Ombre sull'Amam, da cooperative ad assunzioni fantasma: il Consiglio comunale esige chiarezza

Ombre sull’Amam, da cooperative ad assunzioni fantasma: il Consiglio comunale esige chiarezza

Francesca Stornante

Ombre sull’Amam, da cooperative ad assunzioni fantasma: il Consiglio comunale esige chiarezza

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giovedì 07 Luglio 2016 - 00:00

E' stato il consigliere comunale Nino Carreri a puntare i riflettori sulla partecipata di viale Giostra, mettendo in luce una serie di anomalie e quesiti ai quali nessuno fino ad oggi ha risposto. Sulla stessa scia anche l'accorintiana Ivana Risitano.

La terra promessa, l’isola felice. L’Amam ormai da mesi è quel traguardo chiamato Multiservizi che l’amministrazione, anzi soprattutto il segretario generale Antonio Le Donne, vorrebbe raggiungere. Nell’ultimo anno e mezzo sono stati prodotti provvedimenti programmatici sostanziosi per andare verso la gestione unica di acqua e rifiuti sotto il nome di Amam. L’addio a Messinambiente e Ato3 dovrebbe passare proprio lì. Eppure ancora oggi è tutto in ballo. E mentre a Palazzo Zanca si studia, si vagliano ipotesi, si confezionano piani finanziari, si progettano trasferimenti di personale, c’è chi vorrebbe capire davvero come sta l’Amam. E vorrebbe capirlo adesso. Prima di fare passi che potrebbero affossare una gestione dei servizi pubblici che di certo in questi anni non ha brillato per efficienza.

E’ il consigliere comunale del Pdr Nino Carreri a porre la lente d’ingrandimento su Amam. Lo ha fatto non a caso durante una seduta di consiglio comunale affinchè le sue parole siano rimaste agli atti, perché ciò che ha denunciato rischia di avere ripercussioni e strascichi. Carreri ha tirato in ballo in ballo la partecipata di viale Giostra per segnalare situazioni che rischiano di andare fuori dalle norme regolamentari. “Da tempo non arrivano le risposte alle interrogazioni, l’unico atto che abbiamo a disposizione per capire l’operato degli assessorati e delle partecipate. Ad aprile avevo chiesto al sindaco come funziona Amam ancor prima del passaggio del comparto rifiuti per capire lo stato di salute della partecipata e tutto ciò che avviene all’interno, comprese le cooperative che vi operano” ha dichiarato il capogruppo del Pdr che appunto già nei mesi scorsi chiedeva chiarezza sugli appalti che Amam affida all’esterno e su alcune delle attività “chiave” che vengono svolte dalla partecipata come ad esempio il recupero della morosità, voce importantissima del bilancio. Utenti che non ricevono bollette, inviate ad indirizzi sbagliati, tabulati che non vengono aggiornati, montagne di raccomandate che fanno la spola tra l’azienda e utenti inesistenti, programmi di gestione obsoleti e non collegati all’anagrafe generale e catastale che gli uffici comunali hanno già in uso. Tanti dubbi a cui nessuno ha risposto. Anomalie a cui si aggiunge una novità che Carreri non ha esitato a dichiarare a gran voce: “Mi è stato chiesto oggi per la quinta volta se ci sono assunzioni all’Amam. Ci sono tanti ragazzi che stanno provvedendo a munirsi di casellario giudiziario per presentare curriculum, c’è qualcuno che sta vendendo fumo, creando aspettative inutile in una città assetata di lavoro. Se non risponde il Sindaco convochiamo Termini che si doveva dimettere e non ha risposto neanche all’amministrazione. Credo che in Amam ci sia una specie di regime anarchico”. Il consigliere punta dritto al presidente della società di viale Giostra e pretende chiarezza.

Richiesta sposata dalla consigliera accorintiana Ivana Risitano: “Vogliamo sapere cosa accade in Amam. Il sito è privo di informazioni, poco o nulla si sa della gestione aziendale. La società è in house providing dunque chiede al responsabile del controllo analogo, direttore generale e assessori, che si verifichi la trasparenza del servizio idrico”.

Una presa di posizione che arriva direttamente dalle fila accorintiane e che ancor di più dunque sottolinea i malumori generali per la gestione dell’Amam e l’assoluto silenzio al riguardo da parte di sindaco e assessori. Del resto, dopo la richiesta di dimissioni che la giunta aveva avanzato e il no di Leonardo Termini, tutto è caduto nell’oblio. Ognuno è rimasto al proprio posto, l’Amam sulla carta resta ancora il fulcro della programmazione di servizi e partecipate, dunque i consiglieri comunali vogliono chiarezza e verità.

Francesca Stornante

2 commenti

  1. E IO PAGO….

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  2. E IO PAGO….

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