RisaniAmo Casa Nostra: una festa per non perdere la speranza

RisaniAmo Casa Nostra: una festa per non perdere la speranza

Eleonora Corace

RisaniAmo Casa Nostra: una festa per non perdere la speranza

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giovedì 19 Dicembre 2013 - 07:10

Tutti invitati, cittadini ed istituzioni, sabato 21 per una festa indetta dal comitato RisaniAmo Casa Nostra in cui, tra l’altro, si parlerà di raccolta differenziata. Tutto questo in attesa di risposte positive da Palermo circa i finanziamenti promessi per la creazione di un parco urbano nella zona del complesso Casa Nostra

Il finanziamento regionale per la bonifica e creazione di un parco urbano nell’area del complesso Casa Nostra – situato salendo dal Viale Giostra, incrocio San Jachiddu – per un attimo è sembrato a portata di mano. Poi, Palermo ha tirato il freno a mano sui fondi e da parte degli abitanti è ripresa l’attesa, ormai diventata lunghissima. Quando arrivò la notizia che il finanziamento era stato nuovamente bloccato, il comitato di residenti – nato a fine luglio e denominato Risaniamo Casa Nostra, – stava festeggiando l’apertura di una sede, nell’atrio di quello che veniva generalmente chiamato “il palazzo della vergogna”, ovvero uno dei sette edifici abbandonati che aspettano di essere abbattuti, bruciato e usato per anni come discarica abusiva. L’ambiente e il terreno circostante è stato recuperato e bonificato grazie all’impegno dell’assessore Daniele Ialacqua che ha subito richiesto l’intervento di MessinAmbiente nelle operazioni di pulizia e scerbatura dei luoghi.

Gli edifici dell’ex Consorzio di cooperative “Casa nostra”, tra l’ingresso sul Viale Giostra , all’altezza dell’ASP 5 ex Ospedale Mandalari, fino al cancello di Via San Jachiddu., ospitano più di 350 famiglie che vivono in mezzo al nulla, in una zona che per spazi e panorama poteva non avere niente da invidiare ad un quartiere residenziale. Piuttosto recenti le stesse palazzine rosa antico che costellano la zona, sono state costruite, infatti, circa trent’anni fa, ma ormai da venti hanno conosciuto solo abandono e declino. Questo è dovuto soprattutto ad una frana che ha compromesso tredici edifici, sei dei quali, considerati a rischio e inagibili, sono stati demoliti. Non è toccata la stessa sorte, invece, ai restanti sette, che sono diventati con il tempo ricovero di degrado, vandalismo e malaffare.

All’epoca della frana, avvenuta un ventennio fa e dovuto al dissesto idrogeologico, ben 78 famiglie persero la casa e gli altri residenti sono stati da allora abbandonati al loro destino. Restano come unico monito silenzioso che testimonia l’esasperazione e la rabbia di cittadini dimenticati dalle istituzioni e dal resto della città, le scritte sui muri di alcuni edifici: “Vergogna”. “Trent’anni di degrado. Ora basta!”. Scritte che gridano sdegno e invocano aiuto. Per far fronte a questa situazione e risolverla definitivamente, i residenti si sono rimboccate le maniche e hanno fondato il comitato “RisaniAmo Casa Nostra”, la cui nascita ufficiale porta la data del 29 luglio. Già i primi di agosto i membri del comitato hanno incontrato l’assessore all’Ambiente e Rifiuti, Ialacqua e successivamente il Sindaco Renato Accorinti. Nel frattempo hanno scritto una lettera indirizzata direttamente al Governatore Regionale, Rosario Crocetta.

Adesso, dopo meno di quattro mesi dalla sua fondazione, in attesa di notizie risolutive dall’Assessorato Regionale alle Infrastrutture sul finanziamento “dell’urbanizzazione, della demolizione delle sette palazzine evacuate da vent’anni e nella speranza della creazione del promesso parco urbano”, il comitato RisaniAmo Casa Nostra, in occasione delle festività natalizie imminenti, organizza la festa “Rinascerà la speranza”. l’iniziativa è stato fissata per sabato 21 dicembre. Il Natale, si sa, è una festività legata all’attesa e insieme alla speranza, per questo, i residenti del complesso per troppo tempo abbandonato al degrado, dichiarano di voler approfittare del clima natalizio, come un segno di buon auspicio “per l’arrivo di buone notizie da parte delle istituzioni”.

Il programma della festa, molto ricco, prevede tra l’altro una cerimonia per l’adozione di due spazi verdi dell’area del complesso e un dibattito sulla raccolta differenziata. A tal proposito i residenti fanno sapere di aver già preso l’impegno di impiegare due compostiere per contribuire a migliorare il sistema di smaltimento dei rifiuti in generale oltre al personale senso civico dei cittadini che abitano nella zona: “in attesa della nascita del “Parco urbano” che potrà migliorare anche la nostra qualità di vita e di aggregazione sociale”.

Alla festa è invitata, oltre l’intera cittadinanza, tutti i rappresentanti delle istituzioni cittadine e regionali. Hanno già dato la disponibilità a partecipare, l’assessore regionale Bartolotta, il Sindaco Accorinti, gli assessori comunali all’urbanistica e risanamento Sergio De Cola e all’arredo urbano Ialacqua, oltre al presidente del consiglio comunale Emilia Barrile e al presidente della V Circoscrizione, Santino Morabito. (Eleonora Corace)

Un commento

  1. CARISSIMI MESSINESI DEL COMITATO RISANIAMO CASA NOSTRA,vittime della mala edilizia messinese, vi ho spesso dato la mia solidarietà,per quella che valga,l’ultima volta per i 100 giorni di RENATO sindaco.Vi invito a discutere con l’assessore Sergio DE COLA del recente Decreto Legge sul Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato, di cui do il collegamento, http://www.ediltecnico.it/wp-content/uploads/sites/2/2013/12/Disegno-legge-suolo.pdf. Il Consiglio dei Ministri,il 13 dicembre, approvando,in via definitiva,il decreto con i contenuti del DDL,afferma un principio importante: si può costruire su aree nuove solamente se si è dimostrato di avere riutilizzato il patrimonio edilizio esistente.La priorità del riuso e della rigenerazione edilizia del suolo edificato esistente,rispetto all’ulteriore consumo di suolo inedificato,costituisce principio fondamentale per il governo del territorio,in un paese dove l’80% del patrimonio edilizio necessita di interventi di manutenzione e riqualificazione e dove spesso si è costruito più per obbedire a logiche economiche speculative che per soddisfare reali bisogni abitativi.Il DL sul Consumo di Suolo contiene misure per il contenimento dell’uso improprio degli oneri di urbanizzazione,spesso utilizzati male o non utilizzati per niente.Il DL da la nuova definizione di superficie agricola e contiene limiti per le superfici consumabili,il riuso del suolo e la rigenerazione urbana,il divieto di utilizzo se non per uso agricolo per terreni che usufruiscono di aiuti di Stato,di quali incentivi al recupero del patrimonio rurale.A carico dello Stato è prevista l’istituzione di un registro di COMUNI VIRTUOSI,che segnali gli interventi per la riqualificazione dei centri storici,le attività di manutenzione e messa in sicurezza del territorio,la tutela del paesaggio.CHI MEGLIO DI VOI ha titolo per discutere quali sono gli strumenti normativi per risolvere e mitigare i vostri o altri problemi simili. VOI SARETE ASCOLTATI, BUON NATALE e BUONA FORTUNA.

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