Il punto sui cantieri di Giampilieri. Viaggio “a vuoto” per Galati Marina, Regione grande assente

Il punto sui cantieri di Giampilieri. Viaggio “a vuoto” per Galati Marina, Regione grande assente

Marco Ipsale

Il punto sui cantieri di Giampilieri. Viaggio “a vuoto” per Galati Marina, Regione grande assente

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giovedì 17 Aprile 2014 - 22:02

Il Consiglio della I circoscrizione incontra l’ing. Capo del Genio Civile, Gaetano Sciacca, per valutare i lavori in corso a Giampilieri, Briga, Altolia e Santa Margherita. Pochi chilometri più a nord, a Galati Marina, c’è un progetto già finanziato a difesa della costa. Serve l’ok da parte dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente, ma nessuno si presenta all’incontro programmato a Palermo dalla Protezione Civile

Piazza Pozzo diventerà Piazza Vittime dell’Alluvione. Un giusto tributo, per mantenere il ricordo, a chi ha perso la vita in quel tragico 1 ottobre 2009. La piazza principale di Giampilieri sta rinascendo. I lavori fervono e già a luglio potrebbe tornare fruibile. Di questo e di tutti i cantieri in corso si è parlato nel corso di un incontro nella sede della I circoscrizione, al quale hanno preso parte i consiglieri, un gruppo di residenti e l’ing. Capo del Genio Civile, Gaetano Sciacca.

“Abbiamo fatto il punto della situazione – afferma il presidente della I circoscrizione, Vincenzo Messina -, valutando ciò che è stato realizzato finora e ciò che invece è in corso. Apprezziamo il lavoro coordinato dall’ing. Sciacca, nella speranza che possa continuarlo, visto che da tempo si dice possa essere trasferito. Il cantiere simbolo è quello di piazza Pozzo. La gente si lamentava per i ritardi, perché si è perso molto tempo per gli espropri, ma da un po’ i lavori sono ripartiti e adesso sono in dirittura d’arrivo. Una prima parte è già stata terminata, poi si passerà alla copertura e al completamento del canalone. Sarà molto grande, ci diceva Sciacca, e verranno realizzate delle passerelle carrabili per spostarsi da un lato all’altro, in modo tale da non spaccare in due il paese. Sono stati spesi 60 milioni per la prima tranche, adesso altri 20. Altri lavori sono in corso a Briga Superiore, Santa Margherita, sul vallone Velardi, nel torrente Runci, per il consolidamento della parte bassa di Pezzolo e la strada verso il cimitero, per l’ampliamento della piazza di Altolia e la messa in sicurezza del torrente sottostante”.

Alla riunione, dicevamo, erano presenti anche alcuni cittadini. “C’è un po’ di preoccupazione – riprende Messina – tra chi ha le case ai confini del canale, ma al termine dei lavori anche queste torneranno agibili. A Giampilieri e Briga c’è ancora qualche casa da demolire, per liberare i necessari passaggi. Molti sono potuti rientrare nelle proprie abitazioni ma alcuni, dopo gli espropri, hanno deciso di non tornare più”.

Da quattro anni a questa parte è stato fatto molto e adesso si iniziano a vedere i frutti. “Siamo soddisfatti del lavoro svolto finora – termina Messina -. A coronamento di tutto, è importante si concluda la messa in sicurezza. Spiace non sia stata prevista per la parte bassa del torrente Giampilieri, per mancanza di fondi. Ci auguriamo possa essere pensata in futuro”.

Pochi chilometri più a nord, a Galati Marina, un altro problema affligge il territorio: l’erosione costiera. C’è un progetto esecutivo realizzato dal Comune, un impegno finanziario di 200mila euro da parte della Protezione Civile regionale, manca solo l’ok alla Valutazione Ambientale da parte dell’assessorato regionale al Territorio e Ambiente. La Protezione Civile aveva convocato un incontro a Palermo per concludere la fase propedeutica all’avvio dei lavori, ma l’unico assente era proprio la parte di cui serviva il parere.

“Sono un po’ preoccupato – afferma l’assessore Filippo Cucinotta – perché non si è presentato nessuno dell’assessorato senza neppure darci alcuna comunicazione. Noi del Comune, il Genio Civile Opere Marittime e la Protezione Civile di Messina ci siamo recati a Palermo quasi inutilmente. Resta da capire se questo silenzio abbia un significato, un voler prendere tempo o se non c’è più la volontà di quanto promesso. La protezione delle coste è un dovere dell’assessorato regionale e non ci sono scuse da accampare. Batteremo i pugni sul tavolo, se necessario, perché abbiamo realizzato un progetto esecutivo nell’ottica della collaborazione tra enti, a tutela della popolazione, ma è necessario che la collaborazione ci sia anche dall’altra parte. In questo momento non possiamo fare altro che aspettare e, se la situazione dovesse peggiorare, non vorrei si dovesse arrivare a fare sgomberare le aree con un’ordinanza di protezione civile”.

L’obiettivo è dunque quello di tamponare l’emergenza prima che sia troppo tardi. “C’è l’impegno finanziario di 200mila euro, c’è un progetto esecutivo da 176mila euro per opere strutturali, con opzione consigliata di ulteriori risorse fino a 300mila euro per il ripascimento, che potrebbe essere anche accelerato con le sabbie del porto di Tremestieri – prosegue l’assessore – . Il progetto ha ricevuto il via libera da parte di tutti gli enti chiamati in causa ma senza la valutazione ambientale non c’è alcuna garanzia. Al momento è prematuro fare qualunque ipotesi, non ci resta che aspettare una nuova convocazione da parte della Regione”.

Sul fronte dell’erosione costiera, l’amministrazione comunale è all’opera ad ampio raggio. “Grazie al grande aiuto del Genio Civile Opere Marittime – conclude Cucinotta – stiamo lavorando ad un unico grande progetto a difesa di tutta la costa messinese. Poi non potranno più esserci alibi”.

(Marco Ipsale)

2 commenti

  1. Questa regione e’ sempre assente nei gravi problemi di Messina e provincia, mentre e sempre pronta a determinare tagli e trasferire uffici in altre città’…..questo e’ un grave problema per lo sviluppo futuro della città’ e della provincia… meglio autonomi….per porre fine all’abbandono e alla depredazione.

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  2. Questa regione e’ sempre assente nei gravi problemi di Messina e provincia, mentre e sempre pronta a determinare tagli e trasferire uffici in altre città’…..questo e’ un grave problema per lo sviluppo futuro della città’ e della provincia… meglio autonomi….per porre fine all’abbandono e alla depredazione.

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