Via libera al progetto per un parco e sei case ecologiche a Maregrosso

Via libera al progetto per un parco e sei case ecologiche a Maregrosso

Via libera al progetto per un parco e sei case ecologiche a Maregrosso

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lunedì 13 Luglio 2015 - 09:12

Il piano sarà realizzato a partire dal prossimo autunno e completato entro luglio 2016

La giunta comunale, con delibera numero 443 del 30 giugno scorso, ha approvato la variante al piano di risanamento che renderà possibile la fase di progettazione esecutiva e di realizzazione di un parco e di sei case ecologiche previsti nell’ambito del progetto ''La dimensione comunitaria e sostenibile dell’Housing Sociale''.

Il progetto, che sarà completato nel pieno rispetto dei tempi previsti entro luglio 2016, è finanziato dalla Fondazione di Comunità di Messina onlus, dalla Fondazione con il Sud e dalla Fondazione Cariplo, in partenariato con il Comune di Messina, l’Istituto Autonomo Case Popolari e l’Asp di Messina, centri di ricerca pubblici e privati specializzati (Mit- Massachusetts Institute of Technology, Università e centri del Cnr dell’area dello Stretto di Messina, Università di Modena e Reggio Emilia, Istituto Nazionale di Bioarchitettura).

La fase di realizzazione, prevista nel prossimo autunno-inverno, è stata preceduta da processi di democrazia partecipativa e da un’attività di ricerca e di trasferimento tecnologico negli ambiti più innovativi dell’ingegneria e dell’architettura sostenibile. Produzione energetica da fotovoltaico di terza generazione, tecnologie di risparmio energetico, prototipi intelligenti di gestione e condivisione dei beni comuni (energia, acqua), materiali costruttivi ad alta inerzia termica (cioè con una comprovata capacità di tenuta rispetto al caldo e al freddo) sono alcuni degli elementi di innovazione che caratterizzeranno l’esperienza di realizzazione del parco e di housing sociale. L’intervento sarà effettuato nel quartiere di Maregrosso, uno spazio urbano estremamente degradato che si trasformerà in un laboratorio attivo. Per favorire i processi di autocostruzione assistita (gli assegnatari potranno cioé partecipare alla costruzione dei loro appartamenti) e potenziare il valore simbolico dell’iniziativa, le mura saranno costituite con pannelli modulari autoportanti dalla struttura in legno e paglia pressata raccolta nei terreni confiscati alla mafia e gestiti dall’associazione Libera a San Giuseppe Jato (Palermo). I pannelli saranno prefabbricati da una cooperativa sociale promossa dalla Fondazione che favorisce l’inserimento lavorativo di ex internati dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario sociale e poi finiti e intonacati con terra cruda in cantiere anche grazie al lavoro salariato degli stessi assegnatari degli appartamenti. Successivamente le acque grigie verranno depurate e recuperate per l’irrigazione del giardino e del parco. In questo spazio convivranno orti urbani, aree di sosta attrezzate, playground, aree in cui coltivare nuove forme di socializzazione del territorio. Una volta costruite e assegnate le case, il Mit (Massachussets Institute of technology) di Boston avrà il compito di verificare la sostenibilità e la propensione al risparmio dei consumi di questo tipo di costruzioni rispetto a quelle tradizionali attraverso un lavoro di ricerca. Lo farà applicando degli speciali sensori per la raccolta dati su due costruzioni tipo.

La dimensione comunitaria e sostenibile dell’housing sociale si sta sviluppando in Italia oltre che nel territorio messinese nella Provincia di Lecco. Di tutto questo e dei modelli di housing sociale oggi esistenti in Italia si è discusso nel seminario promosso dalla Fondazione di Comunità di Messina, La dimensione comunitaria e sostenibile dell’housing sociale, che si è tenuto all'Expo a Milano, all'interno del padiglione della KIP International school (kipschool.org) organizzazione che fa capo all'Onu, che ospita la rete delle economia sociale internazionale "Res Int". Sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Fondazione con il Sud, Carlo Borgomeo, il segretario generale della Fondazione Cariplo, Sergio Urbani, il presidente della Fondazione di Comunità di Lecco, Romano Negri, il segretario della Fondazione di Comunità di Lecco, Emilio Amigoni, il presidente onorario dell’Istituto nazionale di bioarchitettura, Erminio Redaelli e il presidente dell’Istituto Giovanni Sasso, l’architetto Laura Elisabetta Manichetti del Politecnico di Milano, il direttore generale Acri, Giorgio Righetti, il segretario generale della rete europea delle Città e Regioni per l’Economia Sociale – Reves, Luigi Martignetti, il presidente della Federazione Europea delle Banche Etiche ed Alternative – Febea, Fabio Salviato, il segretario generale della Fondazione di Comunità di Messina, Gaetano Giunta.

3 commenti

  1. non siamo ancora pronti per questo progetto

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  2. non siamo ancora pronti per questo progetto

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  3. Pozzi Domenico 8 Gennaio 2021 02:49

    Adesso, il MIT,
    Può darci i primi dati.

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