Nizza di Sicilia, la minoranza: “E’ necessaria una chiara politica comprensoriale”

Nizza di Sicilia, la minoranza: “E’ necessaria una chiara politica comprensoriale”

Nizza di Sicilia, la minoranza: “E’ necessaria una chiara politica comprensoriale”

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mercoledì 05 Settembre 2012 - 12:16

Il gruppo consiliare “Cambia Nizza” sollecita l’amministrazione perché si attivi entro il mese di ottobre 2012 a definire l’appartenenza del comune jonico ad uno strumento sovra comunale

Nizza di Sicilia ha bisogno di una politica comprensoriale non fallimentare e da cui trarne benefici.
Questo l’oggetto della mozione che il gruppo di minoranza “Cambia Nizza” ha presentato all’amministrazione comunale perché sia discussa e votata nel prossimo consiglio comunale.

Il centro jonico ha già promosso in passato collaborazioni con i comuni limitrofi, prima nell’unione delle “Valli Joniche dei Peloritani”, e poi nelle “Valli del Nisi”.
“Le due esperienze si sono rivelate entrambe fallimentari” afferma Cambia Nizza, sottolineando come in particolare l’ultima esperienza comprensoriale dell’Unione del Nisi, che ad oltre cinque anni dalla sua costituzione ha riunito pochissime volte i suoi organismi, non abbia prodotto nessun atto né alcun iniziativa concreta per i cittadini dei territori interessati.

“Il nostro Comune negli ultimi anni ha scelto di non avere una propria politica di comprensorio autonoma ma si è limitato ad assecondare scelte di amministrazioni vicine che si sono rilevate fallimentari” incalzano i consiglieri di minoranza che richiedono tempi precisi per la risoluzione del problema. Ottobre 2012 è il tempo-limite concesso all’amministrazione entro il quale definire l’appartenenza del comune di Nizza di Sicilia ad uno strumento sovra comunale.

Questo considerando anche la sentenza del Tar che ha obbligato le amministrazioni proponenti a ridefinire il percorso di costituzione dell’Unione del Nisi.
L’alternativa più plausibile sarebbe quella di far rientrare nuovamente il comune di Nizza di Sicilia nelle “Valli joniche dei Peloritani” che comprende attualmente dodici paesi.
Possibilità che si stava definendo nel giugno scorso, e che forse i consiglieri di minoranza di “Cambia Nizza” auspicano: “L’unione delle valli joniche sta sviluppando una attività di vantaggio per le comunità in essa comprese”.

(Giusy Briguglio)

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