Croce mette mani al decentramento e taglia il numero dei consiglieri di quartiere

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Croce mette mani al decentramento e taglia il numero dei consiglieri di quartiere

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sabato 01 Dicembre 2012 - 15:08

La delibera, approvata con i poteri della Giunta, dovrà passare dal Consiglio comunale, previo parere delle circoscrizioni. Il Pd prova a dettare le regole

La crisi non risparmia nessuno. Neanche le circoscrizioni, che vedranno ridotte il numero dei loro componenti . La proposta è del commissario straordinario Luigi Croce, che ha approvato con i poteri della giunta alcune modifiche ed integrazioni al Regolamento per il decentramento stilato dall’ex assessore al ramo, Franco Mondello, durante l’amministrazione Buzzanca. L’atto, che dovrà essere approvato dal Consiglio comunale, previo parere obbligatorio ma non vincolante delle sei circoscrizioni, ha una finalità ben precisa: ridurre la spesa . Secondo la delibera predisposta dal reggente di Palazzo Zanca, il numero dei consiglieri scenderebbe dagli attuali 18 a 8 per ogni Circoscrizione, con un taglio netto di 60 consiglieri, dei loro gettoni di presenza e soprattutto degli oneri riflessi a carico del Comune.

Sulla modifica della composizione dei consigli circoscrizionali, ma più in generale sul ruolo del decentramento amministrativo, interviene con una nota anche il Partito Democratico, che considera «un passaggio obbligato, per il governo di una grande città, valorizzare questa forma importantissima di democrazia partecipata, al fine di rendere più efficiente ed efficace l’azione amministrativa sul territorio».

«Per fare ciò – si legge nel comunicato firmato dai consiglieri circoscrizionali del Pd – bisogna attuare la parte più importante del regolamento sul decentramento (capo III e IV del regolamento), quella che prevede l’istituzione degli uffici tecnici ed amministrativi a disposizione del Consiglio, posti a capo di un dirigente responsabile, che assicurano la correttezza e la perfezione formale delle delibere al fine della loro messa in immediata esecuzione, e quindi l’istituzione dei Settori territoriali del decentramento. Diversamente, qualsiasi proposta di riforma o rimodulazione, non può che trovarci contrari e pronti a valutare anche l’eventuale eliminazione degli organi di decentramento».

Il Pd si dice intenzionato a «consegnare una proposta costruttiva in grado di rivitalizzare i quartieri e di riaffermare la Politica nelle Circoscrizioni, volta a rilanciare la partecipazione dei cittadini e a fornire servizi più aderenti ai loro bisogni, con l'istituzione di vere e proprie Municipalità. Ogni proposta o disposizione contraria a tale spirito non solo, lo ribadiamo, svuota la Circoscrizione delle sue funzioni, creando confusione di ruoli, ma allontana i cittadini dalle Istituzioni, e alimenta ingiustamente nell’opinione pubblica che le Circoscrizioni sono un appesantimento dell’apparato burocratico».

8 commenti

  1. I quartieri,piuttosto sono I FURBETTI DEL QUARTIERINO

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  2. antonio campanella 1 Dicembre 2012 16:23

    Chiudeteli, non servono a niente, solo a mangiarsi gettoni di presenza!

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  3. condivido pienamente, e che dire di chi lavora al quartiere che non ha idea nemmeno di quello che fa o meglio dovrebbe saper fare…

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  4. Incredibile! 18 consiglieri per ogni circoscrizione!
    ….ma per fare cosa?

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  5. intanto cominciamo a tagliare gli alti stipendi dei dirigenti del comune e provincia! muzzikamu sempre to strazzatu!

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  6. le circoscrizioni ed i consiglieri servono. quello che è sotto gli occhi di tutti è lo scandalo di decine di parenti di commercianti compiacenti che assumono fittizziamente i loro cari per poi stornargli lo stipendio che il comune corrisponde al datore di lavoro, in questo caso il padre o la madre.
    in questo giochetto truffaldino, i tabbaccai con i loro figli sembrano essere i più presenti….
    2-3 ore di consiglio e poi si ritorna a vendere sigarette o altro, il comune invece corrisponde le intere giornate lavoraotive all’azienda(titolari il padre o la madre) ed il gioco è fatto!!!

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  7. CIRCOSCRIZIONI COMUNALI = Spese inutili
    La disciplina delle circoscrizioni comunali è ora contenuta nell’art. 17 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali).
    LE CIRCOSCRIZIONI POSSONO ESSERE ISTITUITE DAI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 250.000 – MESSINA OGGI CONTA APPENA 242.000 abitanti – A CASA !!!
    Le circoscrizioni sono state introdotte nell’ordinamento italiano dalla legge 8 aprile 1976, n. 278, recependo le istanze di decentramento espresse dai consigli di quartiere, organismi spontanei sorti fin dagli anni sessanta. Sono state quindi disciplinate dall’art. 13 della legge 8 giugno 1990, n. 142, sull’ordinamento delle autonomie locali, ora confluito nel citato art. 17 del D.Lgs. 267/2000. Va notato che, mentre la legge 278/1976 conteneva una disciplina dettagliata delle circoscrizioni, la legge 142/1990 e il D.lgs. 267/2000 si limitano ai principi, demandando allo statuto comunale e ad apposito regolamento comunale la disciplina circa l’organizzazione e le funzioni delle circoscrizioni.

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  8. Avrei una idea, si riducano drasticamente il numero di questi nullafacenti, i loro gettoni di presenza saranno pagati dagli abitanti della Circostrizione dopo aver verificato cosa hanno fatto di buono per gli stessi abitanti e per il quartiere. Se non hanno portato avanti nulla nessun gettone e subito a casa altrimenti se te lo sei meritato ti viene riconosciuto.Sai quanti resterebbero a bocca asciutta? TUTTI
    Credo sia l’unica soluzione per toglierseli dalle ball….

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