Polizia Municipale, un organico da ampliare e “ringiovanire”. E intanto il Comune è costretto a risarcire…

Polizia Municipale, un organico da ampliare e “ringiovanire”. E intanto il Comune è costretto a risarcire…

Polizia Municipale, un organico da ampliare e “ringiovanire”. E intanto il Comune è costretto a risarcire…

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giovedì 16 Febbraio 2012 - 07:51

L’ultima assunzione avvenuta mediante concorso esterno risale al 1995, per Giuseppe Gemellaro (Silpol) necessario “svecchiare” la normativa: «I concorsi devono diventare l’ordinarietà». A causa del sottodimensionamento, il Comune paga il conto

Le difficoltà che interessano il Corpo della Muncipale non hanno a che vedere solo con le assunzioni, ancora mai effettuate, dei 20 vincitori del concorso per agente. Guardando oltre, infatti, ci si può soffermare ad analizzare gli ostacoli legati ad un impianto normativo, quello riguardante appunto la gestione della polizia locale, decisamente datato, sia a livello nazionale che regionale. In particolare proprio rispetto al sistema di reclutamento, ovvero di quei concorsi che dovrebbero essere banditi “nell’ordinarietà” e non, diversamente da come avviene, “una tantum”. Basti pensare che nella città dello Stretto, dove l’organico della Municipale è composto da 330 componenti cui di recente si sono aggiunti i contrattisti “migrati” dagli uffici, ed impiegati in strada, (con la solita eccezione), l’ultimo assunto con concorso esterno risale al 1995.

Una situazione “congelata” che, come ben spiegato dal segretario del Silpol, Giuseppe Gemellaro, si ripercuote, inevitabilmente anche sul servizio: «L’età media tra le file dei vigili urbani è di 55 anni, i giovani sono sempre meno proprio perché le procedure concorsuali sono rare». Un fattore, quello anagrafico, che a lungo andare rischia di ripercuotersi sulla qualità del servizio. Servizio che non si limita, come erroneamente si potrebbe pensare, solo a lavoro di viabilità, ma che al contrario riguarda tutti quegli interventi che, in un modo o nell’altro, rendono necessaria la presenza di uomini in divisa: casi di sgombero di alloggi abusivamente occupati, argomento su cui potrebbe essere aperto un capitolo a parte, per interventi di trasporto di pazienti da sottoporre a TSO (Trattamento Sanitario Obbligatori) e per ogni altro servizio per cui il Comune ritiene sia indispensabile il supporto dei vigili urbani.

E si arriva dunque all’altro fattore “x”, ovvero il numero, o meglio le carenze numeriche. Di cui, peraltro, non ha mai fatto mistero neanche il Comandante della Municipale, Calogero Ferlisi, che in più occasioni ha manifestato agli amministratori, e non è escluso che ciò riavvenga, le difficoltà legate al sottodimensionamento del personale, in particolare di quello destinato “alla strada”. Una difficoltà che nel tempo rischia di generare anche pericolose controindicazione giudiziarie. Lo conferma il cospicuo risarcimento danni che il Comune dovrà corrispondere ad un ex-agente, proprio a causa di un cattiva gestione del personale. I fatti risalgono al 2001: a distanza di dieci anni, la dott.ssa Gaia Di Bella, giudice del Tribunale del Lavoro, ha accolto il ricorso presentato da un vigile Urbano impiegato dal 1978 e secondo quanto scritto nel dispositivo, l’amministrazione dovrà “consegnare” circa 250 mila euro per danni biologici e patrimoniali.

Nel 1998, l’uomo, assunto con qualifica di collaboratore di vigilanza urbana, durante l’orario di lavoro venne colpito da infarto del miocardio che lo costrinse a cure e ricoveri. Alla luce di quanto accaduto, nel 2001 il dipartimento di Polizia Municipale dispose che il ricorrente venisse assegnato “a mansioni compatibili con il giudizio espresso dal sanitario, ovvero a servizi esclusivamente sedentari e non gravosi, ma ciò nonostante esso svolgeva ancora servizi esterni”. Ad aggravare ulteriormente la posizione di palazzo Zanca Comune, secondo quanto sostenuto dal legale dell’ex-vigile e come evidentemente riconosciuto anche dal giudice, dato l’esito della sentenza, il fatto che negli anni precedenti l’infarto, “l’uomo era stato assegnato a servizi notturni fino a 110 ore in un mese, e cioè anche nei festivi, senza usufruire dei riposi compensativi”. Tra i motivi del ricorso dunque, il comportamento di un’amministrazione che “non aveva posto in essere alcuna attività per un’equa distribuzione degli incarichi tra dipendenti”. Per l’avvocato del ricorrente, insomma, l’infarto occorso al proprio assistito è dipeso anche dalla fatica del lavoro cui era stato sottoposto negli anni.

Ragioni riconosciute dal giudice che, infatti, evidenzia che il Comune “in violazione delle norme contrattuali, ha sottoposto il ricorrente a turni di lavoro eccessivi e usuranti, non consentendogli peraltro di usufruire dei riposi compensativi previsti”. Così deciso, l’udienza è tolta…e il Comune paga. (ELENA DE PASQUALE)

7 commenti

  1. rossetti mariano 16 Febbraio 2012 09:23

    Innanzitutto, la carenza dei posti in organico è ancora più grave dei numeri fatti circolare.
    Teniamo conto che un gran numero di vigili sono stati dichiarati inidonei al servizio e sono stati destinati a servizi di uscierato, accoglienza dell’utenza e gestione della parte amministrativa, che sono di competenza di altro personale. Il personale inidoneo avrebbe dovuto essere destinato ad altri incarichi e dismettere la divisa.

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  2. Si dovrebbe svecchiare tutto il corpo e adeguarlo alla grandezza della Città. E quando dico “svecchiare” intendo a partire da Ferlisi.

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  3. L’udienza è tolta …………ed i cittadini pagano: anch’io contribuirò con tre centesimi di euro a pagare l’esecutività della sentenza .

    Avrò meno servizi e sarò costretto a pagare ancora di più gli inefficienti e saprofitici servizi del comune di Messina.

    Il comune siamo noi cittadini onesti che paghiamo le tasse perchè abbiamo qualcosa da perdere, in quanto non ci possiamo trasformare in delinquenti ( delinquenti nel’accezione latina del termine, non come istigazione a delinquere) perchè siamo stati diversamente educati .
    Sino a quando i dirigenti, i direttori di sezione (si chiamano ancora così) non pagheranno di persona le erronee colpevoli decisioni, le dolose omissioni , l’obbedir al politico di turno per captatio benevolentiae, non vi saranno Sindaci di qualsiasi color politico che potranno governare nell’interess di tutti la città.

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  4. puzza di bruciato 16 Febbraio 2012 21:11

    La sorpresa che troveranno i vigili urbani che andranno in pensione sarà la “buona uscita” o tfr non in denaro cash ma in Titoli di Stato Italiano….

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  5. Svecchiamento? Ma se i vincitori del concorso di 20 posti a tempo determinato e part-time hanno tutti la media di mezzo secolo di vita sulle spalle!!!
    Invece perché non sbloccate le mobilità in quanto le graduatorie sono rimaste congelate. Inoltre bisogna buttare fuori dagli uffici tutti gli idonei imboscati. Interi uffici formata da gente sana giovane e forte messi a sedere al calduccio con il compito di girarsi i pollici. Tutti fuori nella strada! Per stare negli uffici ci sono i civili che sono retribuiti con paghe di amministrativi proprio per stare negli uffici! Gli inidonei che vengano spediti all’ufficio tributi x fare cassa ed a mandare avanti pratiche morte. Ormai per strada si vedono solo i 50 contrattisti, veri eroi volenterosi che stanno riuscendo a garantire servizi che altri non riuscivano neanche a provare ad organizzare.
    Un altra cosa che mi viene adesso in mente è quella di guardare quali vigili lavorano per strada. Sono sempre le stesse facce. Triulu, malanova e scuntittizza. Sempre gli stessi. Domeniche e festivi diurni sempre in prima fila a sudare sodo per la città e per il corpo, per poi tornare a scomparire il giorno successivo.
    Misteri su Misteri.
    Menomale che ci sono i contrattisti che con il loro arrivo hanno tappato tante falle… X il momento ci sono i fessi che lavorano per gli altri.

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  6. DIMENTICAVO…NON E’ PART-TIME….INFORMATI PRIMA DI SCRIVERE

    C’è un’ignoranza da analfabeti e un’ignoranza da dottori.

    TU APPARTIENI ALLA PRIMA CATEGORIA

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  7. L’ETA’ MEDIA ESATTA DEI 20 VINCITORI E’ DI 33,05.. 23 ANNI CIRCA IN MENO DEGLI APPARTENENTI AL CORPO ATTUALMENTE IN SERVIZIO…SE TU FAI PARTE DEL CORPO(E SEI SICURAMENTE UN CONTRATTISTA) E PENSI QUESTO DEI TUOI COLLEGHI..E’ GRAVE..GRAVISSIMO…ALLORA DOVRESTI FARLO PRESENTE FORMALMENTE AL TUO COMANDANTE…..QUI NON CI SONO NE’ EROI NE’ VITTIME…GLI APPARTENENTI AL CORPO DI P.M. DI MESSINA SONO PERSONE DA RISPETTARE…DA AMMIRARE..CHE LAVORANO CON 1000 DIFFICOLTA’…TU CHE NE FAI PARTE E INSULTI COSI’ I TUOI COLLEGHI…QUEESTI RAGAZZI CHE HANNO STUDIATO E SUDATO ANCHE TRA INCREDIBILI DIFFICOLTA’ BUROCRATICHE….CHE DIRE… SEMPLICEMENTE VERGOGNOSO

    tutti bravi a criticare, quando dovremmo invece guardare a noi stessi. Quasi sempre quelli che accusano gli altri, quelli che fanno i più moralisti, sono i peggiori.

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