Dall'esempio di eroi della legalità come Rocco Chinnici l'appello ai giovani: "Svegliatevi"

Dall’esempio di eroi della legalità come Rocco Chinnici l’appello ai giovani: “Svegliatevi”

Dall’esempio di eroi della legalità come Rocco Chinnici l’appello ai giovani: “Svegliatevi”

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domenica 30 Agosto 2015 - 07:22

Da una giovane lettrice riceviamo e pubblichiamo questa riflessione sulla necessità di una cultura della legalità che veda le nuove generazioni in prima linea, responsabili e consapevoli del fatto che il destino della comunità è nelle loro mani.

Il 27 agosto ho partecipato con gioia alla serata culturale e sociale sulla legalità a Savoca con la figlia di Rocco Chinnici, un grande magistrato morto ad opera della mafia nel 1983. La figlia ha presentato il libro da lei scritto in ricordo del padre insieme alla simpatica, brava e preparata giornalista Lucia Gaberscek, al sindaco di Savoca Nino Bartolotta e il prof. Carmelo Ucchino. Intanto è bello ricordare coloro che, insieme ad altri, hanno permesso che i valori della verità, della giustizia e della democrazia fossero difesi e salvaguardati e riempiono il cuore di chi nella propria vita ha cercato nel proprio piccolo di insegnarli ai giovani nella scuola e nella società. Mi rendo conto da sempre che queste figure fanno parte della nostra storia di siciliani in modo indelebile, figure che ci rendono orgogliosi di essere siciliani, che fanno venire fuori la parte migliore di ognuno con il loro messaggio di speranza e di riscatto del popolo siciliano tante volte apatico, indifferente, ma che al momento opportuno sa scoprirsi capace di reazione positiva di fronte all’oppressione, a chi ti vuole dipendente e morto dentro senza dignità.

Ho sentito il fremito di chi ha lottato nella quotidianità con l’impegno, con il senso del dovere verso le istituzioni dando il massimo della loro intelligenza, delle loro capacità , del loro tempo prezioso spesso tolto all’amore dei familiari, a scapito della loro vita perché hanno capito che lavorare per gli altri vuol dire anche lavorare per i propri figli e per una società migliore.

Tutti noi abbiamo la responsabilità e il dovere di non vanificare la loro morte nella rassegnazione e nel lamentarci e piangerci addosso.

Abbiamo l’obbligo di stimolare, sostenere e valorizzare le risorse umane, ambientali, sociali e culturali che il Buon Dio ha messo a disposizione della nostra terra.

Ho letto il libro della donna, del magistrato, della politica Chinnici e mi sono emozionata, ma non basta emozionarsi bisogna continuare ad agire, a suggerire, a denunciare, a proporre soluzioni, ad aiutare a progettare, ma soprattutto far emergere l’amore sconfinato per la propria terra nella gratuità e disinteresse più assoluto, nella preghiera perché credo che insieme all’impegno personale Dio più che gli uomini può cambiare la storia del nostro paese e dei cuori degli uomini a tutti i livelli.

Per questo invito i giovani a riprendere le fila della propria vita, non sprecata nelle discoteche, nell’inseguire illusioni artificiali e materiali, o nell’attesa infeconda ma spendendola nell’impegno, nello studio, nell’utilizzare la possibilità della progettazione europea per l’uso dei fondi destinati al Meridione. La Chinnici da deputata europarlamentare che con cura costante e assidua svolge questo ruolo, parlava di coinvolgere gli amministratori e sindaci in dei seminari sui fondi europei per essere capaci di richiederli per le loro comunità e quindi spenderli.

Io, mi rivolgo ai giovani e ce ne sono diversi che già hanno queste competenze con professionalità varie, per mettersi al lavoro, per costruire progetti validi e spendibili nei diversi settori ambientali, magari per installare impianti vari di compostaggio o altro alternativo alle discariche che inquinano, o in quello culturale per itinerari turistici che valorizzino la nostra storia e la nostra cultura,

o nel settore sociale o in quello energetico e così via coinvolgendo l’associazionismo, privati, enti istituzionali disponibili, seri e scrupolosi che non penalizzino chi questi progetti li fa e vuole anche viverci perché questa è la sfida che, chi si scommette, venga valorizzato, gratificato e stipendiato per ciò che fa per la collettività e per se stesso. Io non mi scandalizzerei per coloro che liberamente, con trasparenza, legalmente, con correttezza e competenze trae risorse per stare e vivere dignitosamente nella propria terra, mi scandalizzerei di coloro che dimenticano di avere una testa, un cuore e un’anima per andare dietro al politico di turno per avere un posto di lavoro anche se comprendo le loro urgenze e i loro bisogni, le loro paure.

Infatti, penso che educare alla libertà è un modo per combattere la mafia che come diceva Chinnici e non solo lui è un cambiare totalmente mentalità, cambiare la cultura della raccomandazione, della clientela ecc. anche se questo comporta fatica. Gli amministratori possono veramente fare antimafia scegliendo nei posti per l’organizzazione di una realtà territoriale il fior fiore della gente che pensa, che ha competenze professionali riconosciute da tutti, che è libera e capace di darsi per il BENE COMUNE.

Concludo questa riflessione dicendo grazie alle persone come Gaetano Costa, Rocco Chinnici, Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Mauro de Mauro, Mario Francese, ma anche Peppino Impastato la cui vita dimostra che si può essere altro dall’esempio di alcuni familiari, del sacerdote Pino Puglisi , e ancora grazie a tanti uomini e donne delle scorte, padri e madri di famiglia che hanno dato la loro vita perché il male fosse sconfitto. Bisognerebbe fare un elenco che, purtroppo è molto lungo, e metterlo all’albo di ogni amministrazione comunale e periodicamente ricordarli per ricordare i nostri obblighi morali nei loro riguardi e nei riguardi della nostra Sicilia e per ricordarci che c’è un’etica da seguire. Un’etica del rispetto e della promozione dell’altro e abbandonare la mentalità dello scarto, del dominio e dell’arroganza.

Annabella Sgroi

2 commenti

  1. letterio.colloca 30 Agosto 2015 09:37

    RARAMENTE mi commuovo fino alle lacrime:questa é una di quelle!Vedere Messina MASSACRATA da VANDALI senz’anima perché privi di CONSAPEVOLEZZA delle proprie qualità animiche é TRAGICAMENTE ABOMINEVOLE. Nessuno dei troppi senartenéparte che si azzannano per qualche minima RUBERIA (a Messina non é rimasto che…piangere!) ambisce essere ricordato come e quanto quel MERAVIGLIOSO elenco di VERI ANGELI DELLA LEGALITA’;animalescamente,sono assorbiti dalla bramosia di procacciarsi COMUNQUE un “potericchio” da VERME.
    Grazie,Annabella Sgroi.E, citando Sant’Agostino:….”vanno a rimirar le stelle”.Povera Messina.

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  2. letterio.colloca 30 Agosto 2015 09:37

    RARAMENTE mi commuovo fino alle lacrime:questa é una di quelle!Vedere Messina MASSACRATA da VANDALI senz’anima perché privi di CONSAPEVOLEZZA delle proprie qualità animiche é TRAGICAMENTE ABOMINEVOLE. Nessuno dei troppi senartenéparte che si azzannano per qualche minima RUBERIA (a Messina non é rimasto che…piangere!) ambisce essere ricordato come e quanto quel MERAVIGLIOSO elenco di VERI ANGELI DELLA LEGALITA’;animalescamente,sono assorbiti dalla bramosia di procacciarsi COMUNQUE un “potericchio” da VERME.
    Grazie,Annabella Sgroi.E, citando Sant’Agostino:….”vanno a rimirar le stelle”.Povera Messina.

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