L'assessore regionale Luca Bianchi: "Se fallisce Messina fallisce la Sicilia"

L’assessore regionale Luca Bianchi: “Se fallisce Messina fallisce la Sicilia”

L’assessore regionale Luca Bianchi: “Se fallisce Messina fallisce la Sicilia”

Tag:

lunedì 03 Giugno 2013 - 14:38

"Se fallisce Messina fallisce l'intera Sicilia, dobbiamo evitare che accada", è quanto ha dichiarato oggi l'assessore regionale all'economia Luca Bianchi intervento al dibattito "La città dello sviluppo" alla presenza del candidato sindaco del centro sinistra Felice Calabrò

“La città dello sviluppo. Quali risposte alla crisi economica e finanziaria del Comune di Messina” è il tema dell’incontro che si è tenuto questa mattina nella chiesa di Santa Maria Alemanna alla presenza dell’assessore regionale all’economia Luca Bianchi, del candidato sindaco del centro-sinistra Felice Calabrò e dell’assessore designato alle Politiche agricole Maurizio Lanfranchi. Ad introdurre i lavori, con una relazione sui dati dell’occupazione e delle conseguenze della crisi, è stato Piero David, economista dell’Università di Messina. In 5 anni, ad esempio, hanno chiuso 6.500 imprese, mentre in 7 anni si sono persi 18.000 posti di lavoro. Un altro elemento sottolineato da David nel corso del suo dettagliato intervento è l’andamento demografico che ha fatto registrare negli ultimi anni il preoccupante aumento della percentuale dei giovani costretti ad emigrare per trovare un lavoro.

“Non possiamo più contare sul posto pubblico- ha chiarito Piero David- ma la nuova amministrazione deve saper puntare sulla green economy, sulle energie rinnovabili, sull’economia del mare e sulla portualità vista come luogo di scambi”.

L’assessore regionale all’economia Luca Bianchi si è soffermato sull’importanza che Comuni come Messina hanno nell’ottica regionale, soprattutto alla luce delle recenti problematiche relative al dissesto: "Se fallisce Messina, fallisce tutta la Sicilia- ha dichiarato- Faremo di tutto per essere di supporto, come già fatto nei mesi scorsi, al Comune di Messina, ma occorre un’operazione di risanamento sul modello operato alla Regione. Serve ridurre la spesa pubblica, riqualificandola. In questi giorni abbiamo avuto ampie rassicurazioni dal Ministero che qualora il piano di rientro varato dal Commissario Croce non possa essere approvato sarà la nuova amministrazione a provvedere entro tempi strettissimi”. Questo passaggio, ha spiegato l’assessore Bianchi, potrà servire anche per accedere alle somme stanziate dalla Regione a fine dicembre e destinate ai Comuni siciliani a rischio dissesto.

“Seguiremo tutte le strade possibili per evitare il dissesto- ha dichiarato il candidato sindaco del centro-sinistra Felice Calabrò- Il commissariamento per certi aspetti ha comportato alcuni paradossi e l’operazione verità che era stata annunciata sui conti non si è verificata. Ad esempio non siamo riusciti ad accedere ai fondi del DL 35 perché non conosciamo ancora l’effettiva entità dei debiti reali. La nuova amministrazione dovrà subito attivarsi per scongiurare il peggio ed accedere alle possibilità offerte sia dal salvacomuni che dalla Regione. Noi non vogliamo regali, ma interventi infrastrutturali e possibilità che ci porteranno a muoverci con le nostre gambe. Quanto allo sviluppo il Comune non può creare posti di lavoro ma opportunità e possiamo farlo investendo sulle energie rinnovabili, sulla smart city, su un nuovo modo di fare turismo, diventando ricettivi e propositivi. Ma un campo inesplorato e sul quale invece vogliamo scommetterci è quello dell’agricoltura. Attraverso una nuova progettualità che riguarda i piani rurali potremo attingere ai Fondi Europei che interessano tre settori vitali per lo sviluppo: ambiente, energia, agricoltura. Proprio per questo ho deciso di affidare un’apposita delega alle politiche agricole ad un docente di competenza ed esperienza quale il professor Maurizio Lanfranchi”.

4 commenti

  1. Salvatore Vernaci 3 Giugno 2013 15:44

    Si predica bene, ma si razzola male. Caro Assessore Bianchi, ha ragione quando dice:” Serve ridurre la spesa pubblica, riqualificandola”. Io direi: “serve eliminare sacche di privilegi e spese inutili; serve che la Regione dia l’esempio e recepisca, se ritiene che debba recepire, ma per me le norme finanziarie sono, tout court, applicabili in Sicilia, quelle norme che, per il legislatore nazionale, riducono i costi della Politica. Invece in Sicilia, attualmente, tutte le norme statali che portano a ridurre le spese della Politica vengono, sistematicamente, disapplicate, perché, si dice, siamo a “Statuto Speciale”. E così vediamo che la legge 23.12.2009, n. 191, modificato dall’art. 1 del D.L. 25.01.2010 n. 2 , convertito in legge 26 marzo 2010, n. 42 ed il D.L. 31 maggio 2010 n. 78 convertito in legge 30.07.2010 n. 122, in materia di riduzione del costo degli apparati politici amministrativi in Sicilia non si applicano. Nel resto d’Italia è stata sancita la soppressione delle Circoscrizioni di decentramento comunale, di cui all’art. 17 del D.Lgs 267/2000, tranne che per i Comuni con popolazione superiore a 250.000 abitanti. In Sicilia nulla, la norma non si applica. Il comma 21 dell’art. 16 del D.L: n. 138/2011 ha stabilito che il Consigliere comunale non ha più diritto di assentarsi dal lavoro per l’intera giornata in cui è convocato il Consiglio Comunale, ma solo ed esclusivamente «per il tempo strettamente necessario per la partecipazione a ciascuna seduta dei rispettivi consigli e per il raggiungimento del luogo di suo svolgimento»”. In Sicilia, invece “1. I lavoratori dipendenti, pubblici e privati, componenti dei consigli comunali, provinciali e delle unioni di comuni nonché dei consigli circoscrizionali dei comuni con popolazione superiore a duecentomila abitanti, hanno diritto di assentarsi dal servizio per l’intera giornata in cui sono convocati i rispettivi consigli. Nel caso in cui i consigli si svolgano in orario serale, i predetti lavoratori hanno diritto di non riprendere il lavoro prima delle ore 8 del giorno successivo; nel caso in cui i lavori dei consigli si protraggano oltre la mezzanotte, hanno diritto di assentarsi dal servizio per l’intera giornata successiva.” “Le assenze dal servizio di cui ai commi 1,2,3 e 4 sono retribuite al lavoratore dal datore di lavoro. Gli oneri per i permessi retribuiti sono a carico dell’ente presso il quale i lavoratori dipendenti esercitano le funzioni pubbliche di cui ai commi precedenti. L’ente, su richiesta documentata del datore di lavoro, è tenuto a rimborsare quanto dallo stesso corrisposto per retribuzioni ed assicurazioni per le ore o giornate di effettiva assenza del lavoratore.” ( art. 20 della l.r. n. 30/2000, come modificato dall’art. 8 della l.r. n. 22/2008)

    0
    0
  2. dolcestilnuovo 3 Giugno 2013 15:59

    Lanfranchi assessore designato alle politiche agricole….
    Caro Felice, mi piacerebbe sapere da te (ma credo che non mi risponderai…) come nasce la scelta di Lanfranchi. Non mi raccontare la favola che conoscevi le competenze di Lanfranchi perché dimostreresti una mancanza di sincerità che, spero, non ti appartenga. Sappiamo tutti, invece, che la scelta parte da Mario Bonsignore che, ormai, decide per te. Quella di Lanfranchi è una scelta sbagliata, ben altre sono le eccellenze nel campo agroalimentare, ma tu, ormai, non decidi più. Speravo che riuscissi a non farti condizionare ma mi sbagliavo, anche tu segui il peggio della politica. Lanfranchi…. Bernava…. tra poco Tani Isaia…
    Che delusione!

    0
    0
  3. forse intende un fallimento politico, nel senso che i voti di Messina sono utili a loro.Messina città è già fallita da anni

    0
    0
  4. Sì, la città è ormai fallita, però il buddace, mentre mangia tranquillo la focaccia e la granita, vuole sentire solo belle favole…il ponte, l’aeroporto, le assunzioni al comune, le cooperative, la città pulita…bla bla bla….

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007