No isola, attacchi a muso duro da CMdB e PD: "Hanno vinto i nemici di Messina"

No isola, attacchi a muso duro da CMdB e PD: “Hanno vinto i nemici di Messina”

Francesca Stornante

No isola, attacchi a muso duro da CMdB e PD: “Hanno vinto i nemici di Messina”

Tag:

sabato 10 Febbraio 2018 - 07:26

I consiglieri dei due gruppi consiliari che hanno sostenuto fin dal principio la necessità di un dibattito sano e costruttivo sull'isola pedonale, commentano a caldo quanto accaduto ieri in aula. Parlano di democrazia, di ostruzionismo, il Pd chiede scusa ai cittadini.

«Che nessuno si azzardi a ridere, festeggiare, gongolare, per aver raggiunto il “risultato” di aver costretto l’assessore Cacciola al ritiro della delibera sull’istituzione dell’isola pedonale in via dei Mille. Un’aula consiliare ostaggio di due, massimo 3 esponenti, con atteggiamento dilatorio, strumentale ed antistituzionale, ha permesso che oggi si scrivesse il finale di una pagina nerissima nella storia della città di Messina». Esordiscono così i consiglieri del Partito Democratico dopo la pietosa fine che ieri in aula ha fatto l’isola pedonale. Antonella Russo, Claudio Cardile, Gaetano Gennaro, Giuppi Siracusano e Libero Gioveni sono stati fin dal principio in prima linea per sostenere la pedonalizzazione di via dei Mille, hanno provato a fare di tutto per cercare quantomeno di creare le condizioni minime per un dibattito serio e costruttivo. In aula sono stati i maggiori sostenitori di questo progetto, insieme ai colleghi di Cambiamo Messina dal Basso. Ma il loro impegno non è evidentemente bastato: «Per la meschina paura di alcuni di sottrarsi al risultato di un libero voto, per il gretto mancato rispetto delle idee della maggioranza, per la negligente condotta di chi doveva impedire alcuni comportamenti e non lo ha fatto, ha prevalso la condotta antidemocratica di pochi. A questo triste epilogo si è giunti anche perché nei momenti cruciali, come quello di oggi, è venuto a mancare il contributo, anche strategico, di quelle forze politiche sane, che dovrebbero marcare la propria differenza con un certo “modo” di fare politica. Come gruppo consiliare, pur essendoci spesi e battuti per la discussione e l’approvazione della delibera di istituzione dell’isola pedonale, pur essendo stati sempre presenti in aula garantendo il mantenimento del numero legale, ed avendo marcato una netta differenza da chi si è sottratto al libero confronto ed ha utilizzato mezzi e mezzucci per imporre la propria volontà, pur avendo fatto appieno il nostro dovere, proviamo oggi un senso di profonda vergogna davanti alla città, e chiediamo scusa a nome dei responsabili di questo scempio, perché siamo certi che loro non lo faranno mai. Anzi, a nome delle forze “anticittà” che purtroppo esistono, avranno anche il coraggio di barattare come una vittoria l’aver sottratto ai cittadini messinesi un sia pur minimo spazio di vitalità, di aggregazione, di libertà. Il Partito Democratico non ci sta; e davanti a questo modo di intendere la “politica” come tutela di interessi particolari e non generali, continuerà fino alla fine a lottare e contrastare chi, con la sua misera e miope visione del bene comune, tenta di allontanare la città dai minimi standard di civiltà ovunque esistenti». Il Pd non ha dubbi: oggi i nemici di Messina hanno vinto la loro triste battaglia. «L’ultima parola però la diranno i tanti cittadini perbene, che nel Partito Democratico messinese continueranno sempre a trovare il loro vincente difensore. Non è ancora detta l’ultima parola».

Sulla stessa linea anche la consigliera di CMdB Ivana Risitano, che insieme ai colleghi Lucy Fenech, Cecilia Caccamo e Maurizio Rella, ha sperato fino alla fine di riuscire a ottenere un qualsiasi risultato che in ogni caso sarebbe stato figlio di un dibattito democratico. Invece, in sette sedute dedicate da inizio gennaio ad oggi all’isola pedonale, non c’è stato nulla di tutto questo. I consiglieri di CMdB nello scorse settimane avevano anche provato a lanciare un messaggio a tuti i colleghi d’aula, invocando serietà di fronte ad un dibattito che fin dal primo giorno si è rivelato solo come una guerriglia. Ma neanche il loro impegno e contributo è stato sufficiente. Dure le parole di Ivana Risitano: «Quello che è successo va oltre l’ostruzionismo intenso in senso parlamentare, perché l’ostruzionismo è uno strumento che fa parte della democrazia e che le minoranze possono utilizzare quando vengono schiacciate dalla maggioranza d’aula e diventa l’unico modo per far valere il loro dissenso. Invece qua si è creata una situazione palesemente ostruzionistica, mascherata dai tentativi di altre proposte che potevano tranquillamente essere oggetto di un dibattito democratico, fatto non di certo da centinaia di emendamenti che hanno avuto il solo scopo di rendere impossibile la discussione. Trischitta ha portato avanti una battaglia esclusivamente personale. Continuare ad avallare una cosa del genere in un clima surreale d’aula, spendendo soldi pubblici, di fronte a cittadini sempre più demotivati e utilizzare quel luogo per dare questo spettacolo è diventato veramente mortificante».

Francesca Stornante

8 commenti

  1. Solo perchè non si è d’accordo con l’isola pedonale così come è stata congegnata non vuol dire essere “nemici di Messina”. Come al solito si demonizza e si insulta chi non è d’accordo, che bei “democratici”!!

    0
    0
  2. MessineseAttento 10 Febbraio 2018 10:08

    Non mi stupisce affatto che un elettore di Trischitta non riesca nemmeno ad intendere l’italiano. Caro signor Buddace (mai scelta d’appellativo è stata più azzeccata), si sforzi di fare spazio nella densa coltre d’ignoranza che annebbia il suo cervello e cerchi di capire che il suo mentore, Pippo Trischitta, non ha bloccato i lavori dell’aula perché fautore di una proposta alternativa, bensì ha voluto privare la città persino di un dibattito, in cui si parlasse di pedonalizzazione, quindi di civiltà. Post come i suoi, e concludo, sono l’inconfutabile dimostrazione di quanta spicciola ignoranza guidi, in cabina elettorale, le matite di certi elettori.

    0
    0
  3. Ogni tanto sono d’accordo con Isola No .Per quanto riguarda il Pd parli dopo il 4 Marzo, il 5 Marzo è la vera liberazione dell’Italia libera e democratica.Stiamo arrivando ……………………

    0
    0
  4. ATTENZIONE si salvi chi può sta per arrivare l’armata brancaleone con a capo ANTONIO551

    0
    0
  5. Faremo tesoro dello SQUALLORE anti democratico dei consiglieri TRISCHITTA E CUCINOTTA alle prossime amministrative. Saluti

    0
    0
  6. MessineseAttento 10 Febbraio 2018 14:11

    Ahahahahah “Stiamo arrivando”. Ma per favore arrivate davvero perché è raro trovare personaggi così comici. Perché non vedo come altrimenti si possa definire un meridionaluccio che usa espressioni salviniane. Chissà se va anche a pascolare sui prati di pontida, mascherando il suo accentaccio siciliano. Davvero comico, continuate cosi!

    0
    0
  7. il sig? messineseattento ancora una volta insulta “democraticamente” chi non è d’accordo con lui. Della sua saggezza onnipotente non sappiamo che farcene.

    0
    0
  8. Gli amici di Renato danno degli incivili a chi si schiera contro l’isola in via dei mille. Soprattutto l’associazione mille vetrine, che sconosce la matematica, perchè 4000 firme a fronte di 240.000 persone non fa il 63% e ancor meno non mi ricordo quando è stato fatto questo referendum. I consiglieri comunali sono stati eletti dal popolo e hanno deciso con obiettività che non si poteva trasformare la più grossa arteria di viabilità urbana venisse trasformata in isola pedonale. Signori 4 gatti pro-isola fatela finita con le vostre forzature ed accettate democraticamente il volere del popolo.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007