Allarme ponti: le alternative sono le passerelle ma i torrenti sono sicuri?

Allarme ponti: le alternative sono le passerelle ma i torrenti sono sicuri?

Giusy Briguglio

Allarme ponti: le alternative sono le passerelle ma i torrenti sono sicuri?

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giovedì 17 Gennaio 2013 - 12:09

Il ponte che collega Sant'Alessio e Santa Teresa verrà chiuso. Il collegamento verrà garantito grazie a una bretella sull'esempio di quella esistente tra Roccalumera e Furci e di quella che dovrà essere costruita tra Alì Terme e Nizza. I corsi d'acqua su cui verranno costruite le passerelle attendono però interventi di messa in sicurezza

E’ un vero e proprio allarme ponti quello che riguarda la provincia jonica. Uno alla volta, i tre viadotti presenti sulla statale 114 da Alì Terme a Sant’Alessio hanno scatenato varie criticità. Stiamo parlando del ponte Nisi, tra Alì Terme e Nizza di Sicilia, del ponte che collega Roccalumera e Furci Siculo e, infine, del viadotto Agrò, tra Santa Teresa di Riva e Sant’Alessio Siculo. L’ultima notizia riguarda proprio il ponte Agrò. La prima decisione a riguardo, avviata il 10 novembre scorso, fu quella di limitare la viabilità installando il senso unico alternato. La scelta di natura precauzionale era solo la premessa alla chiusura del ponte, decisa proprio in questi giorni dall’Anas. La notizia ha scatenato subito la polemica del primo cittadino di Sant’Alessio, Rosa Anna Fichera, in quanto la chiusura avrebbe aggravato i disagi dei residenti, già costretti a continue file a causa dei lavori propedeutici all’apertura del sottopassaggio. Lavori “sfortunati” iniziati nel novembre del 2011 e non ancora consegnati. La soluzione-tampone è stata trovata martedì durante un vertice che si è tenuto a Palermo alla presenza degli amministratori dei comuni interessati. A sbloccare la situazione l’intervento dell’assessore regionale alle infrastrutture, Nino Bartolotta, sensibile ai problemi della riviera jonica. L’incontro tecnico, a cui erano presenti tra gli altri il direttore dell’Anas Ugo Di Bernardo e l’ingegnere capo del Genio Civile Gaetano Sciacca, ha stabilito che verrà costruita una passerella sull’alveo del torrente per garantire il collegamento tra la cittadina del capo e Santa Teresa. Isolamento scampato, le passerelle costituiscono inoltre una via di fuga in caso di pericolo. Sulle condizioni di sicurezza delle stesse si è però a lungo discusso. Una bretella di questo genere esiste già sull’alveo del torrente Pagliara, tra Roccalumera e Furci. Aperta solo nei mesi estivi, tra giugno e settembre, per alleggerire il carico del ponte, resiste nonostante le intenzioni più volte palesate di demolirla. Non verrà buttata già neanche questa volta, lo ha stabilito sempre l’incontro di martedì. Soprattutto dopo le richieste dei sindaci di Furci e Roccalumera, Bruno Parisi e Gianni Miasi, di verificare la sicurezza del ponte sulla statale 114 all’uscita del casello autostradale di Roccalumera. Anche la viabilità sul ponte Nisi, tra Alì Terme e Nizza di Sicilia, da diversi mesi è regolata dal senso unico alternato, in attesa, anche qui, della costruzione di una passerella alternativa. Il ponte Nisi è stato infatti dichiarato pericolante dall’Anas ben cinque anni fa, ma per adesso il restringimento della carreggiata è l’unico provvedimento intrapreso. Ma oltre a creare code di auto, non sembra aver contribuito in maniera particolare alla sicurezza. Le passerelle sembrano dunque la soluzione temporanea per garantire i collegamenti tra i paesi della riviera jonica. Ma la domanda sorge spontanea. Si costruiscono passerelle su torrenti non sicuri? I torrenti Nisi, Agrò,e Pagliara in questione compaiono tutti e tre nella lista dei corsi d’acqua per cui nei mesi scorsi si è gridato all’emergenza, perché l’alveo in alcuni casi è giunto a un livello superiore rispetto a quello dell’abitato. La questione è stata attenzionata anche dal prefetto Stefano Trotta e alla provincia è stato istituito un fondo salva-torrenti da 700 mila euro a cui gli amministratori della zona jonica hanno subito fatto appello. Gli interventi di messa in sicurezza dei torrenti sono d’obbligo prima di procedere alla costruzione delle passerelle. Altrimenti, si passerebbe da un rischio all’altro, ma la situazione di pericolo rimarrebbe. (Giusy Briguglio)

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