Ars, eletti questori e segretari. Il M5S fa la parte del leone

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Ars, eletti questori e segretari. Il M5S fa la parte del leone

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giovedì 21 Dicembre 2017 - 18:17

Ben tre i deputati pentastellati dentro l'ufficio di presidenza. Zafarana: "Ora abbiamo gli strumenti per incidere veramente”

Dopo il presidente, Gianfranco Micciché, e i vice presidenti, i deputati Roberto Di Mauro (Popolari e autonomisti) e Giancarlo Cancelleri (M5S), oggi l’Ars ha scelto i questori e i segretari.

Per il ruolo di questori sono stati eletti Giorgio Assenza (Diventerà Bellissima) Giovanni Bulla (Udc), che hanno incassato i voti della maggioranza, e Salvatore Siragusa del Movimento Cinque Stelle , che ha ricevuto l’investitura anche grazie ai voti della maggioranza del Pd.

Ricopriranno il ruolo di segretari Alfio Papale (Forza Italia), Nello Dipasquale (Pd) e Stefano Zito (M5S). E’ evidente dunque l'accordo tra centrodestra e Pd sul nome di Dipasquale. Ma la parte del leone la fa il Movimento Cinque Stelle, che ha eletto addirittura tre componenti dentro il Consiglio.

“Tre posti dentro l'ufficio di presidenza, più che una vittoria del M5S rappresentano una vittoria dei siciliani. Ci riprendiamo con forza quello che ci era stato negato in passato. Questo palazzo diventerà veramente una casa di vetro, porteremo tutto a conoscenza dei cittadini, Nella scorsa legislatura tutto ci passava sopra la testa senza che potessimo fare nulla”, è il commento della l capogruppo del M5S all'Ars Valentina Zafarana.

“Ora – la deputata regionale – abbiamo gli strumenti per incidere veramente. Non faremo sconti a nessuno. I nostri occhi saranno quelli dei siciliani. E le dirette streaming dovranno diventare la regola in tutte le commissioni”.

Nella scorsa legislatura – afferma Siragusa- pur essendo la seconda forza all'Ars, il M5S era stato lasciato fuori dall'ufficio di presidenza. I tre posti rappresentano un giusto riconoscimento al risultato elettorale: siamo il primo gruppo dentro al palazzo. Puntiamo sulla trasparenza, non a caso vogliamo portare la stampa dentro l'aula. È assurdo che i giornalisti debbano raccontare solo quello che riprendono le telecamere e che vedono su un monitor in sala stampa. Le cose più importanti spesso accadono a telecamere spente”.

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