Così due polacchi abitavano nell'ex macello, tra degrado e sporcizia

Così due polacchi abitavano nell’ex macello, tra degrado e sporcizia

Così due polacchi abitavano nell’ex macello, tra degrado e sporcizia

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lunedì 22 Agosto 2011 - 13:27

L’immobile, che da mesi il Comune mette all’asta con scarsi risultati, si mostrava stamattina in pessime condizioni. Il blitz del Comune che ha sgomberato i due occupanti. Il reportage di Dino Sturiale

Uno scempio. Bottiglioni di chissà quale robaccia vuoti. Cartoni di vino e di altre bevande lasciati lì. I resti di pasti consumati di recente, una griglia utilizzata per arrostire. Spaghetti crudi riversi per terra, insieme ai chiari indizi di una “toilette all’aria aperta”. Persino dei pupazzi, dei materassi bruciati, vestiti appesi al sole per asciugare, tracce di un rame che non c’è più, son tempi in cui “l’oro rosso” fa gola. Pure un repellente per le zanzare. Oggetti di vita quotidiana, dentro quello che dovrebbe essere uno dei gioielli di famiglia che il Comune sta cercando in tutti i modi di vendere per far cassa. Queste (vedi la FOTOGALLERY di Dino Sturiale) le condizioni in cui versava, stamani, l’ex macello, prima dell’ennesimo intervento del Comune. Messinambiente si è occupata della rimozione di suppellettili e di rifiuti accatastati nei locali di via Santa Cecilia. La polizia municipale, invece, ha provveduto a sgomberare l’ex mattatoio da due occupanti abusivi, entrambi di nazionalità polacca. Non è la prima volta che vengono trovati inquilini “non autorizzati” tra le mura di quello che una volta era il macello comunale. L’ultima era stata nell’aprile scorso, quando la polizia municipale trovò polacchi, ucraini e marocchini, alcuni dei quali intenti in operazioni illegali di smercio di ghisa e altra roba “rivendibile”. L’assessore alle Manutenzioni, Pippo Isgrò, per evitare nuovi episodi del genere ha fatto ripristinare le chiusure dell'area, anche se forzare serrature e cancelli non sembra impossibile. La soluzione a tutti i problemi potrebbe arrivare una volta venduto a privati, quell’immobile. Ma nessuno, alle aste fin qui svolte, s’è mai fatto vivo, nonostante l’accattivante invito di Palazzo Zanca: «Si tratta di una opportunità per gli operatori commerciali di acquisire ad un ottimo prezzo (3.820.000 euro) un immobile ubicato al centro della città, nel quale è possibile avviare attività commerciali e direzionali, dotato di ampi parcheggi di progetto e, cosa più importante, già corredato da progetti approvati compresi nel prezzo di vendita». Offresi, offresi, offresi.

Un commento

  1. …che bello…almeno dalle foto si può dire che nel mesozoico messinese esisteva una struttura che funzionava bene….

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