Ordinanza anti-tir, la III Commissione sposa la protesta dei commercianti

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Ordinanza anti-tir, la III Commissione sposa la protesta dei commercianti

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martedì 02 Settembre 2014 - 15:22

La III commissione consiliare, presieduta da Nora Scuderi, ha deliberato un atto d'indirizzo con il quale si chiede alla giunta di cancellare l'art.11 dell'ordinanza anti-tir, quello che impone ai commercianti di via La Farina di posticipare alle 17 l'apertura pomeridiana.

I consiglieri della III Commissione consiliare chiedono all’amministrazione la cancellazione dell’art.11 dell’ordinanza anti-tir ter, quello che impone alle attività della via La Farina di posticipare alle 17 l’apertura pomeridiana fino al 30 settembre.

La decisione è scaturita da due sedute della Commissione presieduta da Nora Scuderi, il 29 agosto ed oggi. Nel corso delle riunioni, presenti le varie associazioni di categoria, Confesercenti, C.N.A., Confartigianato, Confimpresa e Confindustria, è stato deciso di stilare un atto di indirizzo nel quale sono indicate le motivazioni di ordine politico, giuridico ed economico, che inducono alla soppressione dell'art. 11 dell'ordinanza sindacale n. 159 del 25 agosto, prevedendo misure alternative e concertate tra le parti interessate.

“L'applicazione dell'art. 11 determina una limitazione della libera impresa e delle attività commerciali- si legge- costituendo inoltre un vizio di legittimità ed un danno erariale; il suddetto articolo inoltre costituirebbe ulteriore elemento di negatività imprenditoriale per il rilancio economico-finanziario degli stessi. Si ritiene inoltre che debba essere garantita la libertà dell'iniziativa economica privata nella produzione di beni e servizi, non contrastando l'utilità sociale, né arrecare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana (art. 41 Costituzione). L’applicazione dell'ordinanza sindacale nella sua interezza, comporta una condizione di iniquità economica e concorrenziale tra gli esercenti di via La Farina ed altri siti in altre zone cittadine. Qualsiasi scelta politica deve prevedere gli effetti prodotti sull'intera collettività e in seguito alle iniziative legali intraprese dalla Confcommercio per rivalersi su eventuali danni economici subiti dai commercianti, si rischia il determinarsi di un ulteriore aggravio di spese per il Comune di Messina, con inevitabili conseguenze nel già precario budget economico-finanziario dello stesso”.

2 commenti

  1. Farà come l’isola pedonale… Fottersene dei commercianti.. Abilità che gli va riconosciuta ampiamente… Ora che è riuscito ad evitare il dissesto e si è garantito lo stipendio sicuro, continuerà sulla sua strada con i paraokki da xxxxxx.

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  2. Farà come l’isola pedonale… Fottersene dei commercianti.. Abilità che gli va riconosciuta ampiamente… Ora che è riuscito ad evitare il dissesto e si è garantito lo stipendio sicuro, continuerà sulla sua strada con i paraokki da xxxxxx.

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