Circa 800mila euro per semafori a misura di non vedente.Rabbia per la perdita dei fondi sugli asili nido

Circa 800mila euro per semafori a misura di non vedente.Rabbia per la perdita dei fondi sugli asili nido

Danila La Torre

Circa 800mila euro per semafori a misura di non vedente.Rabbia per la perdita dei fondi sugli asili nido

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martedì 18 Marzo 2014 - 00:38

Abbiamo provato a capire perché Palazzo Zanca si è lasciato scappare un’occasione preziosa per dare risposte alle tante domande di posti in strutture comunali, ma non abbiamo avuto risposta. Duro intervento del consigliere comunale Gioveni: «Ennesima e vergognosa incapacità». Intanto, arrivano somme dall'Europa nel settore della mobilità

Per un finanziamento europeo che “sfugge”, un altro che viene agguantato ed è pronto ad essere utilizzato. Alla pessima notizia dei fondi comunitari destinati al potenziamento e alla realizzazione di asili nido comunali andati persi per inadempienza del Comune (vedi correlato), fa da contraltare una buona novella: grazie alle risorse stanziate a Bruxelles sulla linea di intervento 6.1.3.5 dei Fondi Po Fesr 2007-2013, è stato finanziato il progetto esecutivo riguardante i “Lavori di adeguamento attraversamenti semaforizzati presenti nei percorsi che caratterizzano la mobilità di persone affette da disabilità visiva” nel Comune di Messina. L’importo ammonta complessivamente a 768.860,00 euro ed il via libera è arrivato con Decreto del Dipartimento regionale delle infrastrutture, della mobilità e dei trasporti.

Il Comune si è già messo al lavoro, avviando la fase operativa. Per consentire l'esecuzione dei lavori di scavo e adeguamento degli attraversamenti semaforizzati sono state disposte alcune limitazioni viarie. Da ieri (lunedì 17 marzo) e per 60 giorni lavorativi, saranno chiusi al transito per semicarreggiata, gli incroci di largo San Giacomo, piazza Antonello, piazza Carducci, via Cesare Battisti e via I Settembre. Sarà, inoltre, vietata la sosta in prossimità delle aree di cantiere.

Nonostante questa buona notizia sugli impianti semaforici a misura di “non vedente”, a far discutere, e a fare arrabbiare, è ancora, però, la notizia della perdita delle risorse europee espressamente stanziate per migliorare la qualità, l’accessibilità e diffusione nel contesto regionale delle infrastrutture destinate a servizi per la prima infanzia e per la conciliazione vita-lavoro.

Abbiamo provato a capire perché Palazzo Zanca ci si è lasciati scappare un’occasione preziosa per dare risposte alle tante domande di posti in asili nido comunali, che per le famiglie hanno costi nettamente inferiori a quelli delle strutture private, ma non abbiamo avuto risposta. Il dirigente comunale Salvatore De Francesco, che all’epoca dei fatti (commissariamento Croce) aveva delega ai servizi sociali, sostiene di non saperne nulla e ci ha rimandato all’ex Ufficio Programmi complessi, scomparso dopo la rimodulazione dei Dipartimenti operata dal segretario/direttore generale Antonio Le Donne . Abbiamo quindi contattato un funzionario di quell’Ufficio, ma anche in questo caso ci è stato risposto che la gestione della vicenda sui fondi per gli asili nido non era di loro competenza. Insomma oltre al danno, la perdita di milioni e milioni di euro, anche la beffa, visto che non è dato sapere nemmeno il perché quel treno ci è passato davanti e non lo abbiamo fermato.

Sull’argomento ha deciso di dire la sua il consigliere comunale dell’Udc, Libero Gioveni, che anche ai tempi in cui era consigliere di circoscrizione si è molto occupato di asili nido, sottolineandone spesso la grave carenza in città.

«Non ci sono davvero parole per definire l'ennesima e vergognosa incapacità e assoluta e inaccettabile imprudenza che ha avuto il Comune di Messina di poter finalmente sviluppare il delicato e depotenziato settore degli asili nido in città». Non usa mezzi il rappresentante del Civico Consesso.

«I bambini al di sotto dei 3 anni in città –scrive ancora , numeri alla mano – sono circa 9.600, per i quali sono attualmente disponibili (dopo l’apertura dell’asilo di Camaro avvenuta nell'ottobre 2011) soltanto 94 posti nei complessivi 3 asili nido comunali esistenti. In buona sostanza , la copertura territoriale di asili nido, che dovrebbe toccare la soglia del 33% dei bambini al di sotto dei 3 anni; a Messina arriva toccare a mala pena il solo 1%.

«Da questo dato scandaloso – continua il consigliere comunale, a cui si associa anche l'attuale Presidente del Comitato di Gestione dell'asilo nido di Camaro Alessandro Cacciottoe dopo le grandi opportunità concesse dal Governo e dall'Europa in termini di risorse, Palazzo Zanca avrebbe dovuto urgentemente porre in essere tutte quelle azioni e progettualità nel settore che ne avrebbero dovuto consentire l’investimento nel nostro territorio attraverso la cosiddetta “cura dell’infanzia”.

Gioveni conclude, quindi, con un interrogativo: «Chi paga per questi errori?». Si dà anche una risposta, che definisce “amara”: «Nessuno purtroppo…». Amara verità… (Danila La Torre)

13 commenti

  1. E’ chiaro che la responsabili te’ dei vari dirigenti che si occupano di tali argomenti… Rispondere che non ne sapevano nulla non è una scusante, se mai aggrava la posizione di chi occupava certe posizioni…

    La verità è’ che una percentuale molto alta di dipendenti comunali a Messina e’ assolutamente inadeguata e dunque questo genere di errori sono all’ordine del giorno….

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  2. con tutto rispetto per i non vedenti i cui finanziamenti si potevano acchiappare lo stesso, credo che sarebbero stati di rilevanza sociale enorme, i fondi per gli asili nido.Messina però e’ piena di “scecchi”

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  3. invelatosempre 18 Marzo 2014 07:44

    Nessuno sa… Nessuno dice… Ma in compenso tutti piangono, anche Gioveni. Costui e il suo partito parlano di stalle lasciate aperte, ma dov’erano quando chiuderle sarebbe servito a qualcosa? Cos’è, hanno la coda di paglia?

    Lo dico da sempre, bisogna porsi la domanda: Perché, a chi serve cosa, chi ne ricava un profitto?
    Poco contano le parole, i rimpianti da coccodrillo.
    Riguardo al segretario generale Le Donne mi diviene ogni giorno più simpatico. Chiudere un Ufficio Affari Complessi, in una città come Messina, non è solo buon senso, ma riparare ad un insulto per i cittadini!

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  4. Chiederei a Libero Gioveni di continuare a lottare per la nascita di asili nido. Le mamme/lavoratrici non posso perdonare questa “leggerezza” degli ex fannulloni comunali.

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  5. L'Osservatore 18 Marzo 2014 08:26

    Il dirigente comunale – dell’epoca- NON PUO’ NON SAPERNE NULLA!!!
    Se è incapace, se non sa “cosa” arriva sulla sua scrivania, lasci il posto ad un giovane che certamente sarà più attento…
    Il consigliere Gioveni sa benissimo di chi erano le responsabilità, che allora abbia il coraggio di denunciare!Non è possibile che ancora nel 2014 per certe “sviste” grossolane e per tale manifesta incapacità non paghi mai nessuno!!!

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  6. Solita farsa Renato caccia i dirigenti sono quelli il marcio della nostra città.
    Chi è responsabile paghi basta………

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  7. Sono stato il primo in assoluto, in solitudine, circondato dall’ignavia dell’opposizione a Peppino Buzzanca, allora coordinata da Felice CALABRO’, averlo sempre uno così contro, una pacchia per le maggioranze, ad aver denunciato negli anni passati le scandalose cifre destinate a semafori inesistenti o superati tecnologicamente, l’archivio dei miei link, relativi al repertorio contratti e i miei commenti di fuoco, stanno li a dimostrarlo. Farebbe bene la Procura della Repubblica ad indagare.

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  8. Quasi 800 mila euro nell’asfissiante carenza di lavoro, non sono una bazzecola.
    Scommettiamo che spunterà il dirigente a cui toccherà occuparsi dell’appalto dei semafori?
    Forse sarà lo stesso che ha piazzato semafori dappertutto. Interessante sarà seguire la relativa gara d’appalto…

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  9. EH Gioveni..chi deve pagare questo errore? Se fossimo in un’azienda privata il dirigente che non “sapeva niente” sarebbe stato messo alla porta..

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  10. Per una volta sono d’accordo con te. E De Francesco non è nuovo ad uscite di questo genere.

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  11. pietro anzalone 18 Marzo 2014 14:20

    E’ come dire chiudiamo tutto il Comune visto che non funziona. Non sarebbe piu’ corretto dire cambiamo i dirigenti?

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  12. pietro anzalone 18 Marzo 2014 14:21

    O magari licenziamo i dirigenti invece di chiudere il Comune

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  13. Caro Mariedit i tuoi link sono pieni di CALABRO’, CALABRO’, CALABRO’, CALABRO’…. (la tua maniacale ossessione). Ma visto che sei così preparato in tutti i campi perché non provi a farti avanti nell’agone politico e chissà potrai forse assurgere ad amministratore unico di questa città!! Con certezza, e di questo ne sono sicuro, saresti di gran lunga migliore del NOSTRO RENATOSINDACO, anche se IN QUESTI 10 MESI della sua sindacatura la città è VERAMENTE DECOLLATA(verso il basso)e il tutto grazie alla mancanza dell’opposizione di CALABRO’ che ha governato Messina durante la sindacatura del PEPPINO! SCUSAMI MA MERITI VERAMENTE GLI SFOTTO’!!!!

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