Province, l'Ars: "Stop alle proroghe dei commissari, basta feudi. Vanno sostituiti"

Province, l’Ars: “Stop alle proroghe dei commissari, basta feudi. Vanno sostituiti”

Rosaria Brancato

Province, l’Ars: “Stop alle proroghe dei commissari, basta feudi. Vanno sostituiti”

Tag:

giovedì 30 Ottobre 2014 - 06:38

I commissari delle Province nominati da oltre un anno sono decaduti e devono essere sostituiti. L'Ars pone un freno all'ennesima proroga disposta da Crocetta, che punta a lasciare in carica i commissari fino a marzo 2015. Martedì si vota anche la proposta di dimezzarne i compensi, da quasi 5 mila euro mensili fino a 2.500.

Nella farsa della riforma delle Province l’aspetto più inquietante è stato l’aver cancellato la democrazia rappresentativa nel maggio 2013, sostituendo i rappresentanti eletti dai cittadini con commissari straordinari scelti personalmente da Crocetta che poi, di proroga in proroga, stanno diventando una sorta di “podestà” a vita, fino a marzo 2015 in attesa di una legge che non sappiamo se vedrà mai la luce. I deputati però hanno deciso di dare uno stop a quello che rischia di diventare un commissariamento permanente ed hanno approvato un emendamento alla legge e che “prevede l’immediata decadenza dei commissari in carica da un anno e mezzo e la nomina di nuovi”. Nel frattempo l’Ars voterà anche un’altra proposta che prevede, in tempi di spending review, la riduzione delle indennità ai commissari.

A suscitare le ire dei deputati, nelle scorse settimane era stata l’ennesima proroga ai commissari, voluta da Crocetta fino al 30 marzo 2015. Gli onorevoli però si erano limitati al malumore, scordando che, appena il 31 dicembre del 2013 avevano approvato una norma blocca-proroghe. Il Movimento Liberi Insieme, con una lettera inviata alla deputazione ha quindi ricordato agli smemorati la possibilità di presentare emendamenti per porre fine almeno agli aspetti più strani della riforma infinita.

“I deputati si ricorderanno di aver votato il 31 dicembre 2013 una norma che vietava la proroga dei Commissari delle Province?- scriveva nei giorni scorsi Roberto Cerreti, MLI- Faranno finta di non accorgersi dei vizi di forma della proroga o interverranno? Faranno finta di non sapere che secondo i criteri inseriti nei decreti dell’inadeguato Presidente, i commissari straordinari delle Province percepiscono dal 16 giugno del 2013 il compenso mensile previsto dal Decreto Presidenziale n. 138/Serv. 4/S.G. del 8 Maggio 2009, ovvero € 4.960,00 al mese, oltre il trattamento di missione, per continuare a gestire Enti che dovrebbero essere soppressi e non produttivi? Accetteranno o reagiranno alla beffa dell’unica fattispecie di commissario regionale che può rimanere in carica oltre 12 mesi dal decreto di nomina?”

Il messaggio è stato ricevuto e attraverso un emendamento trasversale, firmato dal vicepresidente della Commissione bilancio Vinciullo, Ncd, e dal Pd Rinaldi, la Commissione Affari Istituzionali ha approvato un emendamento integrativo alla legge, che di fatto stabilisce la decadenza dei commissari straordinari nominati da oltre 12 mesi e la contestuale nomina di nuovi. La norma prevede anche che non sia possibile, dopo la decadenza nominare il commissario “scaduto” in un’altra Provincia spostandoli come in una scacchiera. L’emendamento, votato dall’unanimità dei componenti della Commissione ed assorbito nel corpo della proposta legislativa quale art. 1 Bis, sarà al vaglio dell’Assemblea regionale martedì.

Nel corso dell’esame della legge sarà votata anche un’altra proposta, quella relativa alla riduzione dei compensi dei commissari straordinari delle Province, dagli attuali 4. 960,00 al mese, oltre al trattamento di missione, a 2.500, 00 euro onnicomprensive.

“Siamo soddisfatti- ha commentato Roberto Cerreti dopo l’approvazione dell’emendamento- ed apprezziamo la decisione della Commissione Affari Istituzionali dell’Ars che, preso atto delle nostre rimostranze in merito alla proroga dei commissari delle Province sino al 30 Marzo 2015, hanno deciso di porre un freno ai feudi non elettivi creati dal Governatore Crocetta, spodestando definitivamente i commissari straordinari insediatisi nel 2013 e prorogati sino ad oggi. Si può imputare all’inadeguato Governatore l’aver tentato di rivoluzionare il sistema Province ed anche l’incapacità di non aver saputo dare un seguito ai propri propositi, ma la proposta di legge è stata votata dai deputati della sua maggioranza, che, comprendendo forse i limiti di una proposta più propagandistica che efficace, hanno voluto iniziare a porre rimedio, riconducendo a criteri più giustificabili, legittimi e democratici, la gestione dei commissariamenti delle mai soppresse Province regionali Siciliane”.

Se la decadenza dei Commissari nei fatti è già parte integrativa della legge e quindi rispecchia il volere della maggioranza, la riduzione dei compensi dovrà invece passare dal voto dell’Ars, anche se l’orientamento sembra in gran parte favorevole. Un ulteriore colpo per il governatore che nei primi due anni di mandato ha seguito una “gestione creativa”, utilizzando, esattamente come i suoi predecessori, poltrone e poltroncine di sottogoverno. E se nell’attesa di un testo governativo che stenta a trovare una forma definitiva ed ufficiale l’Ars ha deciso di portare in Aula la riforma Delrio molto più concreta e già attuale, i deputati stanno andando anche oltre, provando a porre un freno ad alcune decisioni anche se, è bene ricordarlo, un anno fa, nel dicembre 2013, in merito alla proroga per i commissari si facevano esattamente gli stessi discorsi.

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. chiudiamo la mangiatoia e finiamola con la presa per i fondelli.

    0
    0
  2. chiudiamo la mangiatoia e finiamola con la presa per i fondelli.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007