Parco urbano Camaro S. Antonio: dopo 4 mesi tutto tace

Parco urbano Camaro S. Antonio: dopo 4 mesi tutto tace

Parco urbano Camaro S. Antonio: dopo 4 mesi tutto tace

Tag:

giovedì 16 Giugno 2011 - 09:41

L’attacco di Libero Gioveni: non è stato ancora prelevato e smaltito l’amianto. E l’odissea continua…

Sono passati quattro mesi dalla consegna dei lavori per il parco urbano di Camaro S. Antonio. Quattro mesi ma sembra ieri: nel senso che si è ancora fermi al punto di partenza. Tutto tace, infatti, su questo fronte, a causa del mancato prelievo e smaltimento dell’amianto. A denunciarlo è il consigliere della terza Circoscrizione Libero Gioveni, che attacca: «La domanda a questo punto sorge spontanea: perché questa differenza di tempi sull’amianto rispetto, per esempio, agli interventi alle “case Basse” di Paradiso?». Quella del parco urbano di Camaro è un’odissea che continua: «Ai già calcolati 7 anni, 2 mesi e 19 giorni che ci sono voluti dal 20 novembre 2003 (giorno dello sbaraccamento dell’area) al 8 febbraio 2011 per consegnare formalmente i lavori per la realizzazione del parco urbano di contrada S. Antonio a Camaro S. Paolo proprio sotto la chiesa parrocchiale, si devono aggiungere ad oggi altri 4 mesi e 8 giorni di silenzio ed inerzia da parte degli organi preposti, visto che l’ingresso ufficiale di ruspe ed escavatori dell’impresa “Mecoin s.r.l” che si è aggiudicata i lavori, di fatto non è ancora avvenuto. Il motivo? E’ sempre il solito, anzi l’ultimo in ordine di tempo: aggirato, infatti, l’ostacolo rappresentato da una particella di 60 mq che sbadatamente non era stata considerata da Palazzo Zanca nei diversi procedimenti espropriativi, si attende ancora adesso l’affidamento ad una ditta specializzata per il prelievo e lo smaltimento dell’amianto»

Gioveni segnala anche che «l’ormai perenne delimitazione dell’area di cantiere ha creato tra l’altro non pochi disagi ai residenti delle vie limitrofe a contrada S. Antonio, che si ritrovano oggi con una strada pubblica come la via Mongitore chiusa al transito troppo presto rispetto all’effettivo avvio dei lavori, senza considerare anche che diversi marciapiedi delle palazzine comunali adiacenti l’area sono stati inibiti al transito dei pedoni. Infine, giusto per mettere la classica “ciliegina” su una torta dal gusto finora un po’ amaro, all’interno dell’area scorre da settimane anche una perdita d’acqua potabile, per riparare la quale ovviamente l’Amam non può avere libero accesso se questo non viene concordato preventivamente con la ditta aggiudicataria dei lavori. E che dire anche della “foresta equatoriale” che si è creata nuovamente all’interno dell’area, che con l’avvio della calda stagione non lascia presagire nulla di buono per l’igiene e il decoro dei residenti? Insomma – conclude Gioveni – continua l’odissea per gli abitanti di Camaro S. Paolo, la cui gioia provata quel 8 febbraio, si è già trasformata in delusione, insofferenza e sfiducia verso le istituzioni».

2 commenti

  1. quattro mesi fa ho visto una foto nella gazzetta del sud con dei personaggi che si sono fatti i bellacci come si dice dalle mie parti che dovevano costruire la tanto attesa piazza a camaro san paolo nell’area dove c’erano prima le famose barracche , adesso vedo soltanto tacere non parla più nessuno e se gli domandi ti dicono che ancora non ci sono i fondi , ma i fondi ci sono forse non sanno ancora come se li devono dividere aspettando una ditta che gli faccia i lavori a prezzi ridotti a discapito degli operai che fanno tutto il lavoro e ancora queste persone non si sono messe in testa che senza gli operai i lavori non vanno avanti e se non vanno avanti i soldi non arrivano e se i soldi non arrivano come se li possono intascare loro? si dovrebbe fare uno sciopero di massa e parlo di tutti gli operai che vengono sfruttati , il mio consiglio e di farvi assumere dopo che siete stati assunti dovete incrociare le braccia fino a quando non vi facciano un contratto giusto e onesto per iscritto facendovi pagare tutto quello che vi tocca di diritto e dopo lavorate anche meglio perchè se vi state zitti e vi fate sfruttare perchè non c’è lavoro queste persone continueranno a fare sempre gli sfruttatori e nessuno gli fa niente perchè la legge e fatta per essere aggirata e questo purtroppo lo sappiamo tutti.

    0
    0
  2. passeranno ancora una decina di anni prima che questa piazza si faccia e deve andare bene dieci anni perchè possono passare molti più anni , questo grazie ai politici che abbiamo in questa città che sono soltanto buoni a farsi la foto nel giornale soltanto quando hanno dato la notizia che si faceva in quell’area inutilizzata una piazza prendendosi i meriti di una cosa che ancora non si e fatta e forse non si farà mai se si continua cosi , io farei una proposta a questi politici ed e quella se loro promettono di fare una cosa e non la fanno si devono dimettersi subito cosi ci penseranno tre volte prima di dire scusate la frase “una minchiata” soltanto cosi si potrebbero sentire meno balle.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007