Il Consiglio comunale non vuole parlare di Tir. Preferisce parlare di Tar

Il Consiglio comunale non vuole parlare di Tir. Preferisce parlare di Tar

Rosaria Brancato

Il Consiglio comunale non vuole parlare di Tir. Preferisce parlare di Tar

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martedì 15 Luglio 2014 - 15:22

Il Consiglio comunale boccia la richiesta di esaminare l'ordine del giorno anti-tir presentato da Zuccarello, Sindoni e Cardile, Pd e preferisce invece votare quello sulla chiusura del Tar di Catania. Il Pd affossa quindi la proposta dei colleghi, grazie anche all'aiuto di Dr, Udc e Megafono. La maggioranza di quest'Aula non vuole o non può affrontare il problema. A futura memoria diamo anche l'esito della votazione e come hanno votato i consiglieri

A volte una vocale cambia il senso delle cose ed attribuisce ad una cosa molta più importanza di un’altra. Prendiamo il Consiglio comunale di oggi: per l’Aula il problema dei Tir che invadono la città è ben poca cosa rispetto alla catastrofe imminente della chiusura del Tar di Catania che come è noto a tutti i messinesi causa dei disagi intollerabili per la vita e la sicurezza dei cittadini….

Così mentre l’amministrazione è impegnata in uno scontro senza precedenti contro la società Caronte-Tourist per cercare di liberare Messina dalla schiavitù ai mezzi pesanti, incontrando non solo ostacoli anche istituzionali, ma alibi e rinvii, il Consiglio comunale si trincera dietro la mancata volontà e dietro la mancanza di coraggio, e non affronta il problema aggrappandosi a cavilli formali.

Per la verità non è l’intera Aula a non volere (o peggio, a non potere) affrontare l’argomento, perché anzi, l’ordine del giorno è stato presentato da tre consiglieri comunali Pd, Daniele Zuccarello, Donatella Sindoni e Claudio Cardile, abbandonati dai colleghi di partito che gli hanno voltato le spalle e sostenuti invece dai 4 consiglieri di Cambiamo Messina dal basso Fenech, Sturniolo, Risitano, Lo Presti e da Fabrizio Sottile, Forza Italia, Piero Adamo, SiAmo Messina.

Il problema è tutto in casa Pd, che, evidentemente, non vuole (o non può) affrontare la tematica e preferisce parlare della “ben più grave ed urgente” emergenza Tar che non dei tir….probabilmente per non creare fastidi al leader del partito Francantonio Genovese, socio dei Franza. A volte i realisti sono più realisti del re.

L’immagine di quel che è accaduto oggi in Consiglio è emblematica di un mondo politico che si allontana sempre più dai problemi reali e quotidiani della gente, ma lo fa senza avere neanche il coraggio di dirlo chiaramente e difendere le proprie posizioni. Nessuno oggi ha gettato la maschera e detto la verità, preferendo appellarsi a formalità.

Ma andiamo per ordine.

Ad apertura della seduta è Donatella Sindoni, Pd, tra i firmatari della proposta sulla regolamentazione dei flussi di traffico dei mezzi pesanti, a chiedere, alla luce del fatto che l’amministrazione sta varando la determina anti-tir che venga effettuato il “prelievo” del provvedimento, attualmente non all’ordine del giorno.

“Penso sia doveroso per quest’Aula affrontare un tema che riguarda la vita di tutti i messinesi e sul quale non credo ci possano essere divisioni. Stiamo parlando della vita e della sicurezza dei cittadini e di un provvedimento che la giunta prenderà entro il 20 luglio e non può vedere il Consiglio in silenzio”.

L’ordine del giorno prevede il no alle corse diurne della Cartour per i mezzi pesanti, verifiche sullo stato del cavalcavia, deroghe di nuovo ai vigili, date certe su completamento di Tremestieri e sulla via don Blasco, gestione ecopass al comune.

Subito dopo la Sindoni prende la parola Antonella Russo, anche lei Pd, chiedendo il prelievo di un altro ordine del giorno, in questo caso a sostegno delle iniziative contro la chiusura del Tar di Catania. L’11 luglio tra l’altro in Commissione alla Camera un emendamento Pd ha già salvato il Tar di Catania, dal momento che la città non è sede anche di Corte d’appello, pertanto non esiste più né l’urgenza né la necessità che un Consiglio comunale si esprima con tanta sollecitudine.

Può sembrare una barzelletta quello che stiamo per raccontare ma invece è vero: il consiglio comunale ha preferito il Tar ai tir con una votazione che dovrebbe far riflettere sullo stato di salute della politica locale.

A futura memoria ecco l’esito della votazione.

FAVOREVOLI ALL’ESAME DELLA PROPOSTA ANTI-TIR di Zuccarello-Sindoni-Cardile hanno votato in 9: Lucy Fenech, Gino Sturniolo, Nina Lo Presti, Ivana Risitano (Cambiamo Messina dal basso), Piero Adamo (SiAmo Messina), Fabrizio Sottile (F.I), e ovviamente i tre Pd firmatari, Daniele Zuccarello, Claudio Cardile e Donatella Sindoni.

CONTRARI: Carlo Abbate, Elvira Amata, Rita La Paglia ( Democratici riformisti) Pio Amodeo, Nora Scuderi, Pippo De Leo (Megafono), Franco Mondello, Mariella Perrone, Libero Gioveni, Andrea Consolo (Udc), Paolo David (Pd, unico ad avere il coraggio delle sue posizioni nel partito).

ASTENUTI: Emilia Barrile, Carlo Cantali, Simona Contestabile, Antonella Russo, Francesco Pagano, Iannello Pietro (Pd), Santi Sorrenti, Nino Interdonato (Democratici riformisti), Giuseppe Trischitta (Forza Italia)

A conti fatti è il PD che ha affossato l’ordine dei giorno dei colleghi con 6 astensioni ed un no.

C’è da chiedersi poi come ci si possa astenere su un tema simile. Sarebbe molto più comprensibile un “no”, come ha fatto il capogruppo Paolo David che un’astensione che sa più di fuga di fronte alle responsabilità che un Consiglio dovrebbe avere nei confronti dei messinesi prima ancora che di fronte ai propri elettori (che tra l’altro hanno votato un programma elettorale che si basava sul no ai tir in città, o almeno così era scritto).

Il Pd comunque è in buona compagnia nel non voler discutere la questione lotta ai tir, perché la pensano così anche i Democratici riformisti, il Megafono, l’Udc e Trischitta.

Ma la cosa più bizzarra non è la votazione che affossa la proposta anti-tir, quanto la votazione successiva, quella che vede “prelevata” a furor di popolo con 22 si e 8 astenuti (su 30 presenti) l’ordine del giorno sulla chiusura del Tar di Catania, che, come dichiarato da Antonella Russo “deve vedere il Consiglio comunale al fianco della giunta Accorinti in questa battaglia”. Siamo d’accordo, non si capisce però perché su questa battaglia “all’ultima udienza amministrativa” ci debba essere l’unità e su quella per liberare Messina dalla schiavitù ai tir è bene che Accorinti se la sbrighi da solo.

Ovviamente l’ordine del giorno sul Tar è stato approvato con 25 sì su 30 presenti.

A riaccendere le polveri ci ha pensato Daniele Zuccarello che ha messo all’angolo un partito, il Pd, che già in conferenza di capigruppo aveva chiarito che “quest’ordine del giorno non s’ha da fare” parafrasando Manzoni.

“Constato che è più importante il Tar di Catania della sicurezza e della vita dei messinesi- ha detto Zuccarello- La mia proposta chiedeva all’Aula di esprimersi su una problematica importante e urgente, ma a quanto pare siamo in pochi a pensarla così. Votate il Tar di Catania, allora, esponetevi su questo, visto che queste sono le vostre priorità. Non esponetevi sulla lotta anti-tir se è questo che volete”.

Per De Leo, Megafono quelle anti-tir “sono finte battaglie che fate per finire sui giornali o mettervi la medaglietta sul petto. Ora con questo provvedimento della giunta i tir torneranno nel Boccetta la notte e la gente non potrà più dormire”.

Rassicuriamo De Leo che l’amministrazione sta facendo la determina esattamente per il motivo opposto: liberare la città dai tir, che anche attraverso l’attuale gestione delle deroghe comporta un flusso sul Boccetta sia diurno che notturno.

Amare le conclusioni di Claudio Cardile firmatario dell’ordine del giorno anti-tir “Questo consiglio comunale aveva un’occasione importante e l’ha sprecata. Era non solo opportuno esprimersi ma anche urgente, dal momento che l’ordinanza scatterà il 20 luglio. Per voi invece è molto più urgente del Tar di Catania….”

Immediata la replica di Franco Mondello (che era contrario al prelievo di entrambi gli ordini del giorno per motivi legati alla trattazione del bilancio), che ha invitato a dedicare la seduta di domani alla vicenda tir.

Ma come è apparso evidente il Pd non ha alcuna intenzione di affrontare la vicenda tir, e ci ha pensato la presidente Emilia Barrile a smorzare qualsiasi velleità di affrontare con urgenza un tema urgente e sentito, diluendo la proposta di Mondello nel tempo.

“Non è possibile dedicare la seduta di domani all’argomento perché c’è il question time” (ndr: risposta ad interrogazioni risalenti anche ad ottobre 2013).

L’esponente del Pd ha spiegato che la conferenza dei capigruppo deciderà quando dedicare una seduta aperta del consiglio comunale alla vicenda.

Tuona Ivana Risitano: “fare un consiglio comunale aperto equivale a non voler decidere, oltre ad esporre a pressioni l’Aula. Facciamo in modo che vengano anche i cittadini allora, quelli che di solito non partecipano a queste sedute aperte ma vivono ogni giorno il problema dei tir. Invece noi abbiamo elementi più che validi per decidere in una normale seduta, se davvero lo si vuole”.

Rincara la dose Michele Barresi, Orsa: "Dal consiglio comunale vorremmo fatti, non chiacchiere. Non servono le sedute aperte se poi ci sono le menti chiuse"

Non sappiamo se la seduta aperta sarà convocata entro ferragosto o giù di lì, quel che sappiamo è che, almeno per oggi e domani il Pd ha sventato il pericolo, grazie anche ai Dr, al Megafono e all’Udc: l’ordine del giorno anti-tir non sarà né discusso, né, ovviamente votato.

Ed è proprio la votazione che il partito (quello degli eletti, non quello degli elettori) teme più di ogni altra cosa.

Poi però questa politica s’interroga sul perché i messinesi voltano le spalle a questi partiti e votano Accorinti. Già, chissà perché, sarà colpa del caldo. O del vento di scirocco.

Rosaria Brancato

26 commenti

  1. nascondetevi!!Colpa di chi vi vota e di chi vota

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  2. nascondetevi!!Colpa di chi vi vota e di chi vota

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  3. Onore ai pochi….
    e vergogna ai soliti di cui la colpa non è loro ma di tutti quelli che li hanno votati.

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  4. Onore ai pochi….
    e vergogna ai soliti di cui la colpa non è loro ma di tutti quelli che li hanno votati.

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  5. E perchè invece non si sono informati del fatto che forse si potrebbero perdere i fondi per la Via don Blasco?

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  6. E perchè invece non si sono informati del fatto che forse si potrebbero perdere i fondi per la Via don Blasco?

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  7. genovese, vogliamo di nuovo genovese!
    …così staremo tutti tranquilli a goderci il nostro meritato gettone di presenza.

    …tanto la vergogna nemmeno ci sfiora: ‘a facci l’avemu i sola!

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  8. genovese, vogliamo di nuovo genovese!
    …così staremo tutti tranquilli a goderci il nostro meritato gettone di presenza.

    …tanto la vergogna nemmeno ci sfiora: ‘a facci l’avemu i sola!

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  9. Mi tocca ancora una volta fare il Consigliere Comunale A GRATIS, mi farebbero comodo i VENTICINQUEMILA euro annui per l’indennità di mandato. INFORMO i rappresentanti dei messinesi che nel primo semestre 2014, al codice gestionale SIOPE 1316 del titolo 1, è la spesa corrente, per UTENZE E CANONI PER ENERGIA ELETTRICA la spesa è di € 20.457.373,45, avete letto bene € 20.457.373,45, sarà sicuramente un errore materiale, i Consiglieri farebbero bene a chiedere conto a Guido Signorino. Do le cifre degli esercizi finanziari precedenti: anno 2011 € 5.486.462; anno 2012 € 6.069.623; anno 2013 € 9.434.995; primo semestre 2014 € 20.457.373, le cifre sono come il finale dei fuochi d’artificio, sempre in aumento con il botto finale in testa ai messinesi. Forse paghiamo l’energia elettrica per l’illuminazione pubblica di tutta la Sicilia. CHIUDEMULI I CONDIZIONATORI QUANNU NISCITI.

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  10. Mi tocca ancora una volta fare il Consigliere Comunale A GRATIS, mi farebbero comodo i VENTICINQUEMILA euro annui per l’indennità di mandato. INFORMO i rappresentanti dei messinesi che nel primo semestre 2014, al codice gestionale SIOPE 1316 del titolo 1, è la spesa corrente, per UTENZE E CANONI PER ENERGIA ELETTRICA la spesa è di € 20.457.373,45, avete letto bene € 20.457.373,45, sarà sicuramente un errore materiale, i Consiglieri farebbero bene a chiedere conto a Guido Signorino. Do le cifre degli esercizi finanziari precedenti: anno 2011 € 5.486.462; anno 2012 € 6.069.623; anno 2013 € 9.434.995; primo semestre 2014 € 20.457.373, le cifre sono come il finale dei fuochi d’artificio, sempre in aumento con il botto finale in testa ai messinesi. Forse paghiamo l’energia elettrica per l’illuminazione pubblica di tutta la Sicilia. CHIUDEMULI I CONDIZIONATORI QUANNU NISCITI.

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  11. Siamo alla frutta, comunque tra dx e sx non si sa che cosa ci sia sotto con gli armatori!! Ecco perché non si esce da questo immobilismo!! Ricordate quando votate almeno lo dico x chi sappia fare!! Mi stupisce anche il fatto che deputati nazionali messinesi non si siano fatti sentire x una questione delicata!!

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  12. Siamo alla frutta, comunque tra dx e sx non si sa che cosa ci sia sotto con gli armatori!! Ecco perché non si esce da questo immobilismo!! Ricordate quando votate almeno lo dico x chi sappia fare!! Mi stupisce anche il fatto che deputati nazionali messinesi non si siano fatti sentire x una questione delicata!!

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  13. COMMENTO APERTO al Procuratore Guido Lo Forte, al Consiglio Comunale e a Renato Accorinti. Quante infrastrutture avremmo potuto fare con € 63.654.465? Non spetta a me ritenere le cifre seguenti notizie di reato e quindi da inserire nel fascicolo d’indagine aperto sui bilanci del Comune di Messina, a dire il vero non sono minimamente interessato a questa conseguenza, invece ci tengo a farvi prendere consapevolezza che Messina non possa aspettare i tempi lunghi dell’azione giudiziaria, una comunità ha bisogno di risposte veloci, c’è di mezzo la vita delle persone, penso ai servizi sociali, al trasporto urbano, alla raccolta rifiuti, e poi alle infrastrutture carenti, al potenziamento del corpo di polizia municipale, alla scarsa informatizzazione, insomma a quelle cose indispensabili per fare di un’estensione territoriale una città, nel passato i nostri AVI fecero della falce e del territorio circostante la splendida Urbs Messana, una delle città più ricche e avanzate d’Italia, forse è la perdita del senso del campanile una delle cause della nostra crisi, sociale e finanziaria. Le fonti delle mie cifre sono i prospetti SIOPE, come sapete sono le rilevazioni del tesoriere di cui si avvale la Ragioneria Generale dello Stato, la Banca D’Italia, l’ISTAT. L’arco temporale analizzato è il 2008-2013, in questo periodo il Comune si è anche finanziato con le Entrate del Titolo 5, quelle derivanti da accensione di mutui e prestiti, le cifre seguenti non tengono conto delle anticipazioni di tesoreria, l’importo totale è di € 108.490.000. Palazzo Zanca ha rimborsato quote capitali per € 88.637.021, sono inserite tra le Spese per rimborso prestiti del Titolo 3, mentre € 63.654.465 di interessi passivi inseriti tra le voci della Spesa Corrente del Titolo 1. In totale abbiamo incassato dalle Banche dal 2008 al 2013 € 108.490.000, e messo in pagamento in direzione delle stesse Banche € 152.291.486 (€ 88.637.021 + € 63.654.465). Spetta a voi, ognuno per le sue competenze, prenderle in considerazione, dopotutto Palazzo Zanca è la casa “Comune” di 242.267 messinesi, vi pare poco?

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  14. COMMENTO APERTO al Procuratore Guido Lo Forte, al Consiglio Comunale e a Renato Accorinti. Quante infrastrutture avremmo potuto fare con € 63.654.465? Non spetta a me ritenere le cifre seguenti notizie di reato e quindi da inserire nel fascicolo d’indagine aperto sui bilanci del Comune di Messina, a dire il vero non sono minimamente interessato a questa conseguenza, invece ci tengo a farvi prendere consapevolezza che Messina non possa aspettare i tempi lunghi dell’azione giudiziaria, una comunità ha bisogno di risposte veloci, c’è di mezzo la vita delle persone, penso ai servizi sociali, al trasporto urbano, alla raccolta rifiuti, e poi alle infrastrutture carenti, al potenziamento del corpo di polizia municipale, alla scarsa informatizzazione, insomma a quelle cose indispensabili per fare di un’estensione territoriale una città, nel passato i nostri AVI fecero della falce e del territorio circostante la splendida Urbs Messana, una delle città più ricche e avanzate d’Italia, forse è la perdita del senso del campanile una delle cause della nostra crisi, sociale e finanziaria. Le fonti delle mie cifre sono i prospetti SIOPE, come sapete sono le rilevazioni del tesoriere di cui si avvale la Ragioneria Generale dello Stato, la Banca D’Italia, l’ISTAT. L’arco temporale analizzato è il 2008-2013, in questo periodo il Comune si è anche finanziato con le Entrate del Titolo 5, quelle derivanti da accensione di mutui e prestiti, le cifre seguenti non tengono conto delle anticipazioni di tesoreria, l’importo totale è di € 108.490.000. Palazzo Zanca ha rimborsato quote capitali per € 88.637.021, sono inserite tra le Spese per rimborso prestiti del Titolo 3, mentre € 63.654.465 di interessi passivi inseriti tra le voci della Spesa Corrente del Titolo 1. In totale abbiamo incassato dalle Banche dal 2008 al 2013 € 108.490.000, e messo in pagamento in direzione delle stesse Banche € 152.291.486 (€ 88.637.021 + € 63.654.465). Spetta a voi, ognuno per le sue competenze, prenderle in considerazione, dopotutto Palazzo Zanca è la casa “Comune” di 242.267 messinesi, vi pare poco?

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  15. Gentilissimi consiglieri ringraziando il cielo a molti messinesi è stato tolto tutto
    tranne l’intelletto.
    Quale scena pietosa non discutere per non esporsi.
    Credete che siamo tanto stupidi da non capire che un no alla discussione, così come una astensione, equivalgono ad un no alla delibera?
    Aveste almeno avuto il coraggio di esprimervi.
    Ancora una volta volete una scusa per potere affermare almeno formalmente di non essservi proninciati contro.
    Quale squallida farsa teatrale.
    Qualcuno di voi in passato non ha neanche perso occasione nel perdersi in chiacchiere dietro questioni che definire inutili è riduttivo.
    Finta indignazione per ceri votivi per panchine da ricollocare per abonamenti all’ACR ed altre amenità nelle quali avete dimostrato di che pasta siete fatti.
    La forma che tenta pietosamente di coprire la mancanza di sostanza.
    Vi illudete di salvare la faccia o la poltrona, servendo gli interessi di chi ancora comanda in città, nonostante le difficoltà del leader PD.
    Peggio hanno fatto i componenti del gruppo UDC che hanno dimostrato come la contrapposizione politica sia una farsa da dare in pasto
    ai noi poveri “fessacchiotti”.
    Tutti d’accordo se si tratta di farsi amico chi conta.
    Lo squallore nel quale avete gettato questa città e la vostra insistenza nel farcela restare sono disgustosi.
    Adesso forse ai tanti oppositori di Accorinti sarà anche più chiaro che al di la dei propri limiti il Sindaco sarà sempre ostacolato perchè i
    cambiamenti a Messina cozzano con gli interessi dei soliti noti e non.

    Salvatore

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  16. Gentilissimi consiglieri ringraziando il cielo a molti messinesi è stato tolto tutto
    tranne l’intelletto.
    Quale scena pietosa non discutere per non esporsi.
    Credete che siamo tanto stupidi da non capire che un no alla discussione, così come una astensione, equivalgono ad un no alla delibera?
    Aveste almeno avuto il coraggio di esprimervi.
    Ancora una volta volete una scusa per potere affermare almeno formalmente di non essservi proninciati contro.
    Quale squallida farsa teatrale.
    Qualcuno di voi in passato non ha neanche perso occasione nel perdersi in chiacchiere dietro questioni che definire inutili è riduttivo.
    Finta indignazione per ceri votivi per panchine da ricollocare per abonamenti all’ACR ed altre amenità nelle quali avete dimostrato di che pasta siete fatti.
    La forma che tenta pietosamente di coprire la mancanza di sostanza.
    Vi illudete di salvare la faccia o la poltrona, servendo gli interessi di chi ancora comanda in città, nonostante le difficoltà del leader PD.
    Peggio hanno fatto i componenti del gruppo UDC che hanno dimostrato come la contrapposizione politica sia una farsa da dare in pasto
    ai noi poveri “fessacchiotti”.
    Tutti d’accordo se si tratta di farsi amico chi conta.
    Lo squallore nel quale avete gettato questa città e la vostra insistenza nel farcela restare sono disgustosi.
    Adesso forse ai tanti oppositori di Accorinti sarà anche più chiaro che al di la dei propri limiti il Sindaco sarà sempre ostacolato perchè i
    cambiamenti a Messina cozzano con gli interessi dei soliti noti e non.

    Salvatore

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  17. ….che amore questo Daniele….capisci a ‘me !!

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  18. ….che amore questo Daniele….capisci a ‘me !!

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  19. puzza di bruciato 15 Luglio 2014 19:40

    Hanno paura che i padroni gli chiudano i rubinetti… cmq ringrazio di cuore perchè avete segnalato i nomi;
    Finalmente avendo i nomi dei contrari e degli astenuti, alle prossime elezioni i cittadini sapranno che votare costoro e come votare il nulla.
    Bel colpo!!!

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  20. puzza di bruciato 15 Luglio 2014 19:40

    Hanno paura che i padroni gli chiudano i rubinetti… cmq ringrazio di cuore perchè avete segnalato i nomi;
    Finalmente avendo i nomi dei contrari e degli astenuti, alle prossime elezioni i cittadini sapranno che votare costoro e come votare il nulla.
    Bel colpo!!!

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  21. Ecco, a futura memoria!
    Peccato, ennesima figuraccia e occasione persa… Con l’aggravante che oggi non c’era neanche vento di scirocco ma di tramontana…”Scarsi”, ma veramente “scarsi”!Pensavo avessero già toccato e raschiato il fondo del barile invece…Ma possibile che non percepiscano più ciò che succede fuori dal Palazzo? Non riescono più ad alzare la testa? Non capiscono che ormai la gente si allontana definitivamente dalle sorti della ns Città?? E purtroppo appare in evidenza, ancora e nonostante tutto,la potenza, ben radicata, dei potentati. Si dovrebbero prendere i fischi e le contestazioni che si meritano ma l’indifferenza forse, fa più male!

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  22. Ecco, a futura memoria!
    Peccato, ennesima figuraccia e occasione persa… Con l’aggravante che oggi non c’era neanche vento di scirocco ma di tramontana…”Scarsi”, ma veramente “scarsi”!Pensavo avessero già toccato e raschiato il fondo del barile invece…Ma possibile che non percepiscano più ciò che succede fuori dal Palazzo? Non riescono più ad alzare la testa? Non capiscono che ormai la gente si allontana definitivamente dalle sorti della ns Città?? E purtroppo appare in evidenza, ancora e nonostante tutto,la potenza, ben radicata, dei potentati. Si dovrebbero prendere i fischi e le contestazioni che si meritano ma l’indifferenza forse, fa più male!

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  23. letterio.colloca 15 Luglio 2014 20:34

    ….e bravi,consiglieri-contrari!!!!
    Ora i vostri nomi sono SGRADEVOLMENTE noti anche ai vostri elettori che AVETE (uno per uno) INDUBITABILMENTE TRADITO!!!La città vi sarà ASSAI grata per la vostra LEALTA’:oltre che …MANGIAFRANCHI date l’ESATTA della LEVATURA MORALE (nascete SERVI e SERVI resterete a vita).
    Peccato non si possa fare una VERA lista di PROSCRIZIONE:assieme alla spazzatura,Messina si sarebbe liberata anche di voi.
    VERGOGNATEVI!!!
    Povera Messina!

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  24. letterio.colloca 15 Luglio 2014 20:34

    ….e bravi,consiglieri-contrari!!!!
    Ora i vostri nomi sono SGRADEVOLMENTE noti anche ai vostri elettori che AVETE (uno per uno) INDUBITABILMENTE TRADITO!!!La città vi sarà ASSAI grata per la vostra LEALTA’:oltre che …MANGIAFRANCHI date l’ESATTA della LEVATURA MORALE (nascete SERVI e SERVI resterete a vita).
    Peccato non si possa fare una VERA lista di PROSCRIZIONE:assieme alla spazzatura,Messina si sarebbe liberata anche di voi.
    VERGOGNATEVI!!!
    Povera Messina!

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  25. MA VEDI IL GRANDE PALADINO DI TUTTE LE BATTAGLIE A MESSINA E FIUMI DI ARTICOLI SU TUTTI I GIORNALI GIOVENI HA VOTATO CONTRARIO E SI I PADRONI CHIAMANO E LORO UBBIDISCONO AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA IL PALADINO

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  26. MA VEDI IL GRANDE PALADINO DI TUTTE LE BATTAGLIE A MESSINA E FIUMI DI ARTICOLI SU TUTTI I GIORNALI GIOVENI HA VOTATO CONTRARIO E SI I PADRONI CHIAMANO E LORO UBBIDISCONO AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA IL PALADINO

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