Riforma Ateneo, intervengono le Associazioni dei docenti e i deputati del M5S

Riforma Ateneo, intervengono le Associazioni dei docenti e i deputati del M5S

Claudio Panebianco

Riforma Ateneo, intervengono le Associazioni dei docenti e i deputati del M5S

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venerdì 26 Settembre 2014 - 22:52

Le Associazioni dei Docenti e dei Ricercatori ANDU, CIPUR, CoNPAss, Rete29Aprile ed i Deputati M5S Francesco D'Uva e Dalila Nesci, dopo l'accettazione della riforma da parte del Senato Accademico, hanno deciso di diffondere il proprio parere

Dopo l'ultima seduta del Senato Accademico, la quale ha visto vincitrice la proposta di riforma dello statuto d'Ateneo, si registrano i primi interventi sul nuovo documento, pronto a passare al vaglio del Cda per poi tornare nuovamente all’attenzione dei senatori accademici. Se le parti si troveranno d'accordo la trasformazione sarà completa ed effettiva.

Gli studenti si mostrano decisamente delusi ma anche i docenti ed i ricercatori intendono mostrare e ribadire la loro opinione. Con una nota stampa ANDU, CIPUR, CoNPAss e Rete29Aprile hanno infatti espresso nuovamente le proprie idee riguardo, come si legge nel testo, "il metodo che ha portato a partorire delle scelte politiche su questioni fondamentali per il futuro dell’Università di Messina senza alcuna reale consultazione e partecipazione democratica". Secondo le Associazioni, infatti, "la divulgazione dei contenuti un mese prima e l’organizzazione di un’assemblea (il 10 settembre) in cui lo spazio di dibattito è stato minimale non sembrano sufficienti a legittimare alcuna delle modifiche che sono state oggetto di critica in una lettera aperta siglata dalle associazioni e diffusa alla comunità accademica ed ai mezzi di informazione il 18 settembre ultimo scorso".

I gruppi non hanno digerito, inoltre, il mancato coinvolgimento democratico per una riforma che realmente modifica enormemente la comunità accademica: la geografia dell'ateneo verrebbe infatti cambiata, dimezzando l'attuale numero dei dipartimenti. Inoltre, ANDU, CIPUR, CoNPAss e Rete29Aprile "continuano a dichiarare insufficiente e insoddisfacente la modifica sulla ineleggibilità in caso di condanna penale e amministrativa, inaccettabile la modifica sulla competenza dell’irrogazione della censura e incomprensibile il rifiuto di rendere elettivi e non di nomina rettorale il Collegio di Disciplina e altri importanti organismi collegiali".

Le Associazioni, come esposto nella nota stampa, visti gli ultimi risvolti "intendono farsi promotori di momenti di incontro e dibattito affinché l’intera comunità accademica possa riappropriarsi del proprio ruolo in una partita nella quale si gioca il futuro dell’Università di Messina e che comunque non è da considerarsi affatto conclusa".

Anche la politica non rimane indifferente al “caso” statuto e, dopo l'Ordine del Giorno proposto al Consiglio Comunale di Palazzo Zanca dai Vice Presidenti Antonino Interdonato e Nicola Crisafi, i Deputati M5S Francesco D'Uva e Dalila Nesci hanno voluto firmato un documento congiunto, dichiarando :"Ci auguriamo che, nella modifica dello statuto d’ateneo, il governo dell’Università di Messina consideri le ragioni degli studenti, che nella riforma in corso lamentano una forte riduzione della loro rappresentatività per le elezioni dei direttori di dipartimento e del rettore".

I Parlamentari sottolineano inoltre l'importanza delle Università soprattutto nel Sud Italia, terra di bellezze e di drammi nazionali, dove gli impianti accademici hanno un peso maggiore sul futuro delle generazioni. D'Uva e Nesci concludono poi il proprio intervento con un appello proprio all'Organo Direttivo, "Ci rivolgiamo in primo luogo al Rettore dell’Università di Messina, perché sappia dialogare con gli studenti a proposito delle modifiche dello statuto, in modo da trovare insieme a loro la soluzione migliore per il bene dell’ateneo e degli iscritti."

Claudio Panebianco

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