Casa Nostra, i lavori non riprendono. Un tavolo tecnico il 28 aprile

Casa Nostra, i lavori non riprendono. Un tavolo tecnico il 28 aprile

Casa Nostra, i lavori non riprendono. Un tavolo tecnico il 28 aprile

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domenica 23 Aprile 2017 - 06:09

Il dirigente Signorelli ha proposto la rescissione del contratto, che comporterebbe il prolungamento dello stop dei lavori. Il Comitato Risaniamo Casa Nostra ha chiesto e ottenuto un tavolo tecnico per venerdì 28 aprile

Un anno fa è fallita la vincitrice dell'appalto di risanamento di Casa Nostra, il consorzio d'imprese Gap di Roma. Da fine ottobre 2016 la ditta mandataria La Placa, che ha stipulato il contratto per eseguire i lavori con il Comune, ha interrotto i lavori, eseguiti per circa il 60%, perchè è stato bloccato il pagamento degli stati di avanzamento lavori, il terzo e il quarto, in attesa di un parere legale. Intanto la curatela fallimentare della Gap a gennaio del 2017 aveva confermato l'intenzione di proseguire l'appalto. Dopo un mese e mezzo, l'avvocatessa Saccà, incaricata dal Comune, dà un parere legale positivo per la prosecuzione dell'appalto e l'ing. Signorelli il 13 febbraio 2017 subordina la disponibilità anche al parere dell'Anac. All'inizio di aprile, l'Anac dice che bisogna far riferimento al decreto legislativo 12 aprile 163/2006 e non a quello 50/2016, cui faceva riferimento l'avv. Saccà. Ciò ha comportato che la curatela fallimentare non avrebbe avuto più voce in capitolo per la prosecuzione dei lavori e la palla ripassava dopo circa sei mesi a chi l'aveva lanciata, il dirigente Signorelli.

"Nonostante ci fossero tra i tecnici pareri divergenti – dice il rappresentante del comitato, Silvestro Bonanno – durante il tavolo tecnico del 19 aprile l'interpretazione dell'ing. Signorelli è stata di proporre agli organi superiori, il segretario Le Donne e il sindaco Accorinti, la rescissione del contratto. Una sentenza del Tar del Lazio del 2016 recita che è interesse "della stazione appaltante (il Comune di Messina) a ottenere sollecitamente la prestazione desiderata senza dover procedere a annullamenti (con il rischio di contenziosi) e parziali rinnovazioni del procedimento (nuova aggiudicazione definitiva con connessa verifica della persistenza dei requisiti da parte del subentrante) …non vi è ragione d'impedire alla mandataria di stipulare il contratto in proprio, se in possesso dei requisiti. Inoltre il nuovo decreto correttivo del Consiglio dei ministri del 13 aprile 2017 toglie all'Anac il potere di “raccomandazione vincolante”, abrogando il comma 2 dell’articolo 211 della legge 50/2016".

Il sindaco Accorinti, su richiesta del comitato, ha convocato un tavolo tecnico per venerdì 28 aprile. "Chiediamo che siano presenti il segretario Le Donne, gli assessori interessati, tutte le parti in causa con i loro avvocati, compresa l'Avvocatura comunale – conclude Bonanno – perchè ognuno faccia la propria parte entrando nel merito dei problemi e trovando soluzioni immediate; tenendo conto che le leggi debbono essere interpretate, non per affossare il risanamento atteso da trent'anni, ma per salvaguardare l'interesse preminente dei cittadini".

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