Tagli all'assistenza. Ciechi e ipovedenti in stato di agitazione

Tagli all’assistenza. Ciechi e ipovedenti in stato di agitazione

Tagli all’assistenza. Ciechi e ipovedenti in stato di agitazione

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venerdì 23 Maggio 2014 - 08:11

A ciò si aggiunge la drammatica condizione occupazionale relativa al personale ed agli operatori altamente specializzati, i quali prestano, da diversi decenni, servizi qualificati e professionali a sostegno dei bisogni dei disabili visivi e che rischiano l’imminente licenziamento

Una situazione drammatica di paralisi in cui vertono tutti i servizi vitali a sostegno dell’autonomia e dell’integrazione socio assistenziale e lavorativa dei minorati della vista siciliani, quale conseguenza delle più recenti scelte politiche della Regione Siciliana.

Questo il motivo che ha portato le sezioni provinciali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus Sicilia, la Stamperia Regionale Braille e il Centro Regionale Helen Keller e Scuola cani Guida per Ciechi, a proclamare lo stato di agitazione della categoria dei ciechi e degli ipovedenti.

Uno scenario gravissimo, che non si era mai prefigurato in più di 65 anni di storia del Parlamento Regionale Siciliano:

• 35 mila ciechi e 90 mila ipovedenti siciliani e 650 ciechi pluriminorati e le rispettive famiglie non avranno assistenza;

• migliaia di anziani ciechi che vivono in solitudine resteranno privi dei fondamentali servizi garantiti solo dall’Unione italiana ciechi ed ipovedenti,

• gli studenti non vedenti ed ipovedenti, delle scuole di ogni ordine e grado e dell’università, non avranno i libri di testo in Braille ed a caratteri ingranditi per gli ipovedenti;

• le persone con disabilità visiva non potranno seguire i corsi riabilitativi di autonomia personale e di orientamento e mobilità necessari per l’assegnazione del cane guida e del bastone bianco,

• strumenti vitali per l’esercizio del diritto di libertà, autonomia e mobilità;

• tutti i non vedenti resteranno privi dell’indispensabile servizio di accompagnamento; e tutto ciò, solo per fornire alcuni esempi.

A ciò si aggiunge la drammatica condizione occupazionale relativa al personale ed agli operatori altamente specializzati, i quali prestano, da diversi decenni, servizi qualificati e professionali a sostegno dei bisogni dei disabili visivi e che rischiano l’imminente licenziamento.

Allo stato di agitazione della categoria, seguiranno, nei prossimi giorni, manifestazioni e forme di protesta ad oltranza, che proseguiranno fino a quando i ciechi e gli ipovedenti non vedranno concretamente soddisfatte “le sacrosante ed inalienabili istanze ed esigenze di cui sono portatori e che si richiamano al concreto e sostanziale esercizio di diritti universali ed inviolabili dell’uomo, guadagnati faticosamente dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Sicilia in tanti anni di lotta e di impegno civili e rispetto ai quali i ciechi e gli ipovedenti siciliani non intendono assolutamente retrocedere di un solo passo”.

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