Casa Serena: 12 operatori licenziati dal 1 maggio. Altro che festa del lavoro...

Casa Serena: 12 operatori licenziati dal 1 maggio. Altro che festa del lavoro…

Francesca Stornante

Casa Serena: 12 operatori licenziati dal 1 maggio. Altro che festa del lavoro…

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domenica 10 Maggio 2015 - 22:19

Dovevano essere ricollocati nei nuovi servizi di segretariato sociale e centro diurno per anziani, ma ad oggi non c'è nulla di tutto questo e dal 1 maggio i 12 lavoratori che erano stati dichiarati in esubero sono stati licenziati da Casa Serena. Durissima la sindacalista Francesca Fusco che dice basta ai rimpalli di responsabilità e attacca Mantineo.

Il loro 1 maggio è stato tutto fuorché la festa del lavoro. Perché rimanere disoccupati dopo venti o trent’anni di lavoro sulle spalle, proprio nel giorno in cui l’Italia intera celebra le lotte per rivendicare diritti nel mondo dell’occupazione, suona come una grande beffa. Eppure è accaduto. Per un amaro scherzo del destino, 12 lavoratori di Casa Serena dal 1 maggio sono stati tagliati fuori. Licenziati. E senza alcuna ricollocazione. Per la precisione sono 11, perché uno di loro ha già trovato una nuova sistemazione, per gli altri invece ad oggi non c’è soluzione. Erano stati dichiarati in esubero già diversi mesi, da quando il Comune ha pubblicato il bando di gara per un nuovo affidamento del servizio di gestione della casa di riposo di Montepiselli. Nel “rimpastino” di servizi e cooperative, scaturito dalle gare d’appalto, quegli esuberi sono diventati realtà. La Genesi, approdata a Casa Serena dopo anni di “monopolio” targato Azione Sociale, ha dovuto mettere alla porta quei 12 operatori non contemplati dal capitolato d’appalto, impostato per garantire assistenza a non più di una cinquantina di anziani. E così è scattata la disoccupazione. Ciò che li preoccupa fortemente adesso è il fatto che all’orizzonte non si intraveda alcuna prospettiva, dovevano trovare ricollocazione nei famosi nuovi servizi che l’assessore Nino Mantineo annuncia da mesi, come il segretariato sociale, ma non c’è ancora nulla di tutto questo. Una nuova speranza potrebbe risiedere nel milione di euro di fondi Tasi che l’amministrazione Accorinti ha deciso di destinare ai servizi sociali, ma i tempi saranno lunghi e soprattutto questa è una decisione che dovrà passare in Consiglio comunale, dove lo scorso anno proprio i finanziamenti Tasi ai servizi sociali crearono un vero e proprio caso.

Il quadro, insomma, è nerissimo. E l’assessore Mantineo non riesce neanche più a fornire quelle rassicurazioni che fino ad oggi avevano lasciato sperare quei 12 operatori di Casa Serena.

Basta con rinvii e rimpalli di responsabilità, 12 lavoratori aspettano dal primo agosto 2014 risposte dall'assessore Mantineo, che con strane alchimie riesce a declinare ogni responsabilità. Un giorno la responsabilità è della Ragioneria, un giorno del dirigente, la verità è che esiste un vuoto politico che garantisce la totale anarchia” commenta senza mezzi termini la segretaria di Orsa Servizi Francesca Fusco che da mesi porta avanti la battaglia per la salvaguardia dei posti di lavoro a Casa Serena. Nonostante il pressing serrato di lavoratori e sindacato però ad oggi il risultato è che 12 posti di lavoro sono stati cancellati come se nulla fosse. E di certo Messina non può permetterselo.

Eppure un percorso era già stato delineato. La giunta Accorinti, tra l’altro, lo scorso 26 marzo aveva esitato una delibera per dare mandato al Dipartimento servizi sociali di predisporre gli atti amministrativi per realizzare i servizi di segretariato sociale e centro diurno per anziani da assegnare con regolare gara d’appalto. Nello stesso atto l’amministrazione diceva anche al Dipartimento retto da Giovanni Bruno che le risorse per realizzare questi progetti ci sono, alla luce del fatto che le risorse per il 2015 saranno le stesse dell’anno scorso. E si precisava che il personale utilizzato per l’attivazione e il funzionamento deli servizi dovrà essere quello risultato in esubero da Casa Serena. In teoria dunque l’amministrazione ha dettato l’indirizzo da seguire, ma nel frattempo nulla si è mosso. Tranne i licenziamenti.

Francesca Stornante

2 commenti

  1. Assessore Mantineo chieda a D’Alia se può collocare questi licenziati dentro l’Amam, tanto dove mangiano due possono mangiare tre. Tutti dentro l’Amam e a fine anno tutti licenziati per mancanza di fondi. Mantineo non eri nessuno prima dell’incarico e sei ancora meno adesso che non decidi nulla. Ma forse è meglio perchè sbagleresti comunque.

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  2. Assessore Mantineo chieda a D’Alia se può collocare questi licenziati dentro l’Amam, tanto dove mangiano due possono mangiare tre. Tutti dentro l’Amam e a fine anno tutti licenziati per mancanza di fondi. Mantineo non eri nessuno prima dell’incarico e sei ancora meno adesso che non decidi nulla. Ma forse è meglio perchè sbagleresti comunque.

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