Bruciata dall'ex a Messina, tutti i particolari nel provvedimento del giudice

Bruciata dall’ex a Messina, tutti i particolari nel provvedimento del giudice

Alessandra Serio

Bruciata dall’ex a Messina, tutti i particolari nel provvedimento del giudice

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mercoledì 11 Gennaio 2017 - 23:01

Ecco gli elementi che incastrano Alessio Mantineo e la dettagliata ricostruzione effettuata dalla Polizia. Ma il giovane continua a negare e la vittima continua a difenderlo.

-118 Messina buongiorno dica

-mi scusi mi hanno buttato a fuoco…sono tutta bruciata mi mandate qualcuno?

– Da dove chiama signora? – Dalle Case Gialle perfavore sono tutta bruciata, perfavore

– Case Gialle via Santo Bordonaro? Mi da nome e cognome, i suoi dati?

– (piangendo) non ce la faccio sono tutta stonata perfavore

– senta qua c’è una ragazza, è litigata col fidanzato e l’ha bruciata, ora non so…è tutta bruciata trema tutta…

La telefonata è delle 6.09 del mattino di domenica scorsa, a cominciarla è Ylenia e a finirla è la vicina alla quale la ragazza ha chiesto aiuto, dopo essere stata aggredita. Vicina alla quale si era rivolta anche qualche ora prima, mentre litigava con qualcuno, ed alla quale racconta, tanto che la donna lo riferisce all’operatore del 118, che a bruciarla è stato l’ex fidanzato.

La conversazione è contenuta nel provvedimento di 18 pagine col quale il Giudice Eugenio Fiorentino conferma il carcere per Alessio, accusandolo di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà.

E’ uno degli elementi, secondo il GIP, che rendono poco credibile la ricostruzione di Ylenia, infondata la difesa di Alessio. Insieme al video delle telecamere del distributore Eni di Contesse, e gli altri elementi messi insieme dalla Mobile. Elementi che offrono una ricostruzione precisa di cosa è accaduto tra il 7 e l’8 gennaio scorso.

Alessio e Ylenia sono stati insieme in un locale, la sera di sabato. Lo racconta un’amica comune: ha chiesto ad Ylenia di stare con lei, Ylenia ha chiesto il permesso ad Alessio, che l’ha accordato. I due giovani amanti hanno poi ballato insieme, si sono scambiati baci e sorrisi, lui forse aveva bevuto troppo, tanto che l’amica si preoccupa per Ylenia, e glielo dice. Poi, stretti nella danza, Alessio dice qualcosa all’orecchio di lei, che si rabbuia e comunica all’amica che se ne va a casa, con lui. Forse Alessio gradiva poco le intromissioni dell’amica della fidanzata?

Non è neppure mezzanotte, e la comitiva li vede uscire insieme dal locale, come raccontano agli investigatori. A notte fonda, sono le tre, la vicina è svegliata più volte da una lite in corso a casa della ragazza, e più volte la giovane bussa alla porta accanto, vedendosela chiudere in faccia almeno una volta su tre. E’ la vicina a confermarlo, la stessa che ha chiamato il 118.

Mentre gli agenti della Mobile, perquisendo casa di Ylenia, trovano un disordine non comune, che fa pensare ad una lite movimentata: gli addobbi dell’albero di natale a terra, oggetti ovunque, sportelli aperti. Alessio e Ylenia hanno litigato tutta la notte, poi lui si è allontanato, le ha chiesto di aspettarlo qualche minuto, tanto che lei non si è ancora tolta il giubotto quando lui torna, con benzina e accendino, dopo aver fatto “rifornimento” all’area di servizio di Contesse dove è stato ripreso, dove entra in fretta senza neppure togliersi il casco, invitando il gestore a uscire per aiutarlo a riempire la bottiglia.

Ha pagato un euro di carburante, conferma il benzinaio agli investigatori, riconoscendo Alessio nelle foto, se mai il filmato non bastasse.

Poi ci sono le testimonianze: del primo medico che le ha medicato le bruciature, in ospedale, al quale Ylenia racconta di essere stata ferita dall’ex, senza farne il nome. Della zia che va a trovarla in ospedale, domenica pomeriggio, alla quale fa il nome di Alessio. E della madre, alla quale parla della lite con Alessio, in corsia, incurante degli operatori che ascoltano tutto.

Della madre e gli altri familiari, che conoscono bene i loro litigi: come quello durante il quale Ylenia rimediò uno schiaffo così forte da avere complicanze all’udito, o almeno così raccontò a sua madre.

Soltanto agli agenti Ylenia da un’altra versione, quella di uno sconosciuto incappucciato che le bussa, al quale lei apre pur non riconoscendolo, e che le versa il contenuto della bottiglia addosso.

Ecco perché gli inquirenti non le credono, e non credono a lui, quando racconta di aver dormito dalla sorella, dopo una notte in discoteca, e di aver saputo soltanto a tarda serata di essere ricercato dalla Polizia.

Alessandra Serio

4 commenti

  1. Questa vicenda si commenta da sola. Ma un genitore che sa di certe violenze su una figlia, non reagisce? Non denuncia?
    Personalmente, se qualcuno torcesse un capello a mia figlia (anche solo moralmente e verbalmente), potrei diventare talmente violento che questo bulletto da quattro soldi, al confronto, potrebbe essere scambiato per un prete buddista.
    Ma, quello che più mette i brividi, è il terrore di questa ragazza…!
    Talmente impaurita da questo deficiente, da non volerlo denunciare.
    Questo omertoso silenzio è, a dir poco, sconcertante!!
    Ora speriamo soltanto che il materiale in mano agli inquirenti sia sufficiente per una condanna esemplare a questo xxxxxxxxxxx!
    Nota per TS:
    se non pubblicate non cambia il mio pensiero!

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  2. Questa vicenda si commenta da sola. Ma un genitore che sa di certe violenze su una figlia, non reagisce? Non denuncia?
    Personalmente, se qualcuno torcesse un capello a mia figlia (anche solo moralmente e verbalmente), potrei diventare talmente violento che questo bulletto da quattro soldi, al confronto, potrebbe essere scambiato per un prete buddista.
    Ma, quello che più mette i brividi, è il terrore di questa ragazza…!
    Talmente impaurita da questo deficiente, da non volerlo denunciare.
    Questo omertoso silenzio è, a dir poco, sconcertante!!
    Ora speriamo soltanto che il materiale in mano agli inquirenti sia sufficiente per una condanna esemplare a questo xxxxxxxxxxx!
    Nota per TS:
    se non pubblicate non cambia il mio pensiero!

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  3. Non ho capito, ma poi la benzina l’ha messa nel motorino?

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  4. Non ho capito, ma poi la benzina l’ha messa nel motorino?

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