La proposta avanzata dalla minoranza in aula nel corso dell'approvazione del Piano d’azione per l’energia sostenibile. La maggioranza apprezza ma spiega che sarà inserita nel Paes solo successivamente

Azioni concrete per mitigare l’inquinamento atmosferico a Roccalumera, la cui fonte principale è stata individuata nel traffico veicolare. I consiglieri di minoranza hanno avanzato delle proposte nel contesto dell’approvazione in aula del Piano d’azione per l’energia sostenibile. Al momento quanto richiesto dalla minoranza non è stato inserito “ma in futuro – assicura il presidente del civico consesso, Antonio Garufi – sarà possibile apportare delle modifiche. Nell’ultima seduta di Consiglio – aggiunge – c’era una precisa necessità: di approvare il Paes entro i termini. Dispiace solo che a dicembre l’amministrazione abbia indetto un incontro aperto a tutti e l’opposizione non si sia presentata”.

“Con spirito responsabile e costruttivo – ribatte il capogruppo di minoranza Rita Corrini in una nota firmata da tutti i colleghi dell’opposizione (Maria Grazia Saccà, Antonella Totaro, Giuseppe Melita e Mauro Sparacino) – abbiamo approvato il Paes, confidando nell’impegno assunto dall’Amministrazione per l’inserimento di nuove misure volte alla realizzazione di una pista ciclabile, all’acquisto di biciclette elettriche ed all’istituzione di un servizio di trasporto pubblico, così da contribuire al riduzione dell’inquinamento ambientale nell’interesse della collettività”.

Nello specifico, così come previsto dalle linee guida comunitarie per la redazione del Piano d’azione per l’energia sostenibile, è stato proposto di istituire un servizio pubblico di trasporto con un bus navetta che attraversi tutto il territorio comunale, frazioni comprese, soprattutto nella stagione estiva; di realizzare una pista ciclabile e di incentivare modalità di trasporto alternativo acquistando biciclette elettriche da mettere a disposizione dei cittadini. La maggioranza ha apprezzato ma dopo aver auspicato un voto favorevole all’unanimità per dare maggiore valenza agli occhi dell’Unione europea, ha sostenuto che solo in una seconda fase si sarebbe potuto verificare la possibilità di inserire tali proposte nel Paes.

Carmelo Caspanello