Luci a Sud, il cinema come strumento di integrazione

Luci a Sud, il cinema come strumento di integrazione

Redazione Tirreno

Luci a Sud, il cinema come strumento di integrazione

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sabato 23 Settembre 2017 - 13:25

Milazzo, Monforte e San Pier Niceto condivideranno un progetto che vuole coinvolgere comunità locali e immigrati in un percorso di comprensione reciproca

Il cinema è uno dei mezzi più potenti ed efficaci nel ridefinire gli orizzonti culturali di una società. E proprio sul cinema è imperniata “Luci a Sud”, una rassegna dedicata all’immigrazione. Non solo film: vero valore aggiunto dell’evento sarà un laboratorio che coinvolgerà i migranti attualmente ospiti dei tre Comuni interessati, Milazzo, Monforte San Giorgio e San Pier Niceto.

“Favorire l’integrazione degli stranieri in Italia grazie a una rassegna cinematografica e un laboratorio creativo; ricordare anche come eravamo noi quando molti italiani si sono trasferiti all’estero; suscitare l’interesse dei migranti e dei loro figli nel contesto territoriale dei tre comuni coinvolti. Questo è Luci a Sud” – ha spiegato l’addetto stampa Rossana Franzone.

Integrazione è la parola chiave della rassegna: “questa iniziativa arriva in un momento delicato per quanto riguarda l’argomento migranti” – spiega il sindaco di Milazzo, Giovanni Formica – “ormai da mesi si è aperto un lungo dibattito su come ospitare e coinvolgere gli stranieri presenti sul nostro territorio”. Alla conferenza stampa era presente anche Francesco Certo, assessore al Turismo del comune di San Pier Niceto. “Anche noi stiamo affrontando il problema” – incalza – “sono sicuro che coinvolgere gli stranieri con strumenti non convenzionali come il cinema può solo essere un’ottima soluzione”.

Una svolta è possibile: “Dobbiamo cercare in tutti i modi di azzerare i pregiudizi” – aggiunge il sindaco di Monforte, Giuseppe Cannistrà – “nel nostro Comune sono previste tre proiezioni. Per cercare di coinvolgere il più possibile la popolazione abbiamo coinvolto le scuole e i sacerdoti. Informare in modo chiaro e preciso è importantissimo”.

La visione e l’analisi di una rassegna di film sarà solo la parte iniziale di un percorso laboratoriale creativo e produttivo, che offrirà lo spunto per la realizzazione di short video ispirati al dialogo interculturale. Al termine delle proiezioni, che andranno avanti fino al 22 ottobre, verrà infatti avviato un laboratorio seguito dall’associazione “Ventitreesimastrada Film”. Le lezioni, tenute da Carmelo Cambria e Federico Maio, saranno rivolte a giovani stranieri e filmaker italiani, che avranno la possibilità di girare dei cortometraggi ispirati alle visioni dei film messi in rassegna o alle loro storie personali.

Si parte stasera, sabato 23 settembre alle 19, a San Pier Niceto. Nell’atrio comunale verrà proiettato “Pane e Cioccolata” di Franco Brusati, con Nino Manfredi, Paolo Turco, Gianfranco Barra, Tano Cimarosa, Ugo D’Alessio. Domani la rassegna si sposterà nel salone di Palazzo d’Amico, dove sarà proiettato “Nuovomondo” di Emanuele Crialese.

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