Legge regionale sui rifiuti: la riviera jonica dice no

Legge regionale sui rifiuti: la riviera jonica dice no

Legge regionale sui rifiuti: la riviera jonica dice no

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lunedì 30 Luglio 2012 - 12:45

É partita dalla provincia jonica la protesta contro la riforma sul sistema di gestione dei rifiuti che prevede la messa in liquidazione degli attuali Ato e la nascita delle SRR, Società di Regolamentazione del servizio Rifiuti.

Dal 30 settembre 2012 tutti i comuni dovranno provvedere ad avviare le nuove Srr, Società di regolamentazione del servizio di gestione dei rifiuti. Questo è quanto prevede la legge regionale 8 aprile 2010 n° 9, che riforma il sistema degli Ato. Per i comuni che non si adatteranno alla normativa è previsto il commissariamento. Ma il malcontento nei confronti della legge è già ampiamente diffuso e anche la riviera jonica dice no all’attuazione della legge. E’ una netta presa di posizione quella che parte dalla provincia di Messina. Tra i promotori della protesta in testa il sindaco di Santa Teresa di Riva, Cateno De Luca, insieme ad altri sindaci del centro jonico e al consigliere provinciale, Giuseppe Lombardo.
“ É inaccettabile la tempistica dettata dalla legge che risulta di difficile applicazione soprattutto in mancanza di chiarimenti su molti aspetti del provvedimento e l’obbligo di approvazione da parte dei consigli comunali e dei consigli provinciali pena il commissariamento da parte della Regione stessa – affermano -. Ad oggi non ci sono elementi certi per sperare in un miglioramento della qualità e sulla economicità del servizio, per questo diciamo no con un documento già condiviso”.
L’invito, rivolto a tutti i consigli comunali e provinciali, al di là dei partiti politici di appartenenza, è di bocciare la proposta trasmessa a tutti i comuni e alle provincia della Sicilia e di inviare le deliberazioni bocciate al presidente della Regione e all’assessore regionale per i Servizi di Pubblica Utilità.
“Nei prossimi giorni sarà costituito un comitato promotore, aperto a tutti gli amministratori che non condividono questa ulteriore imposizione centralista della Regione Siciliana, per scongiurare il fallimento dei Comuni siciliani ed un ulteriore salasso per tutte le tasche dei siciliani, utilizzato per l’ennesima volta, per finanziare il fallimento del “Sistema” Sicilia”, concludono le amministrazioni locali.
(Giusy Briguglio)

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