Ospedali Riuniti. L’appello di Vivi Torregrotta: “Necessarie azioni urgenti e congiunte”

Ospedali Riuniti. L’appello di Vivi Torregrotta: “Necessarie azioni urgenti e congiunte”

Salvatore Di Trapani

Ospedali Riuniti. L’appello di Vivi Torregrotta: “Necessarie azioni urgenti e congiunte”

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martedì 23 Agosto 2016 - 15:09

Torna sotto i riflettori la rimodulazione ospedaliera che tanto ha fatto discutere negli ultimi mesi. Dopo le polemiche che hanno visto scendere in campo principalmente i comuni di Milazzo e Barcellona anche a Torregrotta si inizia ad attenzionare la questione. L’associazione Vivi Torregrotta, infatti, lancia un appello all'amministrazione: “Si agisca con urgenza e in totale sinergia per curare gli interessi del territorio”.

Anche a Torregrotta la rimodulazione ospedaliera diventa argomento di dibattito. A scendere sul campo, questa volta, l’associazione Vivi Torregrotta che tramite lettera aperta invita l’amministrazione a prendere in esame la questione e a portarla nelle sedi più opportune nel minor tempo possibile. L’augurio, si legge nella nota, è che ci possa essere coesione e sinergia positiva anche con le istituzioni presenti sul territorio.

“È incontestabile come il nostro territorio sia quotidianamente leso nella sua integrità ambientale e sanitaria dall’esistenza di un grosso polo industriale –scrive il presidente di Vivi Torregrotta Antonio LisaL’esistenza del polo industriale ha di fatto determinato l’inserimento del nostro comprensorio nell’area ad elevato rischio di crisi ambientale e area S.I.N., nella quale evidentemente si registrano maggiori bisogni di assistenza sanitaria per tutte le patologie, ed ancor più per quelle patologie che interessano i reparti di Medicina e Pneumologia, interessati dalla rimodulazione ospedaliera. Una rimodulazione ospedaliera –prosegue il presidente Lisa- cieca e strutturata unicamente dalle scrivanie dirigenziali senza di fatto valutare attentamente le esigenze specifiche del territorio e senza un’adeguata compartecipazione democratica di Cittadini ed Associazioni che spingerebbe nel caos il sistema sanitario locale, creando vere e proprie situazioni di disagio organizzativo-logistiche e prima ancora situazioni di pericolo per la salute dei nostri concittadini che vivrebbero anche possibili situazioni di ritardo nell’erogazione delle cure mediche. Insomma, così come strutturato il piano di rimodulazione rischia di ritorcersi contro gli stessi cittadini del comprensorio tirrenico e dei Torresi che, viceversa, dovrebbero essere avvantaggiati da un piano di rimodulazione e potenziamento delle strutture sanitarie locali“.

Sull’argomento interviene anche Santino Archimede, membro del direttivo dell’associazione: E' evidente che la tematica affrontata risulta particolarmente delicata e proprio per tale motivo non bisogna mai abbassare la guardia, soprattutto nei periodi estivi, quei periodi in cui i ritmi lenti della politica nascondono spesso decisioni che poi ricadono come mannaie sulla testa dei cittadini. Con questa lettera –aggiunge Archimede- la nostra associazione intende sensibilizzare l'amministrazione comunale torrese, le amministrazioni vicine facenti parte del distretto e tutte le istituzioni regionali affinché prendano posizione sull'argomento in ipotesi, come già fatto in altri comuni vicini. E’ necessario valutare con molta attenzione qualsiasi rimodulazione, anche in considerazione dei rischi ambientali ed alla salute nei nostri territori, oltre che all'esigenza di coinvolgimento della popolazione locale”.

Insomma, si alla rimodulazione ma senza alcuna penalizzazione per il territorio. Intanto la vicenda degli ospedali riuniti continua a far discutere e sicuramente nei prossimi giorni torneremo sulla questione esplorando, anche, come si evolverà il dibattito nel comprensorio tirrenico.

Salvatore Di Trapani

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