RisaniAmo Casa Nostra: una sede per il Comitato e timori per i fondi regionali

RisaniAmo Casa Nostra: una sede per il Comitato e timori per i fondi regionali

Eleonora Corace

RisaniAmo Casa Nostra: una sede per il Comitato e timori per i fondi regionali

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domenica 03 Novembre 2013 - 22:18

Inaugurata la sede del Comitato Risaniamo Casa Nostra che si batte per la riqualificazione del complesso di Palazzine nella zona di Giostra. Sono intervenuti all'iniziativa il Sindaco Renato Accorinti, l'assessore Daniele Ialacqua, il presidente del Consiglio Comunale Emilia Barrile e il Deputato Regionale Valentina Zafarana. A preoccupare i residenti l'annuncio telefonico di Bartolotta che riferisce intoppi per i fondi promessi dalla Regione.

“Una cosa che non dovete fare è rassegnarvi”. Parola di Renato Accorinti prima di lasciare verso le diciannove l’iniziativa organizzata dal comitato RisaniAmo Casa Nostra, a cui hanno preso parte anche l’Assessore ai rifiuti ed Ambiente, Daniele Ialacqua, il Presidente del Consiglio Comunale Emilia Barrile e il deputato regionale in quota 5 Stelle, Valentina Zafarana e il consigliere comunale Antonella Russo. Assente giustificato l’assessore al risanamento Sergio De Cola, di ritorno da Palermo. Ha mandato i suoi saluti via telefono, invece, l’assessore regionale Bartolotta, ambasciatore, però, anche di una notizia che ha fatto un po’ raffreddare gli animi, inizialmente volti alla festa per l’inaugurazione della sede del Comitato di residenti che si batte per la riqualificazione del complesso Casa Nostra, salendo dal Viale Giostra. Bartolotta ha annunciato, infatti, che: “non è possibile finanziare i lavori di riqualificazione e creazione del parco urbano nella zona”. Lavori, questi, attesi dai cittadini da oltre trent’anni.

L’assessore Daniele Ialacqua fa il punto della situazione: “ De Cola mi ha aggiornato, mi ha detto che come Giunta avevamo previsto che il fondo per il risanamento promesso dalla Regione potesse essere utilizzato anche per la riqualificazione di Casa Nostra. Lo stesso presidente Crocetta aveva chiesto di impiegare i fondi stanziati in progetti già cantierabili , quello di Casa Nostra rientrava perfettamente in questa categoria. A quest’ipotesi Palermo prima ha risposto affermativamente, poi ha detto no. Tutto questo in modo informale e non con dei documenti scritti. L’assessore De Cola, dunque, siglato una lettera ufficiale per chiedere un finanziamento ad hoc per la creazione del Parco Urbano, per cui sarebbero necessari tre milioni di euro. L’assessore Bartolotta ha accennato alla possibilità di un’altra linea di finanziamento. Ha ipotizzato dei fondi per due milioni di euro subito e il resto in seguito. Lunedì Bartolotta sarà a Messina e in quest’occasione il Sindaco Accorinti ha già annunciato che chiederà spiegazioni dettagliate sul no di Palermo all’utilizzo di una parte dei dieci milioni promessi per il risanamento per la riqualificazione urbana di Casa Nostra”. Non resta, dunque, di aspettare il vertice tra la Giunta e l’assessore regionale per avere notizie certe.

Intanto, la nuova sede del Comitato Risaniamo Casa Nostra è stata allestita proprio all’interno del portico di quello che per anni è stato tristemente noto come “il palazzo della vergogna”, rappresentando – con l’erba alta da cui era infestato, le discariche a cielo aperto e i segni di un recente incendio – il simbolo del degrado dell’intera zona. Sulla sua facciata le scritte di rabbia e protesta per vent’anni di incuria e abbandono da parte delle istituzioni. Oggi, dopo gli interventi di bonifica programmati dall’Assessorato all’Ambiente e portati avanti da Messinambiente con il supporto di numerosi volontari della zona, il palazzo è stato bonificato e all’interno del portico inaugurata la sede del Comitato che ospiterà una mostra fotografica permanente in cui saranno fedelmente riportate tutte le tappe della riqualificazione. Rispetto alla prima visita dell’assessore Ialacqua – avvenuta appena un paio di settimane dopo la fondazione del Comitato di cittadini esasperati – sono state già fatti alcuni passi avanti: si può accedere nei locali al piano terra della palazzina, appunto; è stata liberata la strada a monte, fino a qualche mese fa impraticabile a causa di erba alta e rifiuti di ogni genere; stessa opera di bonifica è stata effettuata nel terreno sovrastante. Tra i problemi che devono ancora essere risolti, al primo posto i residenti mettono quello dell’illuminazione. La sera, infatti, la zona è totalmente al buio.

Un’ emergenza che l’assessore Ialacqua è deciso ad affrontare immediatamente: “La strada sembra che non sia stata acquisita dal Comune. Domani chiederò al responsabile dell’illuminazione, come sia potuta accadere una cosa simile. Io, nel frattempo, sarei per la soluzione di un’illuminazione di urgenza tipo protezione civile”. Nel frattempo, dal 10 al 24, in occasione delle giornate per il verde urbano, saranno piantati degli alberi in tutta la zona del complesso e verrà chiesto all’assessore alla mobilità, Gaetano Cacciola di ripristinare il bus-navetta che, salendo da Giostra, arrivava fino alle palazzine di Casa Nostra e verranno collocati i cassonetti per la raccolta differenziata. Nel corso dell’iniziativa di domenica pomeriggio che si è conclusa con un rinfresco offerto dai residenti, con tanto di torte preparate in casa, è stato esposto uno striscione che recitava: “Risaniamo Casa Nostra: Se non ora, quando?”. Come dire che trent’anni di oblio e degrado possono bastare. (Eleonora Corace)

Un commento

  1. Se la strada che passa attraverso il consorzio, dal viale giostra (coop la gazzella)fino all’incrocio con la via tremonti (coop cerbiatto) è comunale, è giusto che vi sia una manutenzione stradale e del “verde” oltre che un ripristino della copertura degli autobus ed il ritiro dei rifiuti solidi urbani. Rimane ABUSIVO il cancello a chiusura di questa ipotetica strada comunale lato monte. Se i soci vogliono la tranquillità evitando il passaggio delle vetture, sappiano che una strada comunale non si può ostruire con un cancello su iniziativa PERSONALE!!! I soci devono trovare la pace con se stessi e considerare la strada comunale e non PRIVATA o comunale a convenienza!!!
    Un po’ di Storia: La cooperativa Casa Nostra, diventata poi Consorzio (fallito) è stata costruita per mano della mafia di bagheria ad opera dell’impresa di costruzioni SICIS, grazie alla connivenza dei politici messinesi su un terreno non edificabile (strati di argilla ed acqua a perdita d’occhio, riporta una perizia del tribunale di messina); ad oggi non esiste nè abitabilità nè agibilità e MAI ne avranno visto che molti immobili sono stati demoliti e/o hanno cedimenti strutturali importanti. DOVE sono i colpevoli? LIBERI!!! Accorinti e Crocetta si occupino di questo se hanno gli attributi e facciano sfollare chi ancora ci vive creando delle case popolari e regalandole per scusarsi del grave connubbio fra mafia ed amministrazioni locali, e facendo sfollare anche gli abusivi che si sono infiltrati nelle case di chi è andato via a causa di cedimenti degli immobili.
    I soci del consorzio Casa Nostra espongano querele invece di fare la parte degli ovini da oltre 30 anni attendendo “il miracolo”: manna dal cielo non ne cade, forse non lo avete ancora capito!!!

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