UilFpl e Anaao-Assomed: "Papardo declassato, una sconfitta per la città"

UilFpl e Anaao-Assomed: “Papardo declassato, una sconfitta per la città”

Rosaria Brancato

UilFpl e Anaao-Assomed: “Papardo declassato, una sconfitta per la città”

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mercoledì 07 Giugno 2017 - 13:12

Le due organizzazioni sindacali organizzeranno manifestazioni di protesta: "è stato depotenziato a Dea di I livello". Nel mirino anche il DG Vullo: "Gucciardi è intenzionato a lasciarlo come commissario dell'ospedale, nonostante le ombre che ci sono sul suo curriculum".

“Del depotenziamento del Papardo non parla nessuno, eppure le conseguenze per i cittadini ci saranno e la qualità dell’assistenza non sarà più la stessa. Ci sarà un esubero di 29 medici, saranno tagliati 79 posti letto, molte Unità complesse sono state trasformate in Unità semplici o cancellate”. A tratteggiare il destino del Papardo in seguito alle disposizioni della nuova Rete ospedaliera è Ivan Tripodi, segretario generale della Uil, nel corso di una conferenza stampa congiunta del sindacato con l’Anaao-Assomed. Non è la prima volta che le due organizzazioni sindacali portano avanti le battaglie nell’ambito della sanità, soprattutto per quel che riguarda il Papardo e la gestione del manager Michele Vullo.

Stavolta però sul “banco degli imputati” c’è l’assessore regionale alla sanità Baldo Gucciardi e la classe politica messinese che secondo UilFpl e Anaao-Assomed si sarebbe girata dall’altra parte quando a Palermo si prendevano decisioni che penalizzano la sanità pubblica a Messina a vantaggio di altre realtà dell’isola.

“Il governo Crocetta in questi anni ha penalizzato Messina- prosegue Tripodi- Il Papardo era il fiore all’occhiello della sanità, invece è stato depotenziato grazie alla mediocrità dei politici messinesi. Palermo, Catania e Trapani con la nuova rete ospedaliera hanno 3 Dea di II livello, invece Messina ha solo il Policlinicod i II livello. Sparirà l’endocrinologia, molte unità complesse, come neurochirurgia, chirurgia vascolare, dermatologia, malattie infettive, diventeranno unità semplici, con minor personale e risorse, quindi con un peggioramento del servizio sanitario. Questa Rete ospedaliera è una sconfitta per la sanità messinese”.

La Uil e l’Anaao organizzeranno iniziative per mobilitare i cittadini ed invertire una tendenza che entro il 31 dicembre 2018, in base al decreto Balduzzi, consegnerà un quadro che vede il Papardo demansionato rispetto al passato e rispetto alle potenzialità del presidio. Per i sindacati parte della responsabilità è del direttore generale Vullo che, come spiega Pietro Pata, segretario regionale dell’Anaao-Assomed: “era presente ai tavoli delle trattative alla Regione e ben conosceva il destino che avrebbe avuto il Papardo. Sono accadute cose strane. La Regione dopo aver bocciato alcune Unità complesse del Papardo improvvisamente le ha accolte finendo con il cancellarne altre. Così ad esempio viene ridotta a struttura semplice l’Unità di malattie infettive nonostante i numeri della popolazione o dermatologia che era un punto di riferimento regionale. Tutto questo a vantaggio di altri poli sanitari della città e dell’isola. E mentre taglia al Papardo fa anche convenzioni con l’Università”.

La UilFpl si sta battendo per mantenere i “paletti” nelle cosiddette zone disagiate, come Mistretta e Lipari, anche se il caso Papardo è sempre in primo piano.

“Il 30 giugno scadranno i mandati dei DG delle aziende ospedaliere- spiega Pippo Calapai, UilFpl- e poiché siamo in periodo pre-elettorale non è possibile fare nuove nomine. Arriveranno quindi i commissari, ma durante un incontro con l’assessore Gucciardi a quanto pare è emersa la volontà di lasciare Vullo in qualità di commissario. Al di là del fatto che i risultati della sua gestione dal luglio 2014 ad oggi sono evidenti e rappresentano un fallimento gestionale, abbiamo ricordato a Gucciardi i nostri esposti, nonché quelli del M5S, finiti all’attenzione di due procure in merito alle ombre sul curriculum presentato da Vullo a suo tempo. L’assessore ci ha risposto che comunque le “criticità”, visto il passare del tempo sono state sanate, ma la legge prevede che chi con un’autocertificazione ha attestato il falso traendone benefici, anche economici, li perde quando viene accertato. Per non parlare del rischio di danno erariale e dell’opportunità….”.

UilFpl e Anaao-Assomed hanno presentato gli stessi fascicoli anche in sede di Commissione regionale antimafia in occasione di due sedute ed evidenziano come, nonostante le ripetute segnalazioni la Regione non abbia fatto nulla ed anzi si appresti a nominare Vullo commissario del Papardo.

“Quel che preoccupa è il silenzio o le possibili coperture- ha continuato Pata- Non dimentichiamo che se si depotenzia il Papardo è sempre a vantaggio di altri”.

Tra chi trae vantaggio, a Messina come nel resto dell’isola, dal dimensionamento del pubblico è il settore privato, come ha evidenziato Mario Macrì, UilFpl area medica: “Se analizziamo i dati della nuova rete ospedaliera ci accorgiamo che il settore privato della sanità non viene toccato. Non ci sono tagli ai posti letto. Con la conseguenza che ogni taglio di un posto letto piuttosto che di un servizio ambulatoriale va a favore dei privati convenzionati. Se un’Unità complessa viene ridotta aumentano i tempi di risposta e peggiora la qualità dell’assistenza”.

Nelle prossime settimane sono previste assemblee ed iniziative per correggere il tiro della Rete ospedaliera.

Rosaria Brancato

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