Elettrodotto Terna. Ennesimo appello del Coordinamento ambientale

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mercoledì 19 Settembre 2012 - 11:13

Avv. La Rosa: “Unico scopo delle associazioni e comitati che contestano l’attuale ipotesi di progetto è la tutela della salubrità dei luoghi oggetto di intervento e la salvaguardia del territorio”

Forte contrarietà quella espressa dall’avvocato Antonino La Rosa del Coordinamento Ambientale Tutela del Tirreno per la mancata risposta dell’assessorato provinciale all’ambiente di Messina alla richiesta di seduta pubblica e di ampliamento della rappresentanza delle associazioni, in occasione del tavolo tecnico sulle problematiche dell’elettrodotto Terna.
Dai sindaci dei paesi interessati era arrivata la protesta contro il tratto aereo dell’elettrodotto che, oltre a riguardare territori di interesse naturalistico, mette a rischio la salute degli abitanti (vedi articolo correlato).

Il coordinamento, che si è mostrato disponibile al dialogo per la ricerca di soluzioni condivise, “rammenta che la situazione a cui porre rimedio è il risultato di una colpevole carente comunicazione, negli anni, che ha portato ad una tardiva conoscenza del progetto da parte delle popolazioni”.
“Unico scopo delle associazioni e comitati che contestano l’attuale ipotesi di progetto – prosegue La Rosa – è la tutela della salubrità dei luoghi oggetto di intervento e la salvaguardia del territorio”.

“Si chiede al’Amministrazione Provinciale ed a Sindaci interessati di sostenere le richieste avanzate dalle associazioni al fine di garantire alle popolazioni, preoccupate dall’incedere di un progetto non condiviso, una adeguata partecipazione al procedimento democratico”, conclude il portavoce del coordinamento ambientale, ricordando che il consiglio provinciale ha votato all’unanimità una mozione che impegna l’amministrazione ad attivarsi per la revisione del progetto.

Un commento

  1. Da controlli effettuati, al disotto dei conduttori ad alta tensione, presenti nelle stazioni elettriche e più bassi di quelli dei tralicci di trasporto, alla frequenza industriale di 50 Hz, l’inquinamento è pressocchè assente. Si presti piuttosto attenzione ai ripetitori per la telefonia cellulare collocati sulle terrazza dei condomìni, i cui condòmini tacciono solo perchè risparmiano quattrini. Avete visto i tubi fluorescenti dell’ultimo piano illuminarsi debolmente di notte anche se spenti? E tutti quelli che stanno per ore ed ore attaccati col cellulare all’orecchio (a volte anche quando guidano)?. Si badi piuttosto al vero problema, senza demonizzare ciò che problema non è per incompetenza tecnica. E’ l’alta e altissima frequenza che sono pericolose per la salute.

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