L'assessore Santisi: "Patto per la parità impegno concreto". Ma Accorinti tace

L’assessore Santisi: “Patto per la parità impegno concreto”. Ma Accorinti tace

L’assessore Santisi: “Patto per la parità impegno concreto”. Ma Accorinti tace

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lunedì 19 Marzo 2018 - 06:31

L'assessora replica alle note di Mariella Crisafulli e Antonella Russo relative al Patto per la parità siglato l'8 marzo. Da Accorinti invece, al quale erano rivolte le missive, nessuna risposta.

Continua il botta e risposta sulla firma del Patto di parità. Dopo le due note della consigliera di parità Mariella Crisafulli e della consigliera comunale Antonella Russo che sottolineavano l’incoerenza dell’adesione al Patto da parte di un’amministrazione che viola la normativa, con solo una donna a fronte di 8 assessori, si registra la replica dell’assessore Nina Santisi. Il sindaco Accorinti invece, al quale erano rivolte entrambe le note così come le segnalazioni negli anni scorsi, continua a tacere.

Sì, è vero- scrive l’assessora Santisi- oggi solo una donna è componente della giunta Accorinti e non mi sono mai sottratta dal sottolinearlo ma certo non si può tacciare per questo la giunta Accorinti di misoginia. Comprendo bene il clima da campagna elettorale, ma non è accettabile che alla responsabile adesione al “Patto dei Comuni per la parità e contro la violenza di genere” faccia da contraltare un attacco strumentale. Il Patto rappresenta un impegno giusto e concreto per favorire la parità di genere nel mercato del lavoro, nella politica e nelle istituzioni. Trovo, dunque, prive di senso e pretestuose le considerazioni di chi sostiene che Messina non avrebbe avuto i requisiti per aderire o che, addirittura, non avrebbe dovuto firmare il Patto. Ancor più assurdo se tali accuse provengono da una Consigliera di Parità dell’Assessorato Regionale. Ho ritenuto invece nostro diritto e, soprattutto, nostro dovere sottoscrivere il documento per esprimere una visione politica valida nel presente, come per il futuro. Difendo fortemente il valore del Patto alla cui scrittura ho contribuito durante le riunioni coordinate da ANCI nazionale. Il documento, adottato da tutta la giunta, rappresenta l’impegno per la costruzione di una società più equa, che offra a tutte le persone l’opportunità di sviluppare talenti e potenzialità nella stessa misura, combattendo pregiudizi e stereotipi di genere. Aggiungo che lo stesso Patto è stato sottoscritto l’8 marzo anche con i comuni tirrenici e ionici del Distretto 26 che vede capofila Messina. La forza valoriale del Patto e l’impegno dei comuni sta nella capacità e nella volontà di guardare al futuro e di parlare alle nuove generazioni. Per onore di verità e precisione, preciso che l’assessora Patrizia Panarello si è avvicendata non con l’assessore Sebastiano Pino ma con l’assessora Daniela Ursino e, poi, quest’ultima con il giovane – a proposito di pari opportunità – assessore Federico Alagna. In consiglio comunale, i commenti sulle donne, sì animati da misoginia e maschilismo, mi hanno sempre visto al fianco di chi li ha subiti, a prescindere dal partito di appartenenza. Oggi invece, un impegno culturale, scritto, promosso e sostenuto per la nostra città da una donna per le donne, subisce l’attacco tardivo e fazioso di due donne”.

Fin qui Nina Santisi.

A seguire la precisazione della Consigliera di parità Mariella Crisafulli: “ mi corre l’obbligo precisare che la Consigliera di Parità (nazionale, regionale e provinciale), è una figura istituzionale per la promozione ed il controllo dell’attuazione dei principi di uguaglianza, di opportunità e di non discriminazione, regolamentata dal D.Lgs. 198/2006 e successive modificazione. La nomina è del Ministero del Lavoro ed in Sicilia tale nomina viene ratificata dall’Assessorato Regionale al Lavoro. Nell’esercizio delle sue funzioni e prerogative gode di ampia autonomia. Ciò premesso, non vi è dubbio che l’adesione al “Patto” è certamente positiva e bene ha fatto l’Assessora alle pari opportunità, Antonina Santisi a promuoverlo e ad aderire con l’augurio che sinergicamente con tutti i portatori d’interesse, si potrà contribuire con le azioni necessarie per favorire la parità anche nel nostro territorio.

Quello che sorprende è invece il silenzio del Sig. Sindaco sulla questione, al quale erano rivolte le mie sollecitazioni sin dal 2015 per un riequilibrio di rappresentanza della Giunta locale, viste peraltro le sue dichiarazioni sulla firma del Patto.

Concludo con l’auspicio che si possa veramente favorire quel cambiamento culturale con il contributo di tutte e di tutti, per dare diritto di cittadinanza alle donne di questa città”.

Ndr. Le dichiarazioni relative alla scelta ricaduta su Sebastiano Pino e non su una donna perché “non ho trovato nessuna donna a Messina che avesse le competenze adatte” sono del sindaco Accorinti, rese nel corso della conferenza stampa. E’ lui che ha motivato così la decisione di non mantenere due donne in giunta sostenendo quindi che non ci sono in città donne in grado di essere all’altezza di ricoprire la delega alle Politiche del mare.

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