Il medico del Policlinico ha denunciato per diffamazione il conduttore Paolo Del Debbio e l'ex ministro della Salute Guidi. L'avvocato Candido, difensore di quest'ultimo:"sarà assolto".
C'è una seconda tranche processuale che riguarda le querele scaturite dalla vicenda nota come "lite in sala parto", cioè il caso del travagliato parto avvenuto al Policlinico nel 2010 che portò alla luce e scatenò le polemiche sulla prassi di partorire assistiti dai propri ginecologi di fiducia, in ospedali pubblici.
Dalle denunce presententate dai genitori del bimbo, Matteo Molonia e la moglie, ne è nato un processo che andrà a stabilire se il comportamento dei medici al momento del parto ha a che fare con le conseguenze dell'evento stesso, in particolare con le complicanze riportate dal neonato. Il clamore suscitato dall'evento, invece, ha portato ad una serie di denunce incrociate per diffamazione.
Così, se da un lato il Gup Salvatore Mastroeni qualche giorno fa ha archiviato la denuncia del professore Vincenzo Benedetto contro la conduttrice Federica Panicucci e lo stesso Molonia, dall'altro lato sono stati rinviati a giudizio il conduttore Paolo Del Debbio e l'allora ministro della Salute, Antonio Guidi. Processo già in fase avanzata, davanti al giudice monocratico Albanese, che vede come parte civile il professore Benedetto, assistito dall'avvocato Ettore Cappuccio. La prossima udienza è stata fissata al 3 febbraio 2015. Sia il conduttore che il ministro avevano preso parte alla stessa trasmissione condotta dalla Panicucci, e sono imputati di diffamazione aggravata.
"Con riferimento ai fatti del 26 agosto 2010 – tiene a precisare l'avvocato Cappuccio a proposito del parto – va ancora una volta ribadito che il dottor Benedetto non si è reso responsabile di alcun illecito, adempiendo invece in modo puntuale e integrale ai suoi doveri di medico".
"Sono assolutamente certo che alla fine del processo l'ex ministro Guidi andrà assolto". E' più che fiducioso l'avvocato Bonni Candido: "Il mio cliente è imputato per l'ipotesi di diffamazione che lo stesso avrebbe consumato in occasione della trasmissione televisiva, allorché commentò i noti fatti accaduti all'interno della sala parto del Policlinico di Messina. Nel suo contro esame, il Professor Benedetto ha dato atti, con onestà intellettuale, che in quella trasmissione il mio assistito, dopo aver espresso le proprie riserve sugli accadimenti e sulle conseguenze degli stessi, aggiunse "… se tutto questo risponde al vero… ". Tanto è da solo sufficiente ad escludere che le di lui parole possano costituire condotte penalmente rilevanti".
