Il sindaco Renato Accorinti ha annunciato oggi che sarà presto ritirata. Come per la Stu Tirone, il sindaco vuole imprimere la sua linea alla vita amministrativa della città. Lo scorso 8 marzo, appresa la notizia di un provvedimento così ingiusto, seppur legittimo, lo staff di Renato Accorinti aveva messo per iscritto e inviato al Commissario Croce la richiesta di revoca immediata della determina, esprimendo l’assoluto dissenso nei confronti dell’iniziativa, espressione di una politica che nel battere cassa – per l’ennesima volta – sceglie di colpire i più deboli e perfino i disabili, infierendo con cinismo sulla sofferenza delle famiglie che vivono questi drammi”.

Oggi al timone di Palazzo Zanca c’è Renato Accorinti. E oggi ad una precisa domanda dei giornalisti sull’intenzione di ritirare o meno quella determina tanto contestata ha risposto un semplice e diretto “si”, senza aggiungere altro. Quasi a voler sottolineare come questo passaggio, per la sua amministrazione, sarà automatico e scontato. Forse come avrebbe dovuto esserlo anche nei mesi scorsi.

(Francesca Stornante)

Martedì, 30 luglio, 2013 – 19:03

7 commenti

  1. b r a v o R E N A T O sindaco, i picciuli si prendono da chi viola il codice della strada, e cu suscia è mottu.

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  2. dolcestilnuovo 30 Luglio 2013 18:04

    Bene, ma ricordiamoci che non ci sono solo i disabili… Ci sono anche i cittadini “comuni” che hanno diritto di vivere in una città con una ZTL “vera” e non con questo obbrobrio creato da non si sa chi e confermato da un certo Melino Capone.
    Accorinti non rinneghi le sue idee, quando anche lui criticava questa ZTL e la mancanza di spazi free.
    Ma vedrete che anche Accorinti si adeguerà e lascerà le cose così come sono…

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  3. solo chi è arido dentro poteva proporre una delibera che imponeva ai diversamente abili di pagare lo stallo auto. ma forse con quei poveretti pensava di risanare il bilancio?? e pensare che al grande genio gli dobbiamo pagare la pensione finché campa otre ad avergli elargito l’indennità

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  4. salvatoremammola 31 Luglio 2013 10:02

    Finalmente, la Politica deve sempre difendere i più deboli. Adesso spero che al più presto si faccia qualcosa anche per i Lidi, nella zona nord nessuno dei lidi in possesso di concessione, è in regola per quanto riguarda l’accesso ai disabili. Chissà come hanno ottenuto l’autorizzazione? Mah!

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  5. Salvatore Vernaci 31 Luglio 2013 10:15

    CITTADINANZATTIVA – Coordinamento Procuratori dei Cittadini, in merito alla notizia di Stampa “ Il sindaco si prepara a ritirare il provvedimento dello scorso febbraio che scaricava sui disabili aventi diritto i costi dei parcheggi riservati e riteneva non beneficiari i non vedenti che deambulano” si permette fare presente che la legge ha stabilito la divisione dei poteri tra l’Organo Politico Istituzionale ed i Dirigenti, ai quali spettano tutti gli atti di gestione. Ebbene, la determina “ incriminata” dell’Ing. Pizzino è un atto di gestione, che non può essere minimamente revocato dal Sindaco. Può essere annullato se la circostanza di porre a carico degli invalidi le spese per la segnaletica orizzontale e/o verticale, posta a carico dell’utenza, sia stata una decisione “discrezionale” del dirigente, senza che ciò sia stato regolamentato dal Comune. Infatti L’art. 188 del codice della strada e l’art. 381 del Regolamento di attuazione stabiliscono: “1° gli enti proprietari della strada devono ALLESTIRE e mantenere funzionali ed efficienti tutte le strutture per consentire ed agevolare la mobilità’ delle persone invalide. 5° Nei casi in cui ricorrono particolari condizioni di invalidità’ della persona interessata, il sindaco può, con propria ordinanza, assegnare a TITOLO GRATUITO un adeguato spazio di sosta individuato da APPOSITA SEGNALETICA indicante gli estremi del “contrassegno invalidi” del soggetto autorizzato ad usufruirne (fig. II.79/a). Tale agevolazione può essere concessa nelle zone ad alta intensità’ di traffico, dietro specifica richiesta da parte del detentore del “contrassegno invalidi”. Questi deve, di norma, essere abilitato alla guida e deve disporre di un autoveicolo L’art. 93 dello Statuto Comunale prevede l’adozione di appositi Regolamenti per l’erogazione e disciplina dei servizi comunali. L’art. 123 dispone che i Regolamenti “sono approvati entro e non oltre 120 giorni dalla data di entrata in vigore dello Statuto”.Il Comune avrebbe dovuto, necessariamente, avere, fra i Regolamenti adottati, approvati dal Consiglio Comunale, anche il “Regolamento per la concessione del contrassegno di parcheggio per invalidi e per l’istituzione dei parcheggi riservati”. Se il Comune non ha adottato tale Regolamento, e/o se l’ha adottato, ma la circostanza non è regolamentata, l’Amministrazione potrà proporre al Consiglio comunale l’inserimento del presente articolo o comma:“Oneri per la realizzazione e la manutenzione degli spazi sosta personalizzati per invalidi.-“ “La spesa per l’istruttoria della pratica, nonché per la realizzazione e manutenzione dello stallo di sosta personalizzato è sostenuta interamente dal Comune.- Il Nucleo Viabilità curerà, inoltre, la puntuale manutenzione dei parcheggi realizzati e provvederà alla loro soppressione in caso di revoca dei posti sosta la cui concessione risulti scaduta.”

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  6. Non mi pare molto elegante rivendicare dei meriti in materie che hanno per argomento i disabili ma vorrei far notare al giornalista che ha scritto il “pezzo” che come gruppi politici è stato il Movimento 5 Stelle attraverso alcuni comunicati stampa a criticare e a chiedere il ritiro della determina di Pizzino. Ovviamente l’importante è che si arrivi al risultato sperato ma diamo a Grillo quel che è di Grillo e a Renato quel che è di Renato.

    Grazie

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  7. Condivido le puntuali argomentazioni di Salvatore VERNACI, e a supporto sulle competenze gestionali dei dirigenti e dei responsabili di servizio, faccio il copia incolla del mio commento sulla STU Tirone, in cui affronto l’aspetto generale del rapporto tra organi elettivi e burocrazia comunale. COMMENTO SULLA STU TIRONE. I due periodi seguenti sintetizzano con chiarezza le competenze dei dirigenti e dei responsabili dei servizi. Spetta ai dirigenti la direzione degli uffici e dei servizi secondo i criteri e le norme dettate dagli statuti e dai regolamenti che si uniformano al principio per cui I POTERI DI INDIRIZZO E DI CONTROLLO SPETTANO AGLI ORGANI ELETTIVI mentre la gestione amministrativa è attribuita ai dirigenti.
    Spettano ai dirigenti tutti i compiti, compresa l’adozione di atti che impegnano l’amministrazione verso l’esterno, che la legge o lo statuto espressamente non riservino agli organi di governo dell’ente. Sono ad essi attribuiti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi DEFINITI CON GLI ATTI DI INDIRIZZO ADOTTATI DALL’ORGANO POLITICO, secondo le modalità stabilite dallo statuto o dai regolamenti dell’ente.
    Con quali atti amministrativi si realizzano le competenze di cui sopra? Uno è il Piano Dettagliato degli Obiettivi di Gestione, è istruito dallo Staff Controllo di Gestione dell’Area Direzione Generale, e per ogni Centro di Responsabilità, individua il Dirigente responsabile e la sua Competenza Gestionale, è quella parte in cui si descrivono le attività e i servizi erogati, gli si assegnano le Risorse Umane e Strumentali. Il Piano contiene anche le Linee Programmatiche degli assessori al ramo, nel cui ambito devono essere definiti gli Obiettivi di Gestione per i dirigenti. Linee tratte dai Programmi previsti dalla Relazione Previsionale e Programmatica, temporalmente coincidente con gli esercizi finanziari del bilancio pluriennale. Nel Piano la definizione dell’ obiettivo è molto dettagliata, c’è la sua descrizione, le azioni conseguenti per realizzarlo, le risorse umane e finanziarie utilizzate, la tempistica e gli indicatori di risultato. Nel Piano Dettagliato degli Obiettivi 2011-2013 non c’è traccia della STU Tirone, come non c’è ne nella relazione Previsionale e Programmatica 2011-2013, ricordiamoci che la STU Tirone trasformi totalmente una parte importante e consistente di territorio, eppure incredibilmente non è stata degna di nomina in uno dei Programmi previsti dalla relazione.

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