Dal 2012 i tributi locali sono aumentati del 49%. Lo Giudice: "Ci siamo mossi per scovare evasori e contribuenti che non ricevevano neanche le bollette perché inesistenti per il nostro Comune"

Tasse in picchiata a partire dall’anno in corso a S. Teresa di Riva. Almeno così sostengono pubblicamente il sindaco, Cateno De Luca e il presidente del Consiglio, Danilo lo Giudice. I quali tirano in ballo i risultati degli studi eseguiti dai funzionari degli uffici comunali. Vengono mostrate tabelle con tanto di grafico e cifre, riferite ad una famiglia media di tre persone con casa di proprietà e una superficie di 90 metri quadrati, i tributi scenderanno del 28% nel 2015 e di un ulteriore 21% nel 2016. In un biennio, insomma, le tasse scenderebbero del 49%. Ma dalla data d’insediamento della nuova amministrazione (correva l’anno 2012) i balzelli erano schizzati su del 50%, sempre in riferimento alla stessa tipologia di famiglia media.

"Sono stati due anni e mezzo difficili – ha spiegato il presidente del Consiglio Lo Giudice -. Abbiamo chiesto sacrifici ai nostri concittadini pur di mantenere i servizi offerti. Per far fronte al pregresso siamo stati costretti ad aumentare l'imposizione fiscale, ma non siamo rimasti a guardare. Ci siamo mossi per scovare evasori e contribuenti che non ricevevano neanche le bollette perché inesistenti per il nostro Comune. E oggi, finalmente, possiamo iniziare la diminuzione delle tasse così come annunciato". Nel dettaglio, una famiglia che nel 2014 ha pagato 110 euro di Imu-Tasi quest'anno ne pagherà 64. Scenderanno anche i rifiuti: la previsione è di un risparmio di circa 120 euro sempre riferito alla famiglia con tre componenti e una casa di 90 mq. Stabili, invece, i costi dell'acqua, per i quali è prevista una lieve diminuzione nel 2016.

Carmelo Caspanello