Rifiuti, nuovo stop per 10 Comuni: a Nizza, Roccalumera e Scaletta è sempre emergenza

Rifiuti, nuovo stop per 10 Comuni: a Nizza, Roccalumera e Scaletta è sempre emergenza

Giusy Briguglio

Rifiuti, nuovo stop per 10 Comuni: a Nizza, Roccalumera e Scaletta è sempre emergenza

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lunedì 25 Febbraio 2013 - 11:19

I comuni non pagano l’Ato che non paga la ditta che ha in gestione la discarica di Motta Sant’Anastasia. Nella lista nera figurano Nizza di Sicilia, Roccalumera, Scaletta, Antillo, Itala, Moio Alcantara, Roccafiorita, Francavilla, Graniti e Pagliara


Nella provincia jonica suona un nuovo campanello d’allarme per la raccolta rifiuti. Nel fine settimana appena trascorso, per dieci comuni è arrivato l’avviso che dalla giornata di oggi i cassonetti non sarebbero stati svuotati. Nella lista nera figurano Nizza di Sicilia, Roccalumera, Scaletta, Antillo, Itala, Moio Alcantara, Roccafiorita, Francavilla, Graniti e Pagliara. E’ un cane che si morde la coda: i comuni non pagano l’Ato che non paga la ditta che ha in gestione la discarica di Motta Sant’Anastasia. E così porte chiuse e operai senza stipendio. I commissari liquidatori della società d’ambito sono stati chiari: finché gli enti non pagano, la raccolta non potrà essere effettuata perché l’Ato non ha disponibilità di cassa. Intanto, però, le difficoltà finanziarie pesano come una spada di Damocle sui dipendenti dell’Ato, le uniche “vittime” di una cattiva gestione condivisa tra enti comunali e società d’ambito. In più occasioni, i lavoratori si sono rimboccati le maniche e hanno svolto il loro dovere, nonostante i ritardi nei pagamenti. Tutta la situazione cammina sul filo di un equilibrio precario che, a cadenza regolare, risprofonda nel baratro senza alcun atterraggio di sicurezza. I comuni morosi, d’altra parte, annaspano per venire fuori dalla situazione debitoria in cui si trovano. Senza una misura definitiva, le soluzioni del momento non basteranno. Le amministrazioni – con un po’ di fortuna – verseranno quanto basta per sbloccare la situazione ma poi tra un mese il problema busserà nuovamente alle porte dei comuni, alcuni più in difficoltà di altri. Era il 16 gennaio l’ultima volta che l’Oikos – la ditta che gestisce la discarica di contrada Tiritì – aveva sollevato il problema. Da allora sono trascorsi poco più di trenta giorni. Alcuni comuni (come Forza D’Agrò o Savoca) hanno saldato il debito, mentre oggi si assiste a qualche “new entry” che più facilmente riporterà la situazione a norma. Poi, invece, ci sono i tre comuni “invincibili”, Nizza, Roccalumera e Scaletta: dal podio non li smuove nessuno. L’ostacolo rifiuti, del resto, è solo il contorno amaro di una questione più grande che a Scaletta Zanclea – che naviga in acque bassissime – si chiama rischio di dissesto finanziario. E’ un problema dentro al problema e l’unica àncora di salvezza sembra essere l’intervento della regione. (Giusy Briguglio)

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