Pulita "Piazza della Vergogna" nel complesso Casa Nostra. Il Comitato: "Ora il parco urbano"

Pulita “Piazza della Vergogna” nel complesso Casa Nostra. Il Comitato: “Ora il parco urbano”

Eleonora Corace

Pulita “Piazza della Vergogna” nel complesso Casa Nostra. Il Comitato: “Ora il parco urbano”

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domenica 29 Settembre 2013 - 17:22

I mezzi di Messinambiente hanno aiutato i volontari del comitato Risaniamo Casa Nostra nelle operazioni di pulizia e scerbatura della cosiddetta "piazza della vergogna". I residenti, adesso, chiedono lo stanziamento dei fondi regionali per la riqualificazione della zona e la realizzazione del parco urbano previsto per l'area limitrofa al Viadotto Ritiro.

Giornata di mobilitazione per i residenti del complesso Casa Nostra, oltre quattrocento famiglie che da fine luglio hanno scelto di costituirsi nel comitato “Risaniamo Casa Nostra”, al fine di occuparsi direttamente della bonifica e riqualificazione della zona, senza aspettare l’intervento di una politica che da trent’anni non regala altro che promesse. Dopo l’incontro con l’assessore Daniele Ialacqua prima e il sindaco Renato Accorinti poi, questa mattina diversi volontari si sono dedicati alla pulizia e alla scerbatura di quella che è stata battezzata per il degrado in cui versa “piazza della vergogna”. L’iniziativa si è svolta con l’aiuto di mezzi di Messinambiente, che è intervenuta nell’isolato per la quinta domenica consecutiva su esplicita richiesta dell’assessore all’ambiente, rifiuti ed arredo urbano Daniele ialacqua. Dopo le operazioni di bonifica del piazzale abbandonato a se stesso, semi coperto da erbe alte un metro e circondato dai resti di palazzine abbandonate e bruciate, i cittadini hanno indetto un mini corteo che dal cancello all’altezza di via san jachiddu ha attraversato le strade della zona interessata fino all’entrata di Viale Giostra.

Le stesse palazzine rosa antico che costellano la zona, sono state costruite, infatti, circa trent’anni fa, ma ormai da venti hanno conosciuto solo abbandono e declino. Questo è dovuto soprattutto ad una frana che ha compromesso tredici edifici, sei dei quali, considerati a rischio e inagibili, sono stati demoliti. Non è toccata la stessa sorte, invece, ai restanti sette, che sono diventati con il tempo ricovero di degrado, vandalismo e malaffare. All’epoca della frana, avvenuta un ventennio fa e dovuto al dissesto idrogeologico, ben 78 famiglie persero la casa e gli altri residenti sono stati da allora abbandonati al loro destino. Restano come unico monito silenzioso che testimonia l’esasperazione e la rabbia di cittadini dimenticati dalle istituzioni e dal resto della città, le scritte sui muri di alcuni edifici: “Vergogna”. “Trent’anni di degrado. Ora basta!”. Scritte che gridano sdegno e invocano aiuto…

Il Comitato RisaniAmo Casa Nostra chiede con forza alle Istituzioni Comunali e Regionali di mettere tra gli interventi prioritari il finanziamento dell’abbattimento delle sette palazzine danneggiate all’epoca dell’alluvione e l’attuazione del Piano di Zona Ritiro-Tremonti, che prevede la realizzazione di un parco urbano attrezzato.

I membri del comitato fanno notare che “le condizioni sembrano esserci dal momento che il 16 settembre, nell’incontro con il Sindaco Accorinti, l’Assessore regionale alle Infrastrutture Bartolotta ha confermato la disponibilità di 10milioni e 900mila euro nel 2013 per le aree degradate di Messina. Dopo 30anni pensiamo di avere il diritto che si passi dalle parole ai fatti”. (Eleonora Corace)

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