Struttura organizzativa del Comune e cariche dirigenziali. La Uil: basta con l'immobilismo

Struttura organizzativa del Comune e cariche dirigenziali. La Uil: basta con l’immobilismo

Eleonora Corace

Struttura organizzativa del Comune e cariche dirigenziali. La Uil: basta con l’immobilismo

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sabato 24 Agosto 2013 - 01:16

Emilio Di Stefano e Giuseppe Calapai della Uil F.P.L. chiedono la riarticolazione della struttura organizzativa di Palazzo Zanca. Una delibera del commissario Croce tagliava i dirigenti da 51 a 25. il sindacato chiede che venga applicatai per recuperare risorse e restituire gli arretrati che spettano ai dipendenti comunali.

Riorganizzazione amministrativa. Razzionalizzazione delle risorse. Tutto per rendere più efficiente e meno dispendiosa la macchina comunale. Il segretario Aziendale Emilio di Stefano e il segretario provinciale Giuseppe Calapai della UIL F.P.L. -Federazione Poteri Locali- puntano il dito contro la struttura organizzativa di Palazzo Zanca. Il sindacato ha già più volte segnalato, nel corso dei primi incontri con l’amministrazione, l’urgenza e la necessità di affrontare la problematica relativa alla struttura dell’ente.

“Ancora oggi è in vigore la struttura Organizzativa che prevede otto Macro Aree con cinquantuno posti Dirigenziali, che nel tempo sono aumentati con l’istituzione di Unità di progetto, malgrado una Nuova Struttura sia stata approvata con una delibera del 2010”. Quest’ultima delibera è rimasta però inapplicata ed è stata successivamente rimodulata al tempo del commissario Luigi Croce, “che ridusse le strutture dirigenziali a venticinque” – praticamente tagliando del 50% – con le delibere commissariali n.° 247 del 5/4/2013 e con l’ultima del 23/5/2013 n° 442, nel cui punto 3 veniva specificato che “la nuova struttura organizzativa dovrà avvenire entro cinque mesi dalla sua adozione”.

La nuova delibera assegnava, dunque, cinque mesi di tempo per la compiuta applicazione. Sarebbe dovuta essere applicata, dunque, entro i primi di settembre. Un argine di tempo maggiore, però, potrebbe venire dalla delibera G.M. n. 584 del 9 agosto 2013, che prende in carico delle modifiche da attuare alla precedente delibera commissariale e si riserva di valutare l’opportunità o meno di alcune proposte. Un eventuale dilatazione dei tempi di applicazione, però, spaventa il sindacato. Un ulteriore rinvio sarebbe, per Di Stefano e Calapai: “ il peggior segnale che l’ Amministrazione potrebbe dare ai cittadini, dal momento che resterebbe nel solco di quell'immobilismo che la città ha subito per anni e il sindacato sempre denunciato”.

I sindacalisti ricordano che i dipendenti aspettano risposte certe sulla restituzione delle risorse trattenute sul salario accessorio degli anni 2010 e 2011, oltre alla definizione della contrattazione per gli anni 2012 e 2013 senza nessuna ulteriore penalizzazione e con le necessarie risorse per garantire parità di trattamento al personale a tempo determinato. “A tutte le Amministrazioni che si sono succedute negli ultimi anni – spiegano Di Stefano e Calapai – abbiamo chiesto di superare questa situazione di stallo, che mentre non permette di completare la struttura riconoscendo la funzione dei "quadri" e formalizzando l'istituzione delle posizioni organizzative, mantiene numerosi incarichi dirigenziali ad interim senza nessuna garanzia di efficienza dei servizi ed esponendo al contempo l'Ente a costi certamente eccessivi”. (Eleonora Corace)

4 commenti

  1. Sindacati, dirigenti ed impiegati di questa macchina mangiasoldi come fanno a pretenderne altri?
    Nessuno può mettere mano all’organizzazione municipale, perchè la stessa non esiste.
    I consiglieri e gli assessori con l’accordo dei sindacati sono sempre alla ricerca di migliore e più remunerativa sistemazione per parenti ed amici, altrimenti perchè si sarebbe ridotta una splendida città in un letamaio senza ordine e disciplina.
    Ho visitato una mostra fotografica al Castello di Bauso: quanti rimpianti.
    Non sono un accorintiano, anche perchè non mi piacciono troppe parole, ma diamogli almeno un poco di tempo. Mi auguro che la Giunta adotti qualche provvedimento serio per dimostrare la sua capacità amministrativa e non proceda oltre con esperimenti assolutamente ridicoli come l’autobus notturno per fare schiammazzare i giovani(?)a loro piacimento.

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  2. In trenta anni ai Direttori di Sezione Tecnici (ingegneri, architetti)in servizio al Comune è stata data una sola opportunità di passare da “quadro” a DIRIGENTE, con un concorso che di fatto escludeva le professionalità interne. Grazie a tale concorso, si è formata una casta di dirigenti Supereroi, spesso non Messinesi, capaci di assumere una molteplicità di incarichi dirigenziali di vari dipartimenti “ad interim”; come il gioco delle tre carte, spesso vengono ruotati (qualcuno ha stabilito dei veri e propri record in questo campo), ma i servizi ed i risultati sono quelli che sono. Parlare di meritocrazia al Comune, è non solo falso, ma offensivo!

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  3. ma quale rotazione e ristrutturazione…si dovrebbe sdradicare una intera generazione per cambiare qualcosa.

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  4. I risultati di questi dirigenti sono sotto gli occhi di tutti. Con un po’ di dignità andrebbero a casa loro da soli … oppure si devono mandare a pedate …

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